Paulo Dybala viene da una delle peggiori stagioni della sua carriera. La Juventus sembrerebbe essere arrivata a un bivio: sacrificare il giocatore per finanziare acquisti in altri reparti o dare un altra chance con Sarri al giocatore argentino.

Da una parte la società sa che questo è il momento peggiore per vendere Paulo, a 25 anni si entra nella maturazione calcistica totale (anche se ci sono giocatori come Tadic, Barzagli o Vardy che sono maturati più tardi), venendo da una stagione pessima dal punto di vista realizzativo l’incasso sarebbe minimo in compenso se fallisse anche la prossima stagione Dybala da patrimonio diventerebbe un piccolo peso per la società.

Ma partiamo dal principio dei problemi; in questa stagione complice sia la decisione del ex-tecnico di trasformare Paulo da seconda punta a esterno destro che di fatto era trequartista-mezzala (per reggere il gioco che il solo Pjanic al fianco di Matuidi non riusciva a girare), sia la decisione dello staff di lavorare su allenamenti che esaltassero le giocate nel metro quadro e nella posizione piuttosto che nello spazio.

Dal mio punto di vista in questa stagione pur essendo sotto le aspettative è migliorato sotto molti punti di vista. Ad esempio nessuno dice che le statistiche di Dybala comparate con quelle di molti trequartisti di grandi squadre come Bernardo Silva, Isco, Coutinho, Draxler spicca per precisone, quantità di passaggi, cross, palle lunghe e passaggi chiave. Dybala finisce la stagione 18/19 con grandissimi miglioramenti in rifinitura e visione di gioco; in compenso giocare più lontano dalla porta ha abbassato drasticamente il numero di gol. I nuovi allenamenti degli ultimi anni hanno portato enormi cambiamenti nelle caratteristiche tecniche del giocatore: ora pesa 75kg per 177cm questo lo rende capace di fare a sportellate e reggere fisicamente senza perdere il possesso migliorando decisamente nelle capacità di gestione della palla e gli donano una grande forza esplosiva (inespressa), in compenso perde molta velocità e rapidità nello stretto per proporsi pericolosamente, e soprattutto diventa più vulnerabile agli infortuni muscolari. 

Maurizio Sarri è stato preso anche per le capacità di far esplodere i giocatori (Koulibaly, Higuain Mertens, Emerson, Pedro, zeniski, Hysai) ama i giocatori di qualità come Dybala, può riscoprirlo come falso nueve o come esterno destro ma con compiti diversi che esaltino le sue capacità balistiche e di dribbling.

Dybala con Sarri giocherebbe accanto a CR7 con compiti simili a quelli di Insigne vicino a Higuain.

Dovrebbe come il napoletano iniziare a esprimere un calcio ad alta velocità, sempre alla ricerca del corridoio giusto dove far passare il pallone per un assist o per un tiro in porta, serve più freddezza sotto porta e rapidità nelle decisioni.

Dybala con Sarri sarà più vicino agli altri attaccanti che a Pjanic, mezzala e terzino; toccherà meno palloni in favore di CR7 e a discapito dell’abbandono del ruolo di tuttocampista; la qualità delle giocate dovrà essere in linea con le sue capacità.


Dybala è pronto alla rinascita con Sarri, il giocatore è molto motivato. Ora la palla passa al nostro numero 10 e vice-capitano, deve dimostrare la personalità che spesso gli è mancata e contraddistingue i più grandi campioni della storia del calcio.
La Joya è un'enorme risorsa per la Juve e non deve essere in alcun modo regalata in cambio di Icardi. Dybala è un diamante grezzo che aspetta che un gioielliere lo trasformi in un pezzo unico.