Dopo il prologo delle prime due giornate di calendario della serie A adesso comincia il vero e proprio campionato. Sì perché con il mercato ancora aperto tutta la serie A era un cantiere in via di completamento, chi più chi meno. Le grandi sette sorelle hanno aggiustato le loro rose per tempo, lasciando la frenesia degli ultimi giorni di mercato alle piccole e medio piccole. Gli scambi hanno riguardato più che altro figure di secondo piano e i vari esuberi che ogni società aveva ereditato da precedenti sessioni di mercato, in alcuni casi di difficile soluzione come la Roma per esempio che ha tutt'ora giocatori fuori squadra perché non ritenuti utili e perché non hanno accettato le varie destinazioni che nel tempo si sono palesate.
Adesso il tempo degli alibi è finito, vedremo se la Juventus sarà in grado di riprendersi la leadership del campionato nonostante la perdita di Cristiano Ronaldo e se l'Inter senza Hakimi e Lukaku avrà lo stesso peso in attacco con Lautaro e Correa. E chi sarà la terza forza tra Lazio, Napoli, Milan, Atalanta e Roma...
Una cosa è certa, al di là delle perdite illustri di questa estate l'unica entrata di rilievo è l'inglese Tammy Abraham promettente centravanti della Roma di José Mourinho che però non può ancora rappresentare una delle stelle del calcio mondiale dal momento che nel Chelsea ha giocato veramente poco nonostante già si intraveda che il ragazzo ha dei numeri da snocciolare. La fiducia del Mister in lui è tanta, quindi le premesse per stupire ci sono tutte...
Vorrei sottolineare anche l'acquisto di Olivier Giroud nel Milan, giocatore di esperienza e punta raffinata che sicuramente farà molto bene con Pioli visto che Ibrahimovic non potrà giocare molte partite a causa dei problemi muscolari che affliggono l'ormai quasi quarantenne campione svedese.  Interessante sarà vedere come si svilupperà il gioco dell'Inter sotto la mano di Simone Inzaghi, soprattutto con un attacco molto diverso e improntato a una sola punta di ruolo. Per il momento il gioco ricalca ancora l'impostazione di Antonio Conte a grandi linee, del resto è un modulo collaudato che funziona e non necessita di aggiustamenti se non come detto riguardo alle punte centrali che rispetto al belga Lukaku sono senz'altro più intercambiabili e mobili.

Il Napoli è rimasto più o meno come lo scorso campionato, con l'incognita Insigne in scadenza di contratto. La vera novità quindi sarà rappresentata da Luciano Spalletti, che ha a disposizione una rosa anch'essa collaudata e affiatata. Ovviamente c'è chi si aspetta qualcosa in più sul piano del gioco, sicuramente in brillantezza e in concentrazione dove l'anno scorso è mancata in più di qualche occasione. Ma il materiale per lavorare c'è, e anche di tutto rispetto.

L'Atalanta è chiamata alla riconferma della straordinaria stagione passata, non sarà certamente facile e le prime due partite di campionato sembrano testimoniarlo. Del resto si sa che entrare nel novero delle grandi comporta delle attenzioni maggiori da parte degli avversari, e dopo l'entusiasmo della prima partecipazione alla Champions tenere la testa concentrata su tre competizioni non è facile per chi è con poca esperienza. L'acquisto di Demiral dalla Juventus e di Koopmeiners dall'AZ Alkmar potranno essere utili alla causa nerazzurra, insieme al nuovo portiere Musso impredicato di essere il nuovo talento italiano tra i pali.

L'acquisto maggiore della Fiorentina credo si possa dire che sia l'aver trattenuto per un'altra stagione Dusan Vlahovic, per il resto l'arrivo di quel Torreira che qualche anno fa sembrava dovesse fare tutt'altro percorso può dare maggiore ordine ed esperienza a un centrocampo giovane ma interessante con elementi che non si sono espressi finora al meglio delle loro possibilità ma che sotto la guida di Vincenzo Italiano potranno far vedere finalmente il loro talento.

Per il resto la Lazio tra ritorni (Felipe Anderson) e partenze (il già citato Correa) è rimasta quella che era, a parte il giovane Zaccagni interessante centrocampista in arrivo dall'Hellas Verona dell'ex Juric. Il vero acquisto sarà Mister Sarri, con la sua filosofia già in parte assimilata dalla squadra e che sembra in grande sintonia con la scarpa d'oro Ciro Immobile che sembra aver ripreso da dove aveva lasciato lo scorso maggio.

C'è da sottolineare purtroppo che dopo questa prima fascia che si contenderà scudetto e posto in Champions si possono notare altre due fasce di cui la terza composta da squadre evidentemente non attrezzate per la serie A, nella fattispecie Salernitana, Verona e Venezia in primis con l'incognita Genoa e Spezia per motivi differenti. Alla ricerca di un posto in Europa League potrebbe competere forse la Fiorentina o il Sassuolo qualora una delle sette dovesse mancare l'appuntamento con la competizione regina, ma il gioco è molto complicato.

Di questo problema sembra se ne siano accorti finalmente anche i vertici federali, nella persona del presidente Gabriele Gravina in primis dove in un'intervista radiofonica a Radio Anch'io Sport della Rai ha dichiarato che stanno studiando una riforma dei campionati di A e B affinché ci sia più competizione tra grandi e piccole anche per riportare più gente allo stadio e riguadagnare l'appellativo di campionato più bello d'Europa.
Sarà vera gloria?