E' arrivato finalmente il giorno di Lukaku a Roma e alla Roma. Tifosi in visibilio come previsto all'aeroporto di Ciampino sceso dal jet privato di Dan Friedkin e pilotato dallo stesso presidente.

I giornali si sono affannati a paragonare lo sbarco dell'ex nerazzurro a quello di Omar Batistuta, a mio avviso impropriamente; le differenze sia temporali che di squadra sono enormi, con la Roma attuale già in difficoltà dopo le prime due giornate di campionato. 

L'operazione Lukaku ha più i connotati di una mossa disperata o quasi, ma non riferita al belga ma al fatto che si è arrivati agli ultimi giorni di mercato senza avere le idee chiare su come completare il posto di centravanti per la prossima stagione. I nomi accostati alla Roma in questa estate sono stati infiniti, molti di essi sconosciuti anche ai più appassionati di calcio europeo, e nessuno di questi che dessero idea di essere i candidati adatti.

Le difficoltà economiche della società romana hanno ristretto il campo a quei pochi giocatori messi in lista di trasferimento dai rispettivi club per motivi di rendimento o per richiesta degli stessi giocatori o perchè si è deciso di abbassare il tetto ingaggi. Tra i nomi più gettonati c'era Duvan Zapata, in uscita dall'Atalanta e che aveva il gradimento di José Mourinho; ma i dirigenti Orobici non si sono dimostrati inizialmente molto parchi nelle richieste economiche il che ha portato a una trattativa piuttosto lunga che poi avrebbe portato a una virata della Roma su un'altro candidato.

L'idea Lukaku si sarebbe concretizzata per non disperdere completamente l'investimento della proprietà del Chelsea, essendo il calciatore in rotta col club e piuttosto di tenere un tesserato in tribuna per l'intera stagione si è preferito cederlo in prestito secco, nella speranza che in caso di una stagione da protagonista a Roma si possano riaccendere gli interessi di grandi Club per il belga. Ma per arrivare all'accordo di Società e calciatore si è dovuto lavorare molto per abbassare le pretese di entrambi, puntando sul rilancio del giocatore che porterebbe vantaggi sia al Chelsea che al giocatore il quale avrebbe ancora due anni di contratto con gli inglesi.

Chi si gioca molto però è anche la proprietà americana di Dan Friedkin, perchè se l'ingaggio di Lukaku non dovesse bastare per agganciare il posto in Champions lo sforzo economico traducibile in una cifra intorno ai 15 milioni complessivi sarebbe totalmente vanificato e per rispettare poi i soliti parametri UEFA costringerebbe la Roma a privarsi nuovamente di uno o più giocatori tra i più quotati, oppure a chiudere una corposa plusvalenza. Bisogna anche considerare però la sfortuna dei capitolini sulla quantità di infortuni succedutisi in questi ultimi due anni, tutti di una certa importanza e in reparti chiave per il gioco di Mourinho.

A questo vanno sommate le fragilità muscolari  di Paulo Dybala e i problemi fisici di Renato Sanches e l'incognita sullo stato fisico di Sardar Azmun, lontano dai campi di gioco per almeno due mesi. Poi da valutare anche il calo di rendimento degli esterni, soprattutto di Leonardo Spinazzola che prima dell'infortunio era quello in grado di ribaltare le azioni con la sua velocità e la capacità di saltare l'avversario. Dall'altro lato non si è mai potuto vantare di avere un giocatore con caratteristiche così forti, ma l'assenza di Karsdorp anche lui per infortunio in ogni caso si è fatta sentire.

L'analisi lucida del Mister sulla squadra alla vigilia della partita di Verona è quantomai indicativa sulle difficoltà che dovranno affrontare per tutto l'arco della stagione, e l'arrivo del campione belga non potrà certo ribaltare i giudizi sulle carenze qualitative dei vari calciatori ma al massimo mascherarne i difetti.

Basterà per portare ai primi posti la compagine giallorossa? Vedremo, è ovviamente troppo presto per dare giudizi definitivi ma si dovrà lavorare tanto per tornare a una certa competitività a cui un tempo ci aveva abituato. Deve intanto recuperare la forma dei migliori, i due centrali di difesa Mancini e Smalling; la fantasia di Pellegrini e la sostanza di Bove e Zalewsky due tra i più importanti giovani della squadra. Poi il recupero degli infortunati, campioni da un trascorso importante che se tornassero in forma sarebbero un punto di forza per ben figurare anche in Europa. Il calcio italiano haI bisogno di ritrovare anche questa protagonista per risalire la classifica del campionato più importante d'Europa, dove tutti guardavano con ammirazione.

Intanto la tifoseria romanista si è presentata in massa come suo solito all'aeroporto ad accogliere quello che ha nuovamente acceso le fantasie di moltissimi, soprattutto i più giovani, incoronandolo come nuovo Re di Roma. Sembra già molto lontano il giorno in cui si presentò Paulo Dybala nella cornice del palazzo della Civiltà italiana all'Eur, in un tripudio di cori e bandiere e con delle luci che proiettavano la figura del campione argentino sulla facciata del palazzo stesso. Ma il tifoso è fatto così, vive di momenti, di infatuazioni collettive...ma non è che abbia abbandonato i sogni che aveva in testa da quei giorni, no. Sono stati soltanto messi da parte momentaneamente e oggi sono stati tirati fuori di nuovo, grazie a Romelu Lukaku. A lui resterà il compito di trasformarli in realtà...