Ieri pomeriggio è iniziato anche il torneo di Europa League con la trasferta giallorossa in Moldavia, per affrontare lo Sheriff Tiraspol. Non si conosceva molto di questa formazione se non che fosse allenata da un italiano, Roberto Bordin, ex difensore negli anni a cavallo dagli '80 ai '90 tra gli altri di Atalanta e Napoli.

Come spesso accade alla Roma, ma non solo a lei, affrontare squadre con poca caratura internazionale diventa complicato, soprattutto a livello mentale; tant'è che il gioco e la voglia di mettere in archivio prima possibile la trasferta difficile più dal punto di vista del viaggio che della partita stessa nel primo tempo è venuto meno. Anzi, la prima occasione per andare in vantaggio è stata dei padroni di casa che alla mezz'ora con un pallone calciato da Mbekeli colpiscono il palo della porta difesa da Svilar.
Nel recupero una punizione calciata da Paredes (che nel frattempo aveva sostituito Sanches alla mezz'ora per problemi fisici) in area avversaria viene casualmente deviata nella propria porta dal difensore Gabi Kiki che regala il vantaggio agli uomini di José Mourinho.

Nella ripresa al minuto 56' una disattenzione della difesa romanista permettere al difensore Cristian Tovar di pareggiare il conto; e di conseguenza costringere il mister a togliere Aouar che comunque non era al meglio della condizione e uno spento ElShaarawy e far entrare Dybala e Bove. Lukaku che finora non aveva inciso particolarmente a causa di pochi rifornimenti da parte dei compagni, con l'ingresso dell'argentino inizia a dare problemi alla retroguardia moldava. Si trovano a meraviglia i due, e non potrebbe essere altrimenti...

Il belga al sessantacinquesimo riporta la Roma in vantaggio calciando la palla tra tre avversari, normale amministrazione per Romelu tanto da non esaltarlo più del dovuto con il suo classico saluto militare e il dito in segno di silenzio. Il resto è un voler far trascorrere il tempo senza rischi particolari, l'avversario era chiaro che con la formazione giallorossa più vicina a quella che è la titolare non poteva competere complice anche la stanchezza.

Così i capitolini si portano a casa i primi 3 punti, ma la non buona condizione di Aouar e il nuovo stop di Renato Sanches tengono in apprensione il tecnico portoghese, che non lo nasconde certo davanti ai microfoni di Sky e ai giornalisti presenti in conferenza stampa.
E per fortuna che Dybala che ha giocato preventivamente solo una trentina di minuti è uscito dal campo senza nessuna smorfia di dolore, tanto da far presagire che lui domenica sera a Torino ci sarà.

Ecco perché la Roma somiglia molto a una cristalleria, dove è tutto un luccichio quando i vari Dybala, Sanches e Aouar sono al meglio, ma troppo fragili se impiegati per più impegni. E la scarsa preparazione estiva sommata in qualche caso alla assenza di allenamento con la squadra precedente di appartenenza non aiuta questi importanti elementi a dare peso al gruppo, che in campionato è già costretto ad inseguire e che in Europa vuole riprovare a riprendersi ciò che una "malasuerte" gli ha tolto.