Leggo con sdegno quanto accaduto a Verona domenica ai danni dei tifosi milanisti.
Insulti, minacce, botte, anche sui minori. Il tutto non in un paesello del sud America, ma in Italia.
Non in un vicolo buio, ma in uno stadio pieno zeppo di telecamere e luci.
Non da parte di "tifosi" qualsiasi ma dei soliti noti alle forze dell'ordine, cui nonostante tutto viene garantito di poter frequentare lo stadio, per giunta in un regime di totale impunità.
Anche questa volta, perché nonostante il clamore niente verrà fatto e stiamone certi nessuno verrà punito. Chi pensa di ridurre tutto al pallone però si sbaglia. Sabato ci avevano pensato addirittura un gruppo di Alpini (!!!) ubriachi (?) a molestare, palpeggiare e offendere decine di ragazze. Alcune minorenni.
Anche in questo caso non serve essere degli indovini per scommettere che nessuno verrà perseguito.
Di fronte a tutto ciò, e più in generale a tutti gli episodi di questo genere che ammorbano i cittadini da nord a sud del paese, viene da chiedersi dove sia lo Stato!? I poliziotti/carabinieri per esempio cosa facevano? Cosa aspettavano ad intervenire? E per intervenire non intendo limitarsi a fermare i facinorosi.
Gli italiani non sono né meglio né peggio degli altri. Pensate agli inglesi, ai tedeschi o agli stessi francesi... Però al contrario hanno un sistema che ancora interviene in difesa delle persone perbene in maniera da non trasformare il paese in una giungla e le persone in giustizieri. Lasciamo quindi da parte i falsi problemi: il calcio ha già i suoi, ma tra questi non rientra la violenza gratuita.
Quella attiene allo Stato che ha il dovere di rendere perfettamente sicuro ogni evento pubblico, con ogni mezzo.