I miei primi ricordi di bambino tifoso di calcio era l'attesa davanti alla radio per ascoltare "Tutto il calcio minuto per minuto". Prendevo la mia piccola sedia e mi mettevo a sedere davanti alla radio aspettando il collegamento per gli inizi del secondo tempo, sì a quei tempi, parlo degli inizi degli anni '70 veniva trasmessa per radio solo il secondo tempo raccontando all'inizio del primo collegamento  i gol e le azioni salenti.

Quando sentivo la pubblicità dello Stock 84, sponsor storico della trasmissione, iniziavo a fremere in attesa che Roberto Bortoluzzi, la voce capo della trasmissione si collegasse con Ameri, Ciotti, Provenzali, Luzzi,ecc.. per aggiornarci sulla situazione dei risultati dai vari campi...cosa starà facendo il Milan? Starà vincendo, pareggiando o addirittura perdendo? Chi avrà segnato Rivera, Prati, Bigon...Finalmente arrivava la notizia con il primo sussulto al cuore, poi dieci minuti di attesa e iniziava la ripresa. A quel punto sapevo chi era il radiocronista abbinato alla partita del Milan e quindi stavo sempre in allerta se  fosse improvvisamente intervenuto interrompendo i colleghi, cercando anche li di anticipare quello che era successo ascoltando i rumori in sottofondo...il boato della folla era un segno positivo se il Milan giocava in casa altrimenti era un segno nefasto.

Mi ricordo, quando ero poco più grande, tantissimi giravano per le strade o per le campagne sempre con la radiolina attaccata all'orecchio per essere aggiornati sui risultati e molte erano le volte che la gente ti fermava per sapere il risultato della sua squadra del cuore. Che dire poi delle partite delle coppe europee, la Coppa dei Campioni, quella delle coppe e la UEFA. Tutte coppe molto sentite a differenza di adesso. Non c'era la trasmissione televisiva se non per l'eventuale finale se partecipava una squadra italiana e quindi anche in questo caso orecchie incollate alle radio sulle onde medie, che però di notte avevano un difetto in quanto erano molto disturbate, quindi ogni tanto andava riposizionato il cursore per nuovamente sentire la radiocronaca...e che rabbia se andava via la radiocronaca su una azione pericolosa. Potrei raccontarvi tanti aneddoti, il mio pianto dopo lo scudetto perso nella fatal Verona, dopo che ero riuscito a carpire alcuni risultati già nel primo tempo, connettendomi con il mio walkie-talkie a una discussione fra due persone, ma non quello del mio Milan che scoprì essere sotto sonoramente già alla fine del primo tempo. Oppure quando il Milan in semifinale di Coppa delle Coppe  battè l'allora temibilissima squadra del Borussia Moenchengladbach per 2-0 con gol di Bigon (il mio idolo) e raddoppio di Chiarugi che seguì a letto con più di 39 di febbre in un dormiveglia che però mi permise di gioire al fischio finale dell'arbitro. Insomma dei bei ricordi che sembrano lontanissimi nel tempo ma sono sempre vivi nella mia memoria, dispiaciuto che le nuove generazioni non abbiano potuto viverlo ma sperando che si informino, leggano e anche sognino quello che noi abbiamo sognato per tanti anni.