"Fuga per la Vittoria" è forse il film inerente al calcio più conosciuto e che ha riscosso più successo. Oltre a Sylvester Stallone e Michael Caine, furono impiegati una serie di grandi campioni del calcio da Pelè ad Ardiles, Deyna, Van Himst, Bobby Moore,ecc. Il film racconta di un gruppo di prigionieri alleati britannici rinchiusi in un campo di concentramento in Francia che vengono sfidati da un ufficiale tedesco, ex calciatore che propone un incontro di calcio fra i prigionieri e la squadra sportiva di una vicina base tedesca. La partita fu pareggiata grazie a un incredibile rimonta e a una famosa rovesciata di Pelè, concludendosi poi con un ingiusto rigore, fischiato contro, ma parato all'ultimo minuto. La squadra riuscì ,dopo la fine della partita, a fuggire.

Ma nella realtà andò veramente così? Purtroppo no. La partita fu giocata a Kiev fra ex giocatori della Dinamo e della Lokomotiv di Kiev che lavoravano in una fabbrica per produrre pane per i tedeschi e una selezione di giocatori tedeschi.La partita faceva parte di un mini campionato di guerra e logicamente quella conto gli invasori era la parita più importante, dato che i tedeschi avevano riuniti tutti i loro migliori giocatori in circolazione Gli spalti erano gremiti da circa 2000 spettatori per la quasi totalità soldati tedeschi in uniforme e solo in un piccolo spicchio c'erano anziani, donne e bambini ucraini. I tedeschi passarono in vantaggio grazie anche a un gioco duro e provocatorio ma gli ucraini poi ribaltarono la situazione segnando tre reti. Nell'intervallo un ufficiale delle SS entrò negli spogliatoi ucraini cercando di convincere i giocatori avversari a perdere la partita pena ritorsioni contro di loro

Nel secondo tempo i tedeschi riuscirono inizialmente a pareggiare, non si sa se per l'effetto delle minacce negli spogliatoi o per altri motivi, ma poi gli ucraini reagirono con orgoglio riportandosi in vantaggio con una doppietta di  Goncharenko e al novantesimo Kilmenko dribbla tutti partendo da centrocampo scarta anche il portiere, ferma il pallone sulla linea di porta, si gira, guarda gli ufficiali della Wehrmacht in tribuna e in segno di spregio calcia il pallone a centrocampo  mantenendo così il risulato finale sul 5-3. Purtroppo non ci fu nessuna opportunità di fuga e le minacce dell'ufficiale delle SS di lì a poco furono messe in pratica. Michail Sviridovskiy, allenatore e uno dei migliori centrali al mondo degli anni '30, fu arrestato e torturato, quattro furono uccisi e comunque tutti i giocatori ucraini furono torturati dalla Gestapo e poi deportati nel campo di concentramento di Syrec, poco fuori Kiev.

Una conclusione purtroppo ben diversa da quella del film.