Le storie d'amore sono le più belle, ma molte volte per il troppo amore due persone, giocatore e società, arrivano a non amarsi più.
Già Alex Del Piero innamoratissimo della Juventus alla fine per il troppo amore verso il club bianconero non ha più giocato in Italia, ma non ha accettato comunque di restare in quella società per divenire dirigente, anzi si era detto disposto una volta ritirato, ma questo poi non è mai avvenuto, di chi è la colpa?
Un altro giocatore per il troppo amore ha seguito l'indicazione della società e dopo essersi ritirato per volontà della società, esserne entrato a fa parte, è stato costretto a dimettersi, già proprio lui: Francesco Totti.
Poi c'è quel Paolo Maldini, amatissimo dai tifosi, quei tifosi (non tutti) che alla fine lo hanno fischiato il giorno del ritiro, lui era stato preso in considerazione da Berlusconi prima, Yonghong Li poi, ma in entrambe le occasioni lo stesso giocatore si è rifiutato, forse i progetti non erano all'altezza e non convincevano a pieno l'ex capitano rossonero.
Forse l'unico che è andato bene è stato Javier Zanetti, che in tranquillità si è ritirato, anche se molti lo avrebbero voluto vedere ancora una stagione in campo, è entrato in società Inter ai tempi di Thohir e ancora oggi al timone di questa società come mente e persona d'immagine del club.
Come abbiamo visto questi sono i mostri sacri che hanno calcato i campionati italiani, portato con onore quelle maglie e non le hanno mai tradite dal loro approdo fino al termine della carriera.
Però come detto tutte le storie non  finiscono con il lieto fine, molte volte succede qualcosa che non riusciamo a spiegarci, tanto amore ci sia tra calciatore e società che porta ad una doccia gelata che nessuno si aspetta,tanta è la sicurezza che si ha su quel giocatore che si sposa perfettamente con il pensiero del tifoso, un pensiero che li accumuna: Vincere, ma ci si ritrova a dire "Ma quando te ne vai ?". Già quel ragazzo che la gente lo amava alla pazzia come un credo,come un cristiano che quando si trova in difficoltà si rivolge a Gesù chiedendogli una grazia,un aiuto. Sì, stiamo parlando di Mauro Icardi che in questi giorni sta facendo parlare tantissimo di sé, più delle scorsa stagione di campionato, in queste ultime ore di mercato il suo nome è sempre più forte,ma lui non risponde,Wanda (la Moglie) piange e si dispera tra Tiki Taka e Instangram, l'Inter che continua a ribadire che non lo vuole più, i tifosi che si sono stancati di questa telenovela durata più di Sentieri e Beautiful messi insieme.
Ma se fino a due giorni fa davamo tutto per scontato, con Icardi che rifiutava tutte le destinazioni (unica offerta ufficiale dell'ultimo mese quella del Napoli ),Wanda Nara che cambia di umore ogni volta si chieda "Ma Icardi dove va ?" e continua a professare che suo marito non si muove da Milano,anzi su Instangram via a foto della nuova costruzione di casa Icardi,sempre a Milano.Ma come detto c'è qualcosa che si sta per muovere,Mauro Icardi avrebbe deciso di mettere di mezzo gli avvocati...per fare cosa? Per liberarsi dall'Inter a costo zero! Già Mauro Icardi tramite la moglie-agente può portare la società Inter a sostenere che il marito deve tramite l'articolo 15 che recita "Il calciatore deve giocare almeno il 10% delle partite ufficiali".
È il presupposto sul quale fa perno l'articolo 15 della Fifa e che permette a un calciatore dallo status di ‘affermato' di svincolarsi a parametro zero, rescindendo in maniera unilaterale il contratto per giusta causa.Cosa si intende per 'calciatore affermato'? "Un atleta che abbia completato il proprio percorso di formazione – come si legge in uno stralcio della norma – e che presenti standard qualitativi analoghi o simili ai compagni che invece sono impiegati con regolarità dal club". E Maurito rientra pienamente in questa ipotesi.Eco che l'Inter deve prendere una decisione quindi far giocare a Mauro Icardi almeno 5 partite delle 50 o giù di lì, di questa stagione dell'Inter (Campionato,Coppa Italia,Champions),oppure lasciare che il giocatore si liberi a costo zero fin da subito, se non può promettere di mantenere la promessa tenendolo in rosa.
Quindi l'amore professato sui social attraverso la moglie in tv tra le lacrime è tutta una falsa? Allora ecco che il nuovo appellativo di Mauro Icardi passa da Maurito a Giuda Iscariota, già proprio quello che tradì Gesù nell'ultima cena con quel bacio sulla guancia, stessa cosa che Icardi dopo aver steso veli e fatto del tutto per dichiararsi interista al 100% sta per fare davanti ad una corte che potrebbe dargli piena ragione qualora Zhang & co. dovessero dare esito negativo a quel che dice l'articolo 15.

Mauro Icardi da persona libera da vincoli contrattuali può tranquillamente una volta chiuso il tutto accordarsi con un altra società senza che esse debba sborsare un centesimo per il suo cartellino, ma soltanto pagandogli l'ingaggio. Che sia Juventus,Milan,Roma o Napoli (anche se più volte rifiutata ), l'argentino una volta dismessa la casacca nerazzurra e indossata quella di un altro club italiano verrà chiamato Giuda Iscariota.