Giovedì sono stati effettuati i sorteggi dei gironi di Champions League, la manifestazione calcistica ormai in regime di monopolio in termini di fascino e introiti. L’urna ha come al solito offerto un mix di gironi impossibili con altri dalla caratura tecnica (sempre e rigorosamente sulla carta) minore.
Il girone A vede le due corazzate Manchester City e PSG di fronte in un doppio incrocio che già fa luccicare gli occhi. Un’altra realtà affermata negli ultimi anni quale il Lipsia potrà magari togliere qualche punto alle due compagini, ma considerando che è priva anche del suo leader carismatico in panchina appare un’impresa ai limiti dell’umano riuscire a strappare il pass per gli ottavi. Bruges destinata ad essere la Cenerentola del lotto.
PRONOSTICO: 1° PSG 2° Manchester City 3° Lipsia 4° Bruges

Il gruppo B è invece il più difficile in assoluto. 15 coppe vinte più l’Atletico Madrid che è arrivata tre volte a un passo dall’alzare il trofeo al cielo. Reds a mio modo di vedere assolutamente favoriti (devono riscattare un’ultima stagione sottotono), mentre gli spagnoli sono la solita garanzia. Rossoneri che proveranno a insidiare le due favoritissime, ma realisticamente ha tutte le carte in regola per poter piazzarsi al terzo posto, retrocedendo in Europa League, allo stato attuale dimensione ideale per il processo di crescita del club (un po’ come la prima Inter di Conte che si tolse la soddisfazione di arrivare in finale). Porto sempre pericoloso ma che stavolta potrebbe cedere il passo.
PRONOSTICO: 1° Liverpool 2° Atletico Madrid 3° Milan 4° Porto

Il girone C è molto curioso e qua prevedo notevoli sorprese. Tolto il Borussia Dortmund che potrebbe avere compito agevole per la conquista del primo posto, sarà un girone in cui l’equilibrio, almeno tra le ultime tre menzionate, regnerà sovrano.
PRONOSTICO: 1° Borussia Dortmund 2° Sporting Lisbona 3° Besiktas 4° Ajax

Gruppo D simile a quello che l’anno scorso vide i nerazzurri uscire dall’Europa. Stavolta, l’Inter di Inzaghi parte da un anno in più di maturazione, sebbene abbia perso alcuni pezzi pregiati importanti. Il secondo posto è alla portata, con De Zerbi che proverà a fare lo sgambetto, anche se replicare quanto fatto lo scorso anno dagli ucraini quest’anno appare meno probabile. Real Madrid che dovrebbe trionfare senza grossi patemi, mentre personalmente sono estremamente felice della presenza della matricola Sheriff Tiraspol. La squadra moldava è l’emblema del calcio, del risultato, della possibilità del piccolo che con sudore e fatica riesce ad arrivare a giocare con le migliori compagini internazionali. Vi immaginate l’emozione di un tifoso di questa società quando si troverà ad accogliere i blancos? Altro che Superlega! E comunque uno scherzetto lo faranno e temo anche chi potrebbe essere la candidata principale a far fare la storia…
PRONOSTICO: 1° Real Madrid 2° Inter 3° Shakhtar Donetsk 4° Sheriff Tiraspol

Girone E che vedrà di fronte due big pazzesche: Bayern Monaco e Barcellona. Bavaresi nettamente favoriti. Dietro Benfica e Dinamo Kiev battaglieranno per il terzo posto. I piazzamenti in classifica appaiono già designati.
PRONOSTICO: 1° Bayern Monaco 2° Barcellona 3° Benfica 4° Dinamo Kiev

La Dea può farcela. Un girone non semplice ma, considerando che partiva dalla terza fascia, può essere considerato agevolmente alla portata degli orobici. Il Manchester United sembra oggettivamente irraggiungibile in una fase a gruppi, soprattutto con l’innesto di Cristiano Ronaldo; il vero ostacolo sarà il Villareal, ma l’Atalanta ha dimostrato che può senza ombra di dubbio giocarsi le sue carte. Staccatissimo lo Young Boys.
PRONOSTICO: 1° Manchester United 2° Atalanta 3° Villareal 4° Young Boys

Ed eccoci al gruppo che più di ogni altro ha scatenato le ironie degli internauti, appellandolo come un girone da Europa League o addirittura da Conference League. Effettivamente, l’urna ha riservato questo girone a quattro squadre che difficilmente potranno ambire al successo della competizione (anche statisticamente, nessuna squadra appartenente al girone G ha mai vinto il titolo alla fine). Siviglia che appare nettamente superiore, mentre per il secondo posto tutto può succedere. Io punterei sugli austriaci, che stanno costantemente crescendo e potrebbero dare la zampata decisiva per la loro consacrazione internazionale. Il Lille sembra invece aver svanito l’effetto campione di Francia.
PRONOSTICO: 1° Siviglia 2° Salisburgo 3° Wolfsburg 4° Lille

Sarà ancora Lukaku contro Bonucci e Chiellini. Stavolta, però, il gigante belga avrà addosso un’altra maglia, quella dei campioni in carica. Le due compagini sono le candidate al primo posto e personalmente, Ronaldo o no, ritengo che i bianconeri abbiano tutte le possibilità di piazzarsi davanti. Zenit e Malmo distanti.
PRONOSTICO: 1° Juventus 2° Chelsea 3° Zenit 4° Malmo

Esaurita la panoramica dei gironi, quali sono i calciatori più attesi di questa edizione? Attenzione, non parlo dei grandissimi nomi (CR7 o Messi per intenderci), ma di coloro che hanno bisogno di questa vetrina importante per continuare il loro percorso di crescita e, pertanto, principalmente dei giovani che potremo ammirare. In un’ipotetica formazione tipo, ecco il 4-2-3-1 compreso di panchina degli atleti che ci faranno innamorare nei mesi a venire.
Gigio Donnarumma (PSG) – Il portiere considerato da più parti come il più forte del mondo e, questo senza dubbio, miglior giocatore degli Europei e decisivo per la conquista dell’alloro continentale, dovrà adesso misurarsi con la competizione per club più affascinante. Non ha mai ancora debuttato nella manifestazione ed anche per questo le aspettative su di lui sono altissime. Dopo aver incantato con la maglia azzurra, adesso è lecito attendersi il salto di qualità con la maglia parigina, che ha scelto discutibilmente piuttosto che restare legato ai colori milanisti che lo hanno lanciato nel grande calcio.
Ridle Baku (Wolfsburg) – Classe 1998, è cresciuto nel Magonza, squadra della sua città, e la scorsa stagione ha contribuito in modo decisivo a riportare il Wolfsburg in Champions League dopo 5 stagioni. Chi conosce la Bundesliga lo reputa già il miglior prospetto nel ruolo; non solo, anche il fatto di poterlo impiegare in altre zone di campo (persino a centrocampo come mediano) lo rende appetibile e degno di interesse.
Oscar Mingueza (Barcellona) – Nella prima annata post-Messi, i blaugrana si affideranno a diversi talenti, sperando di ricostruire un collettivo basato su una generazione di calciatori giovani e cresciuti principalmente in casa. Uno di questi è il canterano Mingueza, difensore centrale molto bravo in impostazione e all’occorrenza utilizzabile come terzino destro. Nella scorsa stagione si è fatto notare per aver segnato nella partita madre del calcio iberico contro il Real Madrid, e a fine stagione ha disputato l’Europeo Under-21 con le Furie Rosse, esordendo anche con la maglia dei “grandi”. Il Barcellona deve ripartire da elementi come lui.
Maxence Lacroix (Wolfsburg) – Altro importante giovane della squadra teutonica, classe 2000, l’anno scorso ha giocato una stagione importante e l’appuntamento con la massima competizione continentale potrebbe far scoprire il francese ai più. Difensore vecchio stampo nonostante l’età, sfrutta al meglio i suoi 190 cm di altezza per poter marcare e anticipare i diretti avversari.
Nuno Mendes (Sporting Lisbona) – Nato nel 2002, è già designato come uno dei possibili terzini mancini più futuribili del continente. Fluidificante, si è fatto notare per le sue spiccate doti offensive che lo hanno reso tra i grandi protagonisti della strepitosa stagione dello Sporting, che si è portata a casa il campionato, la Coppa di Lega e la Supercoppa. A neanche 19 anni ha già collezionato 5 presenze in Nazionale, adesso per il lusitano c’è la prova di maturità e la composizione del girone potrebbe anche concedergli degli spazi per poter ritagliarsi un ruolo importante.
Pedri (Barcellona) – Probabilmente non è il centrocampista più atteso, bensì il calciatore con le maggiori prospettive del pianeta calcio. Un Europeo da 10 e lode, con la premiazione quale miglior giovane del torneo e inserito nella formazione ideale: non poteva assolutamente mancare. Abilissimo nel dribbling e nell’accorciare la squadra riducendo le distanze tra reparto difensivo e offensivo, è ormai un interno a tutto tondo, che necessita di questa coppa per consacrarsi. E a soli 18 anni è già un fenomeno.
Bruno Fernandes (Manchester United) – Non è giovanissimo, anzi, è nel pieno della carriera, ma un’eccezione per lui va fatta. Noi in Italia lo abbiamo apprezzato con le maglie di Novara, Udinese e Sampdoria, ma è sbocciato prima con lo Sporting Lisbona e poi, soprattutto, con i Red Devils, diventando uno dei più forti del panorama calcistico internazionale. Già l’anno scorso ha dimostrato grandi cose, ma adesso serve che la squadra lo segua e che possa mostrare il suo valore nelle gare ad eliminazione diretta.
Pedro Goncalves (Sporting Lisbona) – Capocannoniere della scorsa stagione in Portogallo, si propone come uno dei più interessanti sulla scena internazionale. Numeri importanti, che hanno riportato il titolo alla sua squadra, che si affida a lui per affrontare un girone di coppa molto in bilico. Abile su entrambi i versanti dell’attacco, è micidiale negli inserimenti e possiede qualità importanti in fase di conclusione. A soli 23 anni è un potenziale nuovo astro nascente del calcio europeo. 
Jamal Musiala (Bayern Monaco) – Trequartista rapidissimo, nato nel 2003, è già entrato a far parte della Nazionale teutonica e si è ritagliato un ruolo di spicco nella formazione bavarese. Ancora non totalmente espresso, si attendono grandi cose.
Jack Grealish (Manchester City) – Quando si spendono somme oltre i 100 milioni, è quasi doveroso attendersi qualcosa di più del solito. Grealish sa che si gioca moltissimo con questa scelta: dovrà dimostrare di essere l’uomo che giustifica una spesa del genere. Finora ha fatto benissimo, ma la vetrina della Champions League attende ancora di vedere esposta qualche opera del nuovo asso alla corte di Guardiola.
Youssef En-Nesyri (Siviglia) – La punta centrale che ha il compito di dimostrare il suo valore milita nel Siviglia. L’anno scorso ha fatto benissimo a livello individuale, segnando 6 reti in Champions League e 18 nella Liga. Adesso è il momento di confermare quanto di buono fatto vedere, cercando di replicare i numeri e provando a portare gli andalusi il più avanti possibile nella competizione.

PANCHINA
Bono (Siviglia)
– Eroe nella finale di Europa League vinta dagli andalusi nel 2020 contro l’Inter, la scorsa stagione si è preso la titolarità e adesso lo attende la stagione della conferma. Già trentenne, l’estremo difensore ha le carte in regola per mettersi al tavolo dei grandi nel suo ruolo.
Juan Musso (Atalanta) – Gli orobici hanno compiuto un grande acquisto andando a pescare uno dei portieri con il più alto rendimento della massima serie. Il portiere ex Udinese ha adesso la grande occasione della carriera di misurarsi con un palcoscenico importante. I mezzi li ha, adesso tocca mostrare di cosa è capace all’Europa intera, sposando le ambizioni che caratterizzano la stessa società lombarda.
Dodô (Shakhtar Donetsk)De Zerbi potrà valorizzare un giocatore che ha tutte le caratteristiche per poter diventare un calciatore da big. Cresciuto in Brasile, è già nel giro delle selezioni giovanili carioca e con gli ucraini ha già vinto dei titoli. Adesso manca solo qualche prestazione convincente a livello internazionale per renderlo noto al grande pubblico: è la sua opportunità.
Sven Botman (Lille) – I francesi potrebbero non avere una stagione facile dopo l’exploit dello scorso anno, ma questo profilo va assolutamente scritto sul taccuino. Se il Lille ha detronizzato il PSG, molto lo deve a questa colonna del reparto difensivo, già sicuro a dispetto dei suoi 20 anni ed il quale è già stato convocato dalla Nazionale olandese, non semplice considerando i campioni che ci sono nel medesimo ruolo. In questa stagione ha già messo a segno un gol in Ligue 1: tenetelo d’occhio.
Josko Gvardiol – Se la UEFA lo ha inserito nella lista dei 50 giocatori più promettenti un motivo ci sarà. Forte in marcatura, con la Dinamo Zagabria si è fatto conoscere e adesso la stagione con il Lipsia si presenta come il banco di prova per un ragazzo che parte con i fari puntati.
Theo Hernandez (Milan) – Questa estate alcune testate hanno riportato l’interesse (tanto per cambiare) del PSG. I rossoneri hanno resistito e il calciatore è, ora che Donnarumma è andato via, il vero top player della squadra insieme al sempreverde Ibrahimovic. Come per il portiere azzurro, la vetrina della Champions League è per lui fondamentale, dopo tre anni ad inseguirla con la casacca rossonera. È l’arma in più a favore di Pioli per affrontare il girone di ferro.
Curtis Jones (Liverpool) – I Reds devono ripartire dopo una stagione non brillante e lui, nativo della città, potrebbe trovare lo spazio che pian piano si sta conquistando. L’anno scorso è andato a segno, e adesso ha la possibilità di dimostrare che la miglior soluzione per il futuro la squadra la possiede in casa.
Jude Bellingham (Borussia Dortmund) - Secondo calciatore più giovane di sempre ad aver segnato in una partita ad eliminazione diretta di Champions League, il giocatore del Borussia Dortmund è un altro dei pilastri dei gialloneri che anche quest’anno proveranno a strappare il titolo ai bavaresi e a disputare una coppa importante, con un girone che sembra dare margini per poter fare strada.
Federico Chiesa (Juventus) – Tra i più preziosi calciatori della spedizione azzurra, senza l’ombra di Cristiano Ronaldo potrebbe definitivamente sbocciare un talento che ancora può dare molto. Bravissimo negli spazi, sulla destra è letale come pochi al mondo. La Juventus sa che deve ripartire da lui: noi attendiamo.
Hakan Çalhanoğlu (Inter) – L’ex Milan è passato dall’altra parte del Naviglio e questo rappresenta già qualcosa di notevole. A lui, Inzaghi ha deciso di affidare l’estro e la fantasia che possa rendere la sua Inter imprevedibile.
Phil Foden (Manchester City) – Gioiello autentico, già bandiera del City a soli 21 anni. Valore indiscutibile, sa muoversi sulla trequarti con leggerezza e con grande senso della posizione. Gli manca solo il salto decisivo a livello internazionale perché ha tutto per entrare nell’élite dei calciatori decisivi.
André Silva (Lipsia) – Scartato troppo velocemente dal Milan, il portoghese ha trovato la sua dimensione ideale in Germania. Nei suoi gol sono riposte le poche speranze di superare un girone proibitivo contro le due superpotenze economiche d’Europa. Riuscisse nell’impresa sarebbe da rivalutare definitivamente e porlo negli attaccanti più performanti di quest’epoca: una bella sfida.
Allenatore? Beh, questo sceglietelo voi: io punto su Simone Inzaghi, naturalmente.

 

Indaco32