Non voglio entrare troppo nel particolare, ma per forza di cose alla fine ci entrerò con tutte e due le scarpe. La questione è quella che vedrebbe una guerra tra Juventus e Inter per accapparrarsi il classe 2000 centrocampista Sandro Tonali, più volte associato ad Andrea Pirlo, ma che dell'ex Campione Del Mondo non ha proprio nulla, nemmeno la chioma che porta in testa. Sandro Tonali è esploso nella scorsa stagione, quando in quella Serie B il suo estro lo portò sulla bocca di tutti, soprattutto dei telecronisti e poi dei giornalisti, che lo etichettarono subito come il 'Nuovo Pirlo'. Così la gente che non aveva mai visto la Serie B, curiosa vide i molteplici video sul giovane, che partivano dalla primavera alle prime sgambate sul campo della serie cadetta. Tutti trovarono molto interessante il ragazzo, ma già qualcuno diceva "Pirlo? Ma questo non gioca nemmeno nello stesso ruolo? Come fa ad essere l'erede di Pirlo? Ma non scherziamo dai...". Di fatti quando Sandro Tonali arriva in Serie A, nell'estate 2019 ecco che, si comincia a vedere che non c'è proprio nulla che lega il giovane al vecchio campione, ma proprio nulla nemmeno il capello. Andrea Pirlo era un giocatore che da giovane fece quel passaggio a Roberto Baggio nel super gol contro la Juventus nel 2001, quando quel Brescia fermò la Juventus sull'1-1, ed aveva 20 anni, e in quella stagione poi fece altre perle che non c'è bisogno di elencare in questo momento, visto che tutti quelli che hanno seguito la carriera di Pirlo sanno molto bene cosa era capace di fare già a 20 anni.

Tecnica
Allora vorrei mettere in risalto tre cose che fanno capire quanto siano differenti i due; Andrea Pirlo partì come trequartista in quel Brescia, Tonali è mediano da sempre, anche in Primavera giocava nello stesso ruolo. Il secondo appunto è quello dell'estro, Pirlo ad occhi chiusi a 19 anni pescava il giocatore anche a 50 metri, Tonali non mi sembra abbia la stessa tecnica, ma nemmeno lontanamente. La velocità nel gioco e nella corsa, cosa che Pirlo non ha mai avuto nella sua carriera, da fermo riusciva anon farsi togliere il pallone, e con la sua lentezza riusciva a collegare il tenere l'avversario lontano dalla palla e il radar nel trovare un suo compagno a 50 metri di distanza. Tonali ha più velocità, meno tecnica, molta meno tecnica, e li sto mettendo alla stessa età, quindi 19 anni entrambe. Pirlo poi è esploso e nessuno lo ha più fermato. Tonali avrà certamente una ottima carriera, ma vediamo qualcosa che forse molti non hanno captato.

Stessa situazione di 22 anni fa...
Ok, Tonali oggi ha 20 anni ed è pronto al salto di qualità a fine stagione entrando in una big italiana. Questo ricorda proprio la situazione che ebbe Andrea Pirlo in quel 1998, quando il suo Brescia retrocesse e dovette cedere il centrocampista all'Inter per 4 Miliardi di Lire. Dopo 22 anni, ecco che si ripresenta di nuovo la stessa situazione, visto che il Brescia sarà quasi certamente retrocessa in B e dovrà per forza di cose cedere il suo giocatore più rappresentativo, e guarda caso si presenta di nuovo l'Inter, stavolta accompagnata dalla concorrenza della Juventus di un Milan con poche possibilità contro le altre due, ma sempre in corsa, e qualche big d'Europa più distante. Ma cosa c'è di diverso? Beh il prezzo. Si è vero negli anni 90 le squadre che retrocedevano erano costrette a cedere alla squadra che offriva di più, mentre oggi sono più forti e chiedono anche parecchio. Se andiamo a vedere il prezzo dei due però sembra che Pirlo sia una scartina al confronto di Tonali, visto che se Pirlo fù pagato 4 miliardi di Lire al pari in Euro 2 milioni ed era già un piccolo fenomeno, sentire che Tonali possa costare ben 40 milioni di Euro, al pari in 80 miliardi delle vecchie Lire, mi fa sobbalzare, visto che Tonali non vale nemmeno l'unghia di Pirlo alla stessa età. Il Brescia in qualità di Massimo Cellino ha però proprio il presidente che non è tenero sotto il profilo cessioni, ecco che adeguandosi al calcio del momento spara un 35-40 milioni per cedere il giovane, anche se poi alla fine si arriverà a fine campionato, quando il Brescia avrà l'acqua alla gola e una B certa, dove il prezzo calerà a dismisura, ecco perchè sia Inter che Juve non affondano il colpo oggi, si pareggiano le offerte, ma non andranno oltre, visto che sanno che la preda alla fine dovrà per forza di cose arrendersi, anche grazie ai soliti movimenti che ci saranno tra società interessate e procuratore del giocatore, che già in questi giorni avrà sentito sia Juve che Inter, tenendosi a debita distanza, ma il sapere quanto sarebbero disposte a mettere sul tavolo per l'ingaggio del suo assistito, fa piacere, soprattutto al giocatore stesso, che tra poco meno di due mesi si troverà a fare la sua scelta definitiva.

Tonali fuori dall'Italia? Non ci pensa minimamente...
Sandro Tonali non ha la certezza di dove andrà nella prossima stagione, ma di certo c'è che non lascerà la Serie Ae l'Italia. Molto spesso abbiamo sentito di offerte poi smentite, come quella del Barcellona che avrebbe offerto una cifra vicina ai 60 milioni di Euro, cosa che avrebbe portato Tonali certamente in terra catalunia, mentre il Barcellona stesso, anche grazie ad Ariedo Braida, ha sondato il terreno ritenendo troppo alto il prezzo attuale del ragazzo, anche se poi non è mai detta l'ultima parola, il Barcelona è sempre pronta all'assalto. Ma questo sembra non preoccupare il ragazzo, visto che certamente sarà molto lusingato dell'interesse del blaugrana, ma la sua testa dice Italia, scartando ogni possibilità di andare fuori dal Belpaese. Tonali quindi sarà quasi certamente un nuovo acquisto di Juventus e Inter al 100%, non credo alla fine il Milan o forse un tentativo di Napoli e Roma possano preoccupare le due società forti di un budget che rientrerà da cessioni importati, la Juve quasi certamente perderà Miralem Pjanic in direzione Barcelona o PSG e l'Inter potrebbe salutare Lautaro Martìnez sempre in direzione Barcelona, anche se la società nerazzurra continua a buttare acqua sul fuoco, anche se sembra quasi certo un passaggio del giovane 'Toro' ai blaugrana per la clausola rescissoria da 111 milioni di Euro.

Il mio Pensiero
Credo che Sandro Tonali sia una nuova stella del calcio italiano, ma non voglio dare del campione ad un ragazzo di 20 anni che gioca nel Brescia, anche perchè nel corso della mia 'giovane' vita, di giocatori echitettati come fenomeni italiani e rivelatosi bufale colossali, con tanto di stagione in un grande club per poi sparire nei meandri della Serie A e poi pian piano scomparsi nel nulla. Quindi andrei piano con paragoni vari e certezze. Tonali è giovane, credo che andare diretto in una big equivalerebbe a fare panchina, visto che Juventus e Inter hanno già le caselle occupate, la Juve ha Bentancur che prenderà il posto di Pjanic sulla mediana, mentre l'Inter ha Brozovic, quindi sembra difficile che possa trovare subito lo spazio, e poi nelle gare importanti è normale che un tecnico si affidi su una certezza che sul giovane forte, ma ancora da inserire in tutto e per tutto in una rosa importante. E' vero spesso succede che il giovane riesce ad imporsi da subito e quindi trova subito il posto in prima squadra, Tonali è bravo, ma credo sia troppo presto da buttare in pasto ad un club troppo importante. Credo invece che si possa acquistare e girare in prestito almeno per una stagione ad un club più importante del Brescia, per vedere se risponde con lo stesso temperamento di questa stagione. Molto spesso il giocatore che spicca nelle piccole squadre, sembrano fenomeni, mentre poi possono rivelarsi autentici giocatori normali messi a confronto con una rose di livello 10 volte superiori a quelle delle Brescia. Molto spesso poi vediamo come giocatori saliti dal settore giovanile o autentici sconosciuti divenuti forti in una tipologia di club, l'Atalanta è uno di questi club, si rivelano non adatti ad altri moduli al di fuori del contesto in cui si trovavano. Quindi andrei molto cauto su Tonali, nella speranza che non venga bruciata sul nascere la sua carriera, molti purtroppo si sono rovinati la carriera pur di giocare fin da subito in grandi club.

Correre troppo può rovinare la carriera
Molto spesso i giovani vogliono fare quel salto di qualità, come se fosse l'ultimo treno, mentre hanno soltanto 18-19-20 anni, come a pensare "Se non accetto, posso rimpiangerlo tutta la vita. Quindi accetto". Ecco forse molti che hanno una mente abbastanza chiara e che hanno vissuto il calcio anni 90-2000 come me, ricorderanno molti giovani dal grande futuro che si sono persi con il tempo; Nicola Ventola fortissimo attaccante nel Bari, riserva nell'Inter per poi tra infortuni e scelte sbagliate finisce nel dimenticatoio, Pasquale Foggia, esploso nell'Ascoli e poi divenuto un giocatore normale nella Lazio per poi sparire nella serie cadetta. Alessandro Rosina, autentico fenomeno nella primavera del Torino, arriva addirittura a divenire capitano del Torino, poi passa allo Zenit e si perdono le tracce, oggi in serie B con la Salernitana.Gaetano D'Agostino, l'erede di Andrea Pirlo, che nell'Udinese fa impazzire sia la Juventus che il Real Madrid che non riescono ad accontentare il club friulano, anche perchè il giocatore andando al Mondiale 2010 potrebbe far lievitare il suo valore, ma pochi mesi dopo il ragazzo perde la verve e pian piano scomapre dalle scene, da quel di poche fugaci apparizioni tra Fiorentina (che pochi mesi dopo il rifiuto di Pozzo alla cessione,lo pagò 4,5 milioni di Euro per la metà), scompare letteralmente dai campi dopo aver giocato tre stagioni nel Siena nel 2013. Questo per far capire cosa significa esplodere in tenera età, la carriera molto spesso è rovinata dai presidenti di calcio, che non vogliono cedere ed egoisticamente pensano solo al loro guadagno, rovinando la carriera al ragazzo, come nel caso di D'Agostino, ma anche rovinarla per prendere più soldi come Rosina, che se fosse rimasto sarebbe divenuto un punto fermo e forse oggi sarebbe nella storia del Torino Calcio, come un capitano che aveva fatto follie. La mia speranza è quella che Sandro Tonali prima di dire si ad una offerta di un grande club, pensi prima ad avere delle certezze nella sua testa, visto che una volta presa una decisione non si torna più indietro. Quindi sarebbe meglio accettare un grande club e non avere la certezza di giocare o crescere gradualmente e giocare con continuità per poi ad una età e una maturazione acquisita passare in un grande club ? Questo è il dilemma che certamente un giocatore con la testa sulle spalle dovrebbe fare sempre e comuque prima di accettare le offerte di un club importante. Forse la situazione di Federico Bernardeschi potrebbe fargli capire cosa significa passare dall'essere un fenomeno nella Fiorentina e un punto fermo per poi diventare una riserva fissa nella Juventus, che pian piano potrebbe rovinargli la carriera in modo definitivo, visto che dopo due anni di panchina (2017-2018 - 2018-2019), nella terza stagione, anche grazie all'arrivo di Maurizio Sarri, trova spazio in prima squadra da titolare, ma la verve di quel giocatore visto alla Fiorentina tre anni prima, ed oggi di quei 40 milioni spesi dalla Juve, il giocatore non ne vale nemmeno la metà.

Consiglio a Tonali
Sandro, anche io sono stato un calciatore, non da Serie A, ma di Serie D, che alla fine a soli 25 anni si è arreso, perchè non vedeva futuro nel calcio giocato, soprattutto perchè per la maggiore andavano avanti i 'Figli di Papà', ho visto spesso molti giovani molto forti essere sopravanzati da delle vere e proprie raccomandazioni su giocatori scandalosi, alcuni di loro hanno calcato i campi della Serie A e alcuni ancora ci giocano, quindi ti parlo da uno che poteva avere una carriera migliore di quella conclusa per molte cose che non mi piacevano al tempo e non mi piacciono adesso 'Raccomandazioni'. Il mio consiglio è quello di fare una scelta ponderata, non pensare al tutto e subito, non pensare che quello che possono darti Juventus e Inter sotto il nome ingaggio, sia più importante del prendere meno ed avere la certezza di giocare, essendo addirittura un giocatore importante per la squadra in cui vai a giocare. Credo che giocare con un grande club sia il sogno di tutti, calcare i campi di Champions League, allenarsi con campioni vari, ma io voglio farti capire che la carriera ha un suo percorso, e se uno è destinato ad divenire un grande lo diventa anche dopo, senza fretta. Credo tu sia un giocatore molto bravo, non un fenomeno, ma bravo, quindi il mio consiglio è quello di scegliere un club che ti dia la continuità di giocare, quindi anche una squadra che si gioca la metà classifica o un posto in Europa League, questo non perchè non potresti essere un giocatore da top club, ma soltanto per avere una crescita che giocando solo un anno di A e nel Brescia non potresti aver raggiunto. Si è vero la Nazionale ti ha chiamato, ma questo non è un punto d'arrivo, questo deve essere un punto di partenza, quindi senza galvanizzarsi più di tanto, visto che la Nazionale si sta riformando e mister Mancini è uno che punta fortissimo su i giovani, per questo come te ci sono anche altri giovani nell'attuale rosa azzurra. Il mio consiglio è quello di salire a gradazione, per poi arrivare ad un periodo, che tu stesso sentirai dentro, che ti lanci in modo definitivo per giocare in un grandissimo club. Non è vero che chi dice no perde il treno, non è vero perchè ci sono giocatori che rifiutarono al tempo perchè non si sentivano pronti e poi sono comunque divenuti fenomeni del calcio italiano e mondiale, quindi le dicerie stanno bene dove si trovano e non nel percorso di un calciatore.
Ti auguro tutto il meglio, perchè sei un ragazzo serio e di grandi visuali davanti.