È arrivata l'ufficialità di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della Juventus F.C. È stata una partita a tennis, uno scontro tra titani, alla Federer - Nadal, tra chi diceva che c'è solo Sarri nelle idee della società e chi portava avanti la “fantasia Guardiola”.

Vi dico la verità: ho creduto a Guardiola fino all'ultima ora, avendo la passione di informarmi a 360° sul calcio, ho avuto riscontri che non era una “boutade”; non si sono, semplicemente assemblati tutti i tasselli del puzzle. Comunque Guardiola non rimarrà ancora per molto tempo a Manchester, visto anche le sue precedenti esperienze, e la Juve può essere senza se e senza ma una destinazione graditissima all'allenatore spagnolo.

Resto dell'idea che Sarri sia la persona sbagliata nel momento sbagliato; se hai deciso di dare via Allegri è perchè pensavi di prendere un top football manager; Sarrì è sicuramente un ottimo allenatore dal punto di vista tecnico-tattico ma pecca da quello della comunicazione: le continue esposizioni, dicerie, maldicenze contro il mondo juve non si possono dimenticare; non esiste un tasto reset all'interno della nostra mente per cancellare certi fatti, pensieri e momenti che abbiamo vissuto nella nostra vita. Solo il tempo può farci dimenticare le cose...

Sicuramente la curiosità è tanta da parte mia e di tanti tifosi, apparte quelli già prevenuti a prescindere, di vedere l'ex banchiere calcare i campi d'allenamento della Continassa per insegnare e divulgare la sua idea calcistica;

Grande curiosità sarà quella di vedere la risposta del pubblico alla lettura del suo nome da parte dello speaker allo Stadium; curiosità sarà quella di vedere le reazioni dei tifosi e degli addetti ai lavori per un periodo scuro e poco lucente. Mi ricordo quando si criticava Conte, al primo anno, dopo una serie di pareggi, e aveva una squadra “leggermente” più debole...

Mettendo da parte l'aspetto tecnico-tattico ci sarà molta curiosità dal punto di vista umano-relazionale: l'atteggiamento mentale sarà sempre lo stesso o cambierà verso i giornalisti, media e addetti ai lavori? Potrà disertare ancora le conferenze stampa pre-gara?

Dopo l'arrivo di Cr7 l'anno scorso questà è un'altra svolta epocale nella storia bianconera.

“Molto raramente permettiamo a noi stessi di capire con precisione il significato di quello che l'altro vuole dire. Queste sono parole scritte dal psicologo Carl Rogers, e anche se ho provato a mettermi nei panni di Nedved, Paratici e Agnelli ho trovato solo una parola per interpretare la scelta dell'allenatore campano: CAMBIAMENTO.

Non lo sentirò mai come il mio allenatore, a prescindere dai risulatati, ma bisogna essere razionali e diplomatici nei giudizi, bisognerà usare lo stesso metodo di giudizio sia per i complimenti sia per le critiche.

Nonostante tutto l'amore per la Juve, no quello non si esaurirà mai come una sigaretta...