Lo confesso... tifo Inter, ma da simpatizzante viola ero felice lo scorso maggio quando la Fiorentina, al termine di una grande prestazione, batté 2-0 la Juventus (gara non come le altre per i fiorentini), conquistò la qualificazione alla Conference League e tornò così in Europa dopo 5 stagioni.
Il lontano psicodramma con il Borussia M'Gladbach nell'Europa League 2016-2017 (vittoria 0-1 in Germania, netta sconfitta 2-4 in casa) rappresentò l'ultima apparizione in una coppa europea della Viola, che da lì in poi infilò una serie di stagioni fortemente negative, concluse in una deludente posizione centro classifica.
Prima dello scorso anno, quando inizia a tutti gli effetti l'era Commisso dopo la turbolenta rottura estiva con Gattuso, il presidente americano sceglie come nuovo allenatore Vincenzo Italiano, reduce dalla felice esperienza allo Spezia, da lui condotto prima ad una storica promozione in Serie A e poi ad una tranquilla salvezza in massima serie.
Dopo anni, finalmente sbarcava a Firenze un allenatore giovane, con una precisa idea di calcio. Un'idea di calcio offensiva e propositiva basata su principi quali molto possesso palla, pressing e baricentro alto e che ruota attorno ad un modulo preciso, il 4-3-3.

La prima parte di stagione conferma le buone sensazioni estive: la Fiorentina, trascinata dalle reti di uno scatenato Vlahovic, esaltato dal bel gioco di Italiano, batte tutte le piccole, perde qualche scontro diretto ma riesce a chiudere il girone di andata in un'ottima 7ª posizione con 32 punti, +11 rispetto alla precedente annata, un dato che certifica ancor di più l'ottimo lavoro del tecnico ex Spezia su questa squadra.
Nel girone di ritorno arriva un fisiologico calo, complice la partenza di Vlahovic, passato alla Juventus per 75 mln, e il rendimento altalenante dei sostituti, il brasiliano Cabral e il polacco Piatek.
Ciò nonostante, come detto in apertura, la squadra riesce a raggiungere l'obiettivo all'ultima giornata e a festeggiare il ritorno in Europa.

In estate, in vista del doppio impegno campionato-Conference League, la società, d'accordo con Italiano, opta per dei rinforzi in ogni reparto: Gollini per la porta, Dodo, promettente terzino destro dallo Shakhtar Donetsk, per la difesa, Mandragora e Barak, titolari al Torino e all'H.Verona per allungare una mediana già ricca di qualità e quantità e numericamente folta e soprattutto Luka Jovic, centravanti serbo dal Real Madrid per l'attacco. Salutano Dragowski, Pulgar, Nastasic e soprattutto il regista Lucas Torreira, elemento chiave della Fiorentina di Italiano, che non viene riscattato.
La critica (e anche il sottoscritto) considera il mercato più che positivo, oculato e in grado di potenziare una squadra già di livello. L'inizio di stagione è però sotto le aspettative: solo 2 vittorie e appena 9 punti nelle prime 7 gare di campionato e solo 1 punto nelle prime 2 gare nel girone di Conference League. La sensazione è che la squadra non si sia adattata al doppio impegno Campionato-Conference. 
Alla sosta di Settembre il bilancio non può che essere negativo. Le cose non migliorano al rientro dalla pausa: subito tre rovesci con Atalanta, Lazio e Inter, in mezzo il pari a Lecce prima della ripresa grazie alle vittorie contro le genovesi, la Sampdoria e lo Spezia e contro la Salernitana e la caduta di San Siro con il Milan. Il campionato si ferma: c'è il Mondiale in Qatar, e per la Fiorentina si chiude una prima parte di stagione non semplice con una deludente posizione in campionato, a -5 dalla zona Europa. 
La stessa Europa che ha regalato qualche soddisfazione ai tifosi Viola: con 4 vittorie nelle restanti 4 gare del gruppo la Fiorentina si qualifica ai sedicesimi di finale. Neanche dopo la pausa però arriva la svolta dei viola: appena 5 punti (e ben 4 sconfitte al passivo) nelle 7 sfide finora giocate.
Della squadra che l'anno scorso stupí l'Italia con un gioco brillante e con risultati di rilievo resta ben poco. I risultati sono peggiorati (12º posto), il gioco si è involuto e è diventato più lento e prevedibile, così come molti singoli: la difesa, che già la precedente stagione era il tallone d'Achille della squadra, sta subendo troppo e guardando i nomi non sembra all'altezza delle big, il centrocampo è più fisico che tecnico mentre l'attacco merita un capitolo a parte. Jovic e Cabral si sono alternati come centravanti ma con scarsi risultati, Nico Gonzalez, lo scorso anno decisivo, è stato a lungo fuori per infortunio così come Sottil mentre il rendimento di Saponara e soprattutto Ikone, strappato al Lille, è stato deludente. Si è salvato il solo Kouamé, che in estate era stato vicino alla cessione.
La sensazione è che manchino attaccanti ed esterni con tanti gol nelle gambe, manchi gente in grado di concretizzare la manovra e che l'arrivo di Brekalo dal Wolfsburg non basti per risolvere il problema.

Nonostante tutti questi problemi e la più che lecita delusione i tifosi viola possono guardare al futuro anche con un po' di speranza: in campionato, complice la penalizzazione della Juventus, la zona Europa è vicina appena 6 punti mentre in Coppa Italia la squadra, ha superato 1-0 la Sampdoria degli ottavi di finale, 2-1 sul Torino ai quarti di finale e ha così conquistato la qualificazione in semifinale dove affronterà la Cremonese, rivelazione nella coppa ma ultima in classifica in campionato. Arrivare alla finale di Roma (dove in caso l'avversario sarà una tra Juve e Inter) e alzare la coppa nazionale non è un'impresa impossibile. In Conference League invece i gigliati se la vedranno con l'ostico Braga ai sedicesimi di finale e conquistando fiducia chissà che non possano ripetere l'impresa della Roma dell'anno scorso e vincere la terza coppa europea. 
Insomma, nella seconda parte di stagione la Viola potrebbe conquistare la qualificazione in Europa e alzare due coppe: non sarebbe affatto male. A patto che questo accada, bisognerà però recuperare la Fiorentina dello scorso anno, quella che otteneva risultati facendo divertire il Franchi.

P.S. questo è il primo articolo che scrivo dopo la conquista del Trofeo della Critica 19-25 Dicembre 2022.
Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente la redazione, non tanto per avermi nominato vincitore, ma per le parole spese nei miei confronti, è stata davvero una enorme soddisfazione.
Spero di confermarmi su buoni livelli perché 'vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più'.




REDAZIONE: siamo noi che ringraziamo te caro Matteo per gli ottimi contenuti donati alla community e complimenti per l'impegno e la continua 'crescita' dimostrata in questi mesi: avanti così tutti insieme!! 

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