'Il piccolo Lecce ferma le grandi'

Questo forse è il titolo più appropriato per rendere meglio l'idea, la squadra di Fabio Liverani, dopo aver stoppato la Juventus, stoppa anche l'Inter che ora rischia di ritrovarsi a -4, qualora la Juventus stasera riuscisse nell'intento di superare nella partita casalinga all'Allianz Stadium il Parma di Roberto D'Aversa.
L'Inter forte di una rosa superiore e del duo d'attacco Lautaro Martìnez-Lukaku, che in questo campionato ha mietuto più vittime che vittime, ma stavolta hanno sbattuto contro un duo di difensori che non faranno paura a nominarli, visto che hanno sempre giocato in squadre di piccolo livello come Fabio Lucioni e Luca Rossettini che senza dubbio avranno passato delle notti insonni prima della gara e sudato le fatidiche sette camice prima dell'inizio della gara.
Abbiamo preso come esempio un pre nome di un altra squadra che a metà anni 80 (1984-1985) fece davvero male alle squadre blasonate d'Italia e parliamo dell'Hellas Verona che poi divenne campione d'italia in quella stagione.
L'appellativo o prenome non fu più giusto 'Fatal', ma quest'anno ci sentiamo di passare il testimone al Lecce, che non lotterà per lo scudetto, che non avrà una tranquilla salvezza, ma che tra i mille problemi di formazione davanti a certe squadre di questo livello, non si è tirata indietro come molti di noi hanno pensato, anzi li ha sfidati a viso aperto e si è portata a casa due punti d'oro,se non di platino.

Il Lecce quindi fa un piccolo grande passo in avanti, sobbalza e si tiene ad una lunghezza dalla terz'ultima Brescia che non va oltre il 2-2 contro il Cagliari al Rigamonti, e che a 10 minuti dal termine si ritrova in dieci uomini per l'espulsione dell'irrequieto Mario Balotelli, entrato da poco meno di cinque minuti. Il Lecce vola sulle ali dell'entusiasmo al triplice fischio finale, anche se questo non le servirà per stare più tranquilla dell'inizio della gara, non servirà certamente a salvarsi, non servirà a tirare un sospiro di sollievo, no, ma potrebbe a fine campionato dire, qualora si salvasse, di aver fermato Juventus e Inter e grazie a quei due punti essere riuscita a mantenere la categoria. Scusate se è poco...

L'Inter perde una grande opportunità di balzare di nuovo al primo posto temporaneo della classifica e perché no aspettare la gara della Juventus in serata contro il Parma, che come la partita di oggi pomeriggio sembrava già scontata come poi non è stata. La partita però non è stata presa sottogamba dalla squadra di Antonio Conte, che tornando nella sua Lecce - dove non ha mai perso da tecnico - ha puntato sulla squadra titolare, senza mettere le riserve come molti avrebbero pronosticato, l'Inter era quella che sfidò la Juventus con in più Sensi e Barella, quindi una squadra al completo in ogni reparto. Come sempre sappiamo che essere troppo sicuri dei propri mezzi alcune volte porta a non portare a casa il risultato a proprio favore, ma questo non deve portare a dire e pensare che l'Inter sia scarica, perchè non lo è, ma soprattutto perchè le squadre di Conte hanno avuto il loro calo nel mese di febbraio anche se ogni squadra non deve essere echitettata in fase calante soltanto perchè in panchina c'è quel tecnico che ha avuto per lo più le sue squadre in calo a febbraio, questo ne è la prova.
L'Inter si affida ad Alessandro Bastoni che la mette dentro nel giorno in cui né Lautaro né Lukaku sono in vena realizzativa, il Lecce dalla sua ringrazia Marco Mancosu, che gli salva la partita a dieci minuti dal termine e gli porta quel punto della speranza, insperato prima dell'inizio gara.
Ora si attenderà la partita di questa sera tra Juventus e Parma per dire se la Juventus con una vittoria portandosi a +4 possa mettere il primo gradino verso una mini fuga che negli ultimi anni l'ha portata a vincere poi lo scudetto tra il mese di aprile e quello di maggio.