Marco Fassone, A.D. del Milan ha affermato in un'intervista che con l'acquisto di Kalinic la campagna trasferimenti si può dire conclusa. Sempre lo stesso Dirigente ha dichiarato che la nuova Dirigenza intende allacciare un rapporto con i suoi tifosi incentrato sulla sincerità e trasparenza. Tuttavia, ci sono indizi che fanno pensare che queste due nobili propositi sono destinati ad essere infranti. Il motivo è legato al rendimento di due atleti della rosa del Milan: Kessié e Suso.

Franck Kessié (the furious) è un centrocampista proveniente dall'Atalanta che, a detta dei soliti bene informati, aveva giocato a buon livello solo mezzo Campionato di Serie A. Un anno in Serie B al Cesena e uno alla corte di Gasperini nella bergamasca bastano per attirare le attenzioni del Milan che lo rileva con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Al momento delle visite mediche di rito ci sono già i primi intoppi e circola la voce che il calciatore ivoriano abbia un'età superiore a quella dichiarata. Poco male. Franck ci dovrà fare l'abitudine.
Al Milan, da questa estate, le cose vanno così. Qualunque cosa si faccia c'è sempre qualcuno che dirà o scriverà che c'è un problema e più grave è meglio è. Il centrocampista tira dritto per la sua strada e incomincia a macinare chilometri in allenamento e a stupire il tecnico Montella per il suo rendimento in ogni partita. I tifosi lo soprannominano "il trattore" non per la lentezza (Kessié è veloce e rapido) ma per la sua forza d'urto prorompente. Nel Milan dovrebbe giocare a centrocampo, nel vertice basso, sulla destra ma in realtà fa il tuttocampista.

Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, meglio noto come Suso (the fast), è in rossonero dall'annata 2015-2016.
Esterno d'attacco o addirittura seconda punta viene rilevato dal Liverpool e dopo una breve parentesi in prestito al Genoa con Montella ottiene la sua definitiva consacrazione. Il suo rendimento in campo è sempre all'altezza e soltanto alcuni guai fisici lo tengono lontano dal suo ruolo di titolare nel Milan. Come già scritto, però, gioca per la società rossonera e quindi le polemiche sono dietro l'angolo. Il rinnovo del suo contratto diventa un secondo caso Donnarumma (per i media) e la Roma, l'Inter fanno delle proposte che si aggiungono a quelle in arrivo dalla Spagna e dall'Inghilterra. Tuttavia, Suso vuole stare al Milan e rinnova.
Si allena con i compagni e gioca con un rendimento altissimo tutte le volte che Montella lo fa scendere in campo. Lo spagnolo dovrebbe svolgere le mansioni di ala destra o mezzala o esterno destro di centrocampo ma in realtà, come per Kessié, finisce per essere il secondo tuttocampista di Vincenzo Montella. Quando c'è Suso il Milan ha la luce del gioco sempre accesa.

Come ho scritto, sono convinto che Marco Fassone abbia mentito alla stampa perché Kessié e Suso non hanno, al momento, alcun tipo di soluzione alternativa credibile. L'ivoriano dovrebbe essere rimpiazzato da José Mauri quando avrà bisogno di tirare il fiato e lo spagnolo da M'baye Niang che il Milan cerca di vendere da settimane e che rifiuta ogni forma di cessione e destinazione.

Ora, con un po' di logica e buon senso, possiamo credere che la Società rossonera darà il centrocampo e l'attacco in mano (anzi ai piedi) dei due succitati calciatori? Io credo fermamente di no. Tanto più che il famoso all-in rossonero deve necessariamente tenere conto che se l'UEFA dovesse bocciare il piano rossonero per il FFP e bloccare il mercato la squadra deve già essere finita in questa stagione (consideriamolo una sorta di Piano B). Le due lacune che ho evidenziato sono troppo grosse ed evidenti per essere totalmente ignorate e l'obiettivo finale, ne sono convinto, val bene qualche piccola bugia bianca...