Tempo addietro, qualche geniale o fantasioso scrittivendolo coniò un termine: "fake news". Da allora, la campagna di guerra dei mezzi di comunicazione si è sviluppata attraverso attribuzioni di falsità delle notizie, ora dell'uno ora dell' altro. E continua a giocarsi su questi termini, in un gioco delle maschere che riecheggia uno dei talenti del cinema, uno di quelli di cui vi parlerò: Stanley Kubrick.  Nel suo testamento cinematografico, "Eyes Wide Shut", fa vivere al protagonista il dramma di chi non viene ammesso al trionfo dei travestimenti di cui tutti sanno ma nessuno parla, per non conoscere "una seconda password" di cui sappiamo, in breve, la non esistenza.

Sembra sia il problema, non aver disposto di un "secondo sistema di riconoscimento", di quel funzionario che ha provocato, in un grosso sistema regionale italiano, una falla nel sistema di sicurezza sanitario. Quello che dovrebbe attribuirci un "green pass". E dobbiamo pagare il riscatto. In quanto cittadini. Ma se non esistesse questo "green pass", esisterebbe il ricatto  e la somma da sborsare? Se non esistesse il Covid, continuerebbe ad esistere il movimento "No Vax"? Se non esistesse il Covid, occuperebbero le case farmaceutiche la posizione attuale nell' indotto mondiale? Tali e tante sono le domande, che la ragione umana, da sè, non può sobbarcarsene l' onere della risposta. Le varianti sono stavolta troppe. Tanto che viene a cadere il concetto di "fake", ma tutto e niente possono esserlo, come Philip K. Dick, il soggettista di "Blade Runner", suggerisce nel corso delle sue opere e conferenze. Quindi, l' accusa di fakismo diviene un' arma spuntata e si dannano news ed emittenti a ricaricarla e tenerla in vigore, giornalmente. Ma qui  è il concetto di scienza che viene a cadere in favore degli autori di fantascienza; gli esaminatori cedono il passo ai profeti. Perché che differenza c'è tra la Wuhan del 2019  e la Los Angeles futuristica di Blade Runner non nelle vittime, ma nella risposta che viene data, nella reazione comune? O con Manhattan "carcere di massima sicurezza" di John Carpenter? Questo processo è cominciato da un ventennio, dalla strage delle Torri Gemelle attraverso la "bolla speculativa" fino ad oggi, dove il digitale trionfa e il controllo sul cittadino, che significa anche fargli credere che buona parte delle colpe, dalla povertà al covid e via dicendo, ricadano sulle sue fragili spalle,; sulle quali si sollevano troneggianti, di volta in volta, i nuovi profeti, quelli che sanno parlare, quelli che la sanno dire, ben sapendo di dire una fake, ma di cui attribuiscono la paternità all' avversario di turno.