Il fatto che ieri sera, dopo il match con la Roma,un carattere spesso in ebollizione come quello di Allegri si sia tiepidamente espresso in conferenza stampa, fa sorgere quanto meno dei sospetti. Primo, su una linea sociale ormai tesa a contenere il ritorno degli inquisitori antibianconeri, sempre pronti a rifiorire dopo ogni serie positiva della Juventus. Stavolta il rischio pare essere pesante,dopo l' avvertimento costituito dalla pesante penalizzazione patita dalla squadra in sede di classifica. Tutto fa presagire una lunga teoria di silenzi da parte di un gruppo che ha deciso di adottare una linea cauta che, tuttavia, presenta essa stessa deglii svantaggi. Lo si  è visto ieri sera allorquando, avendo l' eroe della serata  giallorosso sorretto a lungo Kean e fregiatolo di una carezza col ginocchio,l' arbitro non si è posto nemmeno per un attimo il dubbio sul primo responsabile del fallo, estraendo il cartellino a svantaggio del reagente bianconero mentre l' Achille capitolino si rotolava sul prato patrio. E'  stata solo l' ultima di una serie di decisioni prese a partire dal tramonto dell' anno solare e che, volente o nolente, protegge gli interessi economici almeno di due squadre ai vertici dell' attuale classifica: le partecipazioni alla Champions. Sulla scena di queste si sono alternati legislatori, giurisprudenti, tecnici del settore, senza tuttavia intaccare il terreno più importante, quello della legge dello stato che, forse, ha abdicato su troppi ambienti della vita civile per la distanza dall' ordine e la ricostruzione postbellici. Su questo sfondo, i ciarlatani vanno  a nozze e vince chi meglio riesce a convincere un uditorio che, in definitiva, sarebbe il pubblico:dei tifosi, dei votanti,dei contribuenti:non importa. E' il caso del calcio in particolare, che rischia di perdere, a lungo andare, quella credibilità  ormai oscurata dai clamori di un tifo "televisivo", dalla frequenza dei  tribunali sportivi, dalla distanza del pubblico dall' erba verde:in definitiva,da quel narcisismo che ci rende ormai remoti i cimenti di Messico '70, per non dire Spagna '82.