Dopo la seconda giornata della fase a gironi, buone notizie per le squadre italiane che partecipano all'Europa League 2020/2021. Il Milan (2 vittorie) guida il girone H. La Roma (1 vittoria e 1 pareggio) è in testa, invece, nel gruppo A. Il Napoli, dopo la sconfitta all'esordio contro l'Az, nella seconda giornata ha espugnato il campo della Real Sociedad (0-1). Nella terza giornata del calendario dell'Europa League in programma giovedì 5 novembre, il Milan attende il Lilla, la Roma ospita il Cluj e il Napoli farà visita al Rijeka. Vediamo la presentazione delle partite.

ROMA-CLUJ - Per una Roma quasi perfetta in campionato, ce n’è un’altra tutt’altro che irresistibile in Europa League. La differenza è sotto gli occhi di tutti: quando Fonseca toglie dalla formazione iniziale qualche titolare di troppo, la squadra ne risente e non poco. È successo contro lo Young Boys, ma se l’ingresso dei senatori aveva portato comunque ad una vittoria in rimonta, lo stesso non è accaduto la settimana scorsa contro il CSKA Sofia. Questo spingerà il tecnico portoghese a limitare il turnover? Probabilmente no. Le indicazioni che arrivano da Trigoria, infatti, fanno pensare alla ‘solita’ Roma da Europa League, dove hanno trovato spazio molte delle seconde linee. A cominciare dal portiere, Pau Lopez, il cui destino di estremo difensore ‘di coppa’ sembra ormai scritto, visto che scalzare l’ottimo Mirante dalla titolarità in campionato pare piuttosto complicato. Spazio anche per Fazio (scusate il gioco di parole), che il posto da titolare ormai lo ha perso, che insieme a Kumbulla e Ibanez comporrà la linea difensiva a tre. A centrocampo il cambiamento sarà radicale. Sulle fasce agiranno Karsdorp e Bruno Peres, mentre in mezzo accanto a Cristante dovrebbe giostrare Villar, spagnolo che non riesce a trovare continuità di prestazione. Davanti, dubbio Carles Perez: un risentimento muscolare potrebbe indurre Fonseca a non rischiarlo, preferendogli magari Lorenzo Pellegrini, riportato più vicino alla porta. Sicuri invece Pedro e Borja Mayoral. A giudicare dalla probabile formazione, il Cluj sbarcherà a Roma ripetendo un mantra tanto caro alla vecchia scuola degli allenatori italiani: primo non prenderle. I romeni potrebbero infatti schierarsi con un più che coperto 5-3-2, con l’evidente piano di battaglia che prevede di chiudere tutti gli spazi e ripartire in contropiede, sperando di riuscire a concretizzare le occasioni da gol che capiteranno.

RIJEKA-NAPOLI - Con il senno di poi, probabilmente, il 4-1 inflitto all’Atalanta lo scorso 17 ottobre ha eccessivamente galvanizzato il Napoli di Gattuso. All’indomani del netto successo sulla Dea si era già cominciato a parlare di Scudetto e di una rosa pronta a lottare con le top, una mancanza di equilibrio che ha portato a una netta flessione prima dal punto di vista del gioco e poi, conseguentemente, da quello dei risultati. Dal successo contro gli orobici il Napoli ha giocato 4 gare in 15 giorni, alternando due vittorie poco convincenti (2-1 al Benevento, 1-0 alla Real Sociedad) a due sconfitte preoccupanti contro AZ e Sassuolo, capace di sbancare sabato il San Paolo mettendo in luce tutti i limiti di una squadra che vive di entusiasmi e convinzione nei propri mezzi. È importante ripartire subito, e in questo senso la sfida di giovedì a Fiume contro il Rijeka, al 4° posto (su 10) nel campionato croato e ancora a secco di punti in Europa League, rappresenta l’occasione giusta per restituire fiducia a tutta la squadra. La gara contro i croati, già decisamente scontata a giochi normali, si giocherà inoltre ovviamente a porte chiuse e potrebbe vedere i padroni di casa scendere in campo in formazione largamente rimaneggiata: molti titolari a oggi sono febbricitanti, e un loro utilizzo è messo ovviamente in dubbio. Gattuso valuta il turn-over dunque, in una sfida dall’esito comunque praticamente certo.

MILAN-LILLA - Pur mostrando un netto calo, il Milan è riuscito a vincere anche a Udine, nella partita meno brillante della stagione (insieme a quella contro il Rio Ave), aggiornando a 13 il numero di gare consecutive mettendo a referto almeno 2 gol. Un dato storico, perché il Milan non ci era mai riuscito nella sua plruricentenaria avventura: Stefano Pioli, nel suo piccolo, si è guadagnato un posto nella leggenda del club. Ma di questi numeri gli allenatori (e le società) se ne fanno ben poco, se non portano a trofei. L’Europa League è un obiettivo dichiarato dei rossoneri, che però devono pensare a un passo alla volta. Per prima cosa, c’è da incassare altri 3 punti con il Lilla, probabilmente la rivale numero 1 per il primo posto. Senza dimenticare che in campionato nel weekend arriva un avversario tosto come il Verona, per cui Pioli potrebbe fare nuovamente ricorso al turnover, come già fatto giovedì scorso contro lo Sparta Praga. In porta dovrebbe toccare ancora a Donnarumma, visto che Tatarusanu non ha convinto. In difesa, Dalot si sistemerà ancora una volta a sinistra, permettendo a Hernandez di rifiatare ancora un po’: troppo importante questo Calabria per rinunciare al suo apporto sulla fascia destra. A centrocampo spazio a Tonali, con Kessié pronto alla staffetta con Bennacer. In attacco, Pioli potrebbe riproporre la soluzione già vista contro lo Sparta: partenza con Ibrahimovic dal 1’, ingresso di Leao nella ripresa. Sulla trequarti, Castillejo se recupera si piazza sulla destra, con Diaz a sinistra e Krunic al centro. Il Lilla del figlio d’arte Timothy Weah arriva a San Siro da imbattuta in Ligue 1: i transalpini sono secondi con 5 vittorie e 4 pareggi, 2 punti dietro al PSG, che continua a vincere dopo un inizio un po’ così. I ragazzi di Christophe Galtier sono reduci dal pareggio contro il Celtic, che ha fatto perdere contatto con il Milan. Contro i rossoneri avanti col 4-4-2, col figlio di ‘Giorgione’ inizialmente in panchina: titolare a centrocampo quel Renato Sanches che il Milan ha corteggiato a lungo un paio d’anni fa.