Il big match della ventiduesima giornata della Liga è sicuramente il derby di Madrid che si giocherà al Bernabeu e vedrà di fronte Real Madrid e Atletico Madrid. Padroni di casa che puntano a difendere il primato dopo l’allungo di settimana scorsa sul Barcellona. Colchoneros che, invece, devono riprendere a correre per non rischiare di compromettere anche la corsa per la zona Champions. Nella gara di andata giocata al Wanda Metropolitano scialbo 0-0. Sono passati davvero pochi giorni dallo scontro che ha decretato il Madrid supercampione di Spagna: tre settimane fa, a Jeddah, un Atletico molto orgoglioso si è arreso ai Blancos solo ai rigori, come già capitato nella finale di Champions di Milano. Da quel giorno, però, le cose sono già molto cambiate: il Real Madrid ha tenuto e forse anche migliorato quella dinamica, ha preso la testa della classifica e guarda con grande fiducia al momento decisivo della stagione, che sta per arrivare. I Colchoneros invece sono entrati in una spirale davvero negativa: hanno perso a Ipurua, sono usciti clamorosamente dalla Coppa di Spagna in casa della Cultural e non sono andati oltre un deludentissimo 0-0 in casa contro il Leganes. Il Cholo, che aspetta con ansia Cavani nelle ultime batutte di mercato, ha quindi visto nuovamente il Siviglia staccarsi solo al terzo posto e pure il Getafe ora ha appaiato l’Atletico; dunque è un derby che arriva in un momento delicato per i ragazzi di Simeone. 

REAL MADRID-ATLETICO MADRID   

2 dicembre 1906: nel Campeonato de Madrid Real e Atletico, i due club che stanno dominando il neonato torneo cittadino, si scontrano per la prima volta. A spuntarla sono i primi, con un 2-1 che getta le basi per quello che diventerà nel corso degli anni noto come “derbi madrileño” e che a oggi vanta 222 edizioni giocate in competizioni ufficiali, gare che spesso sono risultate decisive nelle sorti de LaLiga e che addirittura in due occasioni – nel 2014 e nel 2016 – hanno assegnato la Champions League, il massimo trofeo continentale per club. Questo la dice lunga sull’importanza raggiunta da entrambe le squadre a livello nazionale e mondiale: il pluridecorato Real Madrid, che a lungo ha potuto affrontare i “cugini” guardandoli dall’alto verso il basso, negli ultimi anni ha finito col soffrirne l’ascesa sempre più prepotente, pur riuscendo nei momenti determinanti a restare almeno mezzo passo avanti. È successo nelle due finali di Champions League come nella recente finale di Supercoppa di Spagna, giocata in Arabia Saudita e vinta ai calci di rigore dalle merengues. Che anche in campionato si trovano al primo posto e ben distanti dai colchoneros, precipitati dopo una rivoluzione estiva che non ha dato immediatamente i frutti sperati al club guidato dal Cholo Simeone. L’Atletico, quinto a 36 punti e reduce da un pari e una sconfitta che hanno arrestato una striscia di 4 vittorie consecutive che tra le vittime aveva registrato persino il Barcellona, è caduto clamorosamente anche in Coppa del Re, sconfitto 2-1 dal modesto Cultural Leonesa militante in terza serie. Un tonfo che forse ha depresso la squadra ma non Simeone, che è pronto a reagire e che per farlo chiederà ai suoi di giocare la partita della vita al Santiago Bernabeu. Lo stadio del Real Madrid è il regno di Zinedine Zidane, il tecnico delle tre Champions League vinte consecutivamente: tornato la scorsa primavera con la promessa di risollevare il club, crollato dopo il suo addio, Zizou ha mantenuto la parola restituendo alle merengues la grandezza perduta e dimostrandosi bravissimo nel gestire le difficoltà che si sono manifestate sotto forma di infortuni o scarsa forma di alcuni uomini-chiave. Il Real è tornato grande, dunque, anche se per certificarlo sarà necessario mettere in bacheca dei trofei a fine stagione: LaLiga è alla portata, la Champions League pure, soprattutto adesso che Sergio Ramos e compagni sembrano aver trovato i giusti equilibri tra i reparti. Quello che manca ancora all’Atletico, che dovrà anche rinunciare al talento Joao Felix, infortunato, ma che non può permettersi di mollare contro gli avversari di sempre. Questo è molto altro sarà Real Madrid-Atletico Madrid, edizione numero 223 del derby madrileño.

NIENTE DERBY PER JOAO FELIX E HAZARD 

È scattato l’allarme in casa Atletico Madrid. L’attaccante Joao Felix soffre infatti di un problema muscolare alla gamba destra che lo ha costretto a restare a riposo sia nella giornata di ieri che in quella di oggi, con le speranze di vederlo in campo nel derby con il Real, in programma sabato prossimo al Bernabeu, che sono ridotte al lumicino. Una brutta notizia quindi per il tecnico Diego Simeone, con i Colchoneros già in affanno da qualche settimana. Quella di Joao Felix non sarebbe inoltre l’unica assenza eccellente nel derby madrileno: tra le file dei blancos mancherà infatti il fantasista Eden Hazard. Il fantasista del Real, reduce da un infortunio, non sarà a disposizione per la gara contro i Colchoneros in programma sabato prossimo al Bernabeu alle 16. ll belga, malgrado abbia ricominciato ad allenarsi con il gruppo da questo lunedì, non verrà convocato per la sfida con la formazione di Diego Simeone. I blancos non vogliono infatti correre alcun rischio, anche perché all’orizzonte si intravede la sfida con il Manchester City, valevole per gli ottavi di finale di Champions League. Un doppio incontro per il quale le merengues vogliono contare a pieno regime sul giocatore.