Dopo il primo e il secondo posto in classifica dello scorso campionato Inter e Milan sono al lavoro per rinforzare le squadre per la prossima stagione. Il Milan dovrà fare a meno di Donnarumma e Calhanoglu, mentre i campioni d'Italia hanno il difficile compito di sostituire Hakimi passato nel Psg. Vediamo fino ad oggi come si sono mosse sul mercato le due squadre di Milano.

MILAN - Il Milan condurrà un calciomercato all'insegna della continuità e con molta attenzione al bilancio economico, dando fiducia al gruppo che la scorsa stagione ha riportato il Diavolo nella massima competizione europea, la Champions League.
Quando è arrivato a sedersi in panchina al posto di Marco Giampaolo, il 9 ottobre 2019, Stefano Pioli sembrava dover ricoprire il classico ruolo di traghettatore tra un progetto fallito sul nascere e un altro che avrebbe preso vita soltanto nell’estate 2020, con l’arrivo del tedesco Ralf Rangnick e una nuova rivoluzione. Il tecnico di Parma invece è riuscito da subito a rilanciare il Diavolo, chiudendo la stagione in crescendo e guadagnandosi la conferma per una stagione 2020/2021 che è coincisa con il ritorno in Champions League a distanza di 7 anni dall’ultima volta. Un traguardo che ha spinto la proprietà a operare nel segno della continuità.
Milan: fiducia alla vecchia guardia, ma servono rinforzi.  Il mercato del Milan nell’estate 2021 rischiava di essere condizionato dalla vicenda legata al mancato rinnovo di Gianluigi Donnarumma, stella della squadra arrivata in scadenza di contratto. Una questione a cui il Diavolo ha dato da subito un taglio netto, salutando seppur a malincuore il portierone – finito al PSG – e sostituendolo con Mike Maignan, francese come Olivier Giroud, bomber del Chelsea arrivato sempre a zero. Sono questi a oggi gli unici due colpi in entrata di una squadra che per il resto ha rinnovato il prestito di Brahim Diaz, salutato Hakan Calhanoglu e riscattato il centrale Fikayo Tomori e il regista Sandro Tonali. Continuità e coerenza, dunque, anche se la sensazione è che serva altro per ben figurare nel palcoscenico ritrovato della Champions.
Mercato Milan, gli obiettivi in entrata. Serve qualcosa in più, ma il mercato del Milan deve fare i conti anche con gli equilibri di bilancio. Per questo Giroud è stato scelto come alternativa al totem Ibrahimovic e per questo gli eventuali arrivi dovranno essere tutti necessariamente low-cost. Il Diavolo certo non parte tra i favoriti per la Champions League, così come per la corsa allo Scudetto. Sarà però importante ben figurare in Europa e confermarsi in Italia, per dare continuità di risultati a un progetto dove finora ha funzionato tutto ma non scontato. Un obiettivo molto chiacchierato è Josip Ilicic, il cui futuro all’Atalanta è decisamente incerto. Si lavora comunque anche per altri colpi a basso costo: Diogo Dalot è tornato al Manchester United ma presto potrebbe fare ancora una volta il percorso inverso, Tiémoué Bakayoko è di nuovo nel mirino rossonero dopo una stagione deludente al Napoli e il l’ennesimo ritorno al Chelsea che però non sembra sapere che farsene. Si lavora anche per l’attacco del futuro, considerando l’età avanzata di Giroud e Ibrahimovic: il 19enne brasiliano Kaio Jorge è più di un’idea e potrebbe concretizzarsi a fine mercato o al massimo all’inizio del 2022 a parametro zero. Sulla trequarti piacciono tanti grandi nomi come Isco, Coutinho o Ziyech, ma in questo caso è probabile che il Diavolo aspetterà le ultime battute. Anche in questo caso si parlerebbe comunque di prestiti e di ingaggi onerosi e difficili da sostenere al momento, mentre per Dusan Vlasic il CSKA non intende fare sconti.
Mercato Milan, i nomi dei possibili partenti.  I riscatti di Tomori e Tonali hanno coinvolto cifre importanti e quasi prosciugato il budget di mercato del Milan, che tuttavia potrebbe tornare operativo e completare la rosa per la stagione 2021/2022 liberandosi di alcuni giocatori. Hanno mercato il norvegese Jens-Petter Hauge, che vanta estimatori in Bundesliga e non è certo centrale nel progetto rossonero, e Tommaso Pobega reduce da un’ottima stagione con l'esordio in Serie A con lo Spezia: i due potrebbero portare in cassa circa 20 milioni che certo cambierebbero le prospettive anche in entrata. Sarà più difficile piazzare Mattia Caldara e Andrea Conti: entrambi classe 1994, entrambi arrivati dall’Atalanta con l’etichetta di giovani promesse dall’avvenire sicuro – e costati complessivamente 60 milioni di euro – i due hanno deluso sotto ogni punto di vista anche a causa di numerosi problemi fisici e oggi vengono considerati a tutti gli effetti degli esuberi e non hanno registrato alcuna offerta concreta. Anche se queste dovessero arrivare parliamo di giocatori con stipendi inarrivabili per le squadre di fascia media, che comunque opterebbero per un prestito secco. Pioli potrebbe provare a recuperarli per poi inserirli nuovamente nelle rotazioni che quest’anno saranno inevitabili visto il doppio impegno. Chiudiamo con Rafael Leao: il 22enne portoghese al Milan ha sempre convinto a metà, alternando ottime cose a lunghi periodi di ombra. È costato 29 milioni di euro, e nonostante il club creda nelle sue capacità la stagione che sta per cominciare dovrebbe essere quella della verità. La cessione non è comunque un’ipotesi così improbabile, in Inghilterra qualcuno sembra stia pensando che il giocatore possa valere un investimento importante, e a quel punto difficilmente il Milan rinuncerebbe a fare cassa.

INTER - Con l'addio di Antonio Conte sulla panchina il calciomercato dell'Inter sarà molto appassionante. Dopo lo scudetto vinto con il tecnico di Lecce i nerazzurri vorranno confermarsi in testa al campionato ma dovranno fare molta attenzione alla parte economica, il vero problema attuale di Suning. 
Tornata a vincere lo Scudetto a distanza di 11 anni dall’ultima affermazione, l’Inter si trova nella difficile situazione di dover dare continuità a un progetto che ha perso a titolo acquisito il tecnico Antonio Conte, pietra angolare della rinascita nerazzurra, e che rischia di vedere ridimensionata la rosa in seguito ai problemi finanziari che hanno investito il gruppo Suning proprietario del club. Dopo aver scommesso su Simone Inzaghi, per cui finalmente è arrivata la grande occasione dopo l’ottimo lavoro svolto alla guida della Lazio, la dirigenza dovrà muoversi sul mercato in modo da garantire al nuovo allenatore una rosa all’altezza degli obiettivi senza però perdere di vista gli equilibri di bilancio.
Inter, che la prossima stagione non sia un “anno zero”.  Una missione, quella che spetterà ai responsabili di mercato dell’Inter. All’addio di Conte è seguita la cessione dopo una sola stagione di Achraf Hakimi, esterno destro tra i principali protagonisti nella vittoriosa corsa verso lo Scudetto passato al PSG per 60 milioni di euro + 11 di bonus: due mosse che da sole hanno riposizionato il club nerazzurro in seconda posizione nelle quote per la vittoria della Serie A 2021/2022, alle spalle della Juventus che ha riabbracciato Massimiliano Allegri. Davvero è bastato questo per cambiare nuovamente gli equilibri del massimo campionato italiano? Così sembrerebbe, anche se da qui al 21 agosto 2021, data designata per l’inizio della nuova Serie A, il mercato dell’Inter potrebbe portare alla corte di Simone Inzaghi qualche altro tassello oltre a Hakan Calhanoglu, soffiato a parametro zero ai cugini del Milan e chiamato al difficile compito di non far rimpiangere Christian Eriksen: dopo un inizio difficile il danese era diventato uno dei punti di forza dei nerazzurri, ma i problemi cardiaci che lo hanno colpito durante gli Europei hanno messo in forse addirittura la sua carriera e spetterà al turco sostituirlo al meglio inserendosi da subito negli schemi di Inzaghi. Comunque sia serviranno sicuramente altri colpi per perfezionare una squadra che non può permettersi di ripartire da zero. La scelta di Simone Inzaghi come sostituto di Antonio Conte è stata fatta nel segno della continuità tattica: il nuovo tecnico ha come modulo di riferimento il 3-5-2, lo stesso del suo predecessore, non soltanto come impostazione sul campo ma anche a livello di compiti individuali. Guardando la possibile formazione titolare è naturale individuare negli esterni di centrocampo i primi obiettivi della campagna di rafforzamento.
Mercato Inter, gli obiettivi in entrata.  A destra andrà riempito il buco lasciato da Hakimi, vera arma in più capace di mettere a referto 7 gol e 10 assist nella stagione 2020/2021; a sinistra Conte si era già dovuto arrangiare con Darmian, che rimasto in rosa può rappresentare un jolly utile, mentre Kolarov si è scoperto a fine corsa e Perisic resta un’ala adattata con limiti evidenti in fase di non possesso. Le voci sul mercato dell’Inter che circolano in questi giorni parlano di un forte interessamento per Nahitan Nandez del Cagliari, che può operare sia come esterno destro atipico che come interno di centrocampo e sembra in vantaggio su Denzel Dumfries del PSV e Héctor Bellerín dell’Arsenal. L’uruguaiano è in pole anche perché potrebbe arrivare con una formula (prestito più riscatto) che al momento è l’unica percorribile per le casse del club. Per lo stesso motivo interessa anche Alessandro Florenzi, fresco di ritorno alla Roma dopo il prestito al PSG e che potrebbe non rientrare nei piani di José Mourinho. A sinistra il nome più gettonato è quello di Alex Telles del Manchester United, seguito da Konstantinos Tsimikas del Liverpool. Ancora una volta sono i costi a frenare l’Inter, come nel caso di Nicolas Tagliafico dell’Ajax. Possibile che alla fine il club nerazzurro possa decidere di dare fiducia a Federico Dimarco, di ritorno dal positivo prestito al Verona e pronto a misurarsi con il calcio che conta. Servirà anche un attaccante che con Sanchez possa dare il cambio a Lukaku e Lautaro Martinez: anche in questo caso la Beneamata cerca in Italia, sfogliando la margherita tra Gianluca Scamacca e Andrea Petagna. In difesa salvo sorprese tutto dovrebbe restare com’è, con Handanovic protetto da Skriniar, De Vrij e Bastoni.
Mercato Inter, i nomi dei possibili partenti. Come abbiamo detto il mercato dell’Inter sarà fortemente condizionato dagli equilibri economici, motivo per cui Hakimi è partito dopo una sola stagione e per cui il club cerca quasi esclusivamente ingressi a basso costo. Qualcosa potrebbe cambiare nel caso arrivi un’altra cessione eccellente, i nomi principali sono due: Marcelo Brozovic e Lautaro Martinez, entrambi “titolarissimi” ma non sicuri al 100% di restare. Brozovic è all’Inter del 2015, ha il contratto in scadenza nel 2022 e partendo permetterebbe al club di registrare una plusvalenza importante. Un suo addio entro il 3 settembre è comunque considerato molto improbabile, mentre la possibile cessione di Lautaro rende intrigante l’estate dell’argentino. In realtà il rapporto tra il giocatore e il club è solido e niente lascerebbe pensare a un divorzio, ma considerando la situazione economica attuale la sensazione è che di fronte a un'offerta “monstre” – dagli 80 milioni in su – la cessione diventerebbe possibile. Certo a quel punto l’Inter dovrebbe investire su una punta che si integri bene con Lukaku come l’argentino. Impresa non facile, ma i soldi incassati permetterebbero anche altri innesti in una rosa che comunque ha perso Hakimi, svincolato Ashley Young e Joao Mario e a breve potrebbe liberarsi anche degli ingaggi pesanti di Radja Nainggolan, vicino a un nuovo ritorno al Cagliari, e Arturo Vidal per il quale dopo una sola stagione in nerazzurro si parla addirittura di rescissione.