JUVENTUS vs MILAN 
Arrivato a Torino con il compito di raccogliere e mantenere l’eredità vincente di Allegri trasformando però la Juventus in una squadra dall’appeal internazionale e capace di divertire il proprio pubblico, Maurizio Sarri è sembrato fino a questo momento navigare a vista. Costretto ad adattarsi a una rosa che non ha le caratteristiche tipiche del suo stile calcistico, il tecnico bianconero ha cercato di adattarsi e fare di necessità virtù, in attesa di un decollo che non è mai avvenuto. Caduta a Lione nell’andata degli ottavi di Champions, sconfitta che ha fatto più male per la prestazione che per un risultato che resta recuperabile, la Vecchia Signora ha poi vinto l’ultima partita prima del lungo stop per il lockdown. Ma non era una partita qualunque, bensì il derby d’Italia con l’Inter, che da solo può valere un pezzo di Scudetto.
Per quanto riguarda la Coppa Italia l’1-1 dell’andata a San Siro è comunque un buon risultato, le assenze per squalifica di Castillejo, Hernandez e soprattutto Ibrahimovic (peraltro nel frattempo infortunatosi) ridimensionano non di poco il Diavolo. Vero è che il supporto dello Stadium non ci sarà, visto che si giocherà a porte chiuse. Vero anche – soprattutto – che giocoforza la Coppa Italia rappresenta l’obiettivo meno importante per un club che comunque non ha mai voluto lasciare niente sul tavolo. Infine, va anche considerata la sopraggiunta assenza di Gonzalo Higuain, chiamatosi fuori giovedì sera per un problema alla coscia.
Detto ciò, il Milan sarà comunque la vittima sacrificale sulla strada della Juventus? Difficile immaginare un esito diverso, soprattutto perché la presenza di Ibra significa moltissimo a livello di carisma per una squadra ancora acerba e che fuori casa ha mostrato evidenti lacune caratteriali. Inoltre il lungo stop potrebbe avere attenuato le differenze tecniche e fisiche tra le due squadre. Pur alle prese con una difficile corsa per l’Europa in campionato, alzando la Coppa Italia i rossoneri cambierebbero completamente il senso della loro stagione e sicuramente daranno il 100%. Al campo, come sempre, l’ultima parola. 

NAPOLI vs INTER 
Molte volte la Coppa Italia è stata vista nel modo sbagliato e snobbata dai nostri grandi club, vista come un fastidioso impegno buono solo a consumare energie utili per il campionato e le competizioni europee. Una competizione in cui schierare le riserve, da onorare eventualmente soltanto in caso di approdo almeno ai quarti di finale. Ecco, c’era una volta quella Coppa Italia, che oggi non c’è più. Perché il secondo trofeo nazionale per importanza oggi è diventato un obiettivo che nessuno può permettersi di sottovalutare, capace spesso di salvare un’intera stagione. Napoli-Inter è solo un’altra delle numerose sfide tra top team a cui ormai siamo abituati ad assistere in Coppa Italia. Gattuso, che ha sostituito il suo maestro Ancelotti sulla panchina dei partenopei, sa che una qualificazione alla prossima Champions League sarebbe un’impresa, visto il ritardo in classifica, e sa che uscire indenni dal ritorno proprio di Champions col Barcellona, al Camp Nou, lo sarebbe altrettanto. Ecco perché al San Paolo schiererà la miglior formazione possibile per difendere il vantaggio conquistato all’andata a San Siro. Dal canto suo, Conte non ama perdere tempo. Da quando allena una big, è sempre riuscito a centrare un trofeo al primo colpo. Lo ha fatto con la Juventus, al termine di quel campionato 2011/2012 passato alla storia non tanto per lo scudetto bianconero, quanto per il famoso gol annullato a Muntari nella sfida contro l’allora capolista, il Milan di Allegri. E lo ha fatto col Chelsea, nella stagione 2016/2017, centrando immediatamente la vittoria nella Premier League. Il cammino in Coppa Italia delle due squadre fino a qui è stato piuttosto simile: 3 partite e 3 vittorie per il Napoli, 3 partite e 2 vittorie (e la sconfitta proprio contro i partenopei) per l’Inter. Se i campani hanno segnato di più ma subito di meno (4 gol fatti, porta inviolata), i meneghini hanno fatto meglio in attacco e un po’ peggio in difesa (6 gol fatti, 2 subiti).