Non c'era certo bisogno di quel tweet di Dazn per capire che la stampa, quando si parla della Roma, ha sempre un comportamento poco corretto. Durante la gara tra Empoli e Roma ai signori di Dazn è venuta la brillante idea di presentare un tweet in cui veniva rappresentato un cane impaurito, il tutto voleva ricordare la paura dei tifosi giallorossi dinanzi alla possibile rimonta.
Sinceramente uno scherzo di pessimo gusto, ma oltre a questo che, di suo già sarebbe grave, c'è il fatto che la stampa, almeno durante il commento di una gara sia imparziale.
Se al posto della Roma ci fosse stata l'Inter, il Milan, la Juve, l'Atalanta, la Lazio, come minimo si sarebbe chiesta un'interrogazione parlamentare. Siccome, però, si trattava della Roma il tutto è stato fatto passare come una goliardata, tanto che la lega, che dovrebbe vigilare su certi atteggiamenti ha fatto il voto del silenzio.
Evidentemente, questi signori, essendo nuovi al mondo del calcio, perché fino a due giorni fa potevano commentare qualche gara tra formiche, non sanno che la Roma e i suoi tifosi hanno coraggio da vendere.
La stampa, quando viene messa alla porta, si lancia in titoli che richiamano le regole del mondo dell'informazione, ma è poi la prima a non rispettarle queste regole.
I signori di Dazn, che con quel tweet hanno voluto richiamare la rimonta subita ad opera della Juve, parlasse anche di quel gol regolarissimo negato ad Abraham nella gara tra la Juve e la Roma. In quella occasione, come in tante altre in cui la Roma ha subito grandi torti arbitrali, questi signori non hanno proferito parola.
Dazn dovrebbe rivedere alcune priorità che riguardano la professionalità e la correttezza verso chi gli dà da mangiare. Evidentemente questi valori sono a loro sconosciuti e da qui nascono le loro vignette...
Peggio di Dazn, poi, c'è la lega che mentre con altre squadre è sempre attenta che vengano rispettate, con la Roma fa orecchio da mercante. Certo la Roma non ha bisogno ne di Dazn né della lega, la Roma è abituata a combattere e le sue conquiste arrivano dal lavoro, dalla serietà e dalla professionalità, doti ahimè sconosciute a molti.