Un mondiale senza Italia non mi appassiona e non mi appassionerà mai. Non posso tifare per nessuna squadra, forse simpatizzare per qualche nazione, ma poi, come accade a Milano con i giusti e doverosi festeggiamenti dei marocchini, loro possono far festa, a noi italiani non resta che guardare. E la triste realtà è questa, a noi non resta che gufare contro la Francia, per esempio. A noi non resta che ammirare le imprese altrui. Poco importa se le stelle degli altri giocano nel nostro misero campionato.

Ebbene sì, dobbiamo capire chi siamo e come veniamo percepiti: per quanto riguarda i mondiali sono 16 anni che non accediamo agli ottavi (4 edizioni) e 8 che non ci qualifichiamo (2 edizioni). Di conseguenza, il Marocco di turno, se ci trovasse nel girone dell'Italia nel 2026, partirebbe svantaggiato oppure siamo noi la squadretta che deve affermarsi? E' un discorso di percezione, certamente! Sarebbe già un grandissimo risultato se l'Italia si qualificasse ai prossimi mondiali per il rotto della cuffia.

Quando leggo che tutto sommato l'Italia non avrebbe sfigurato a questi mondiali, e poi vedo le partite di Marocco, Corea del Sud, Giappone e Messico... mi domando se i paladini del nostro allenatore della Nazionale Mancini avrebbero retto i ritmi di suddette squadre. Sicuramente saremo partiti per i mondiali con Bonucci e Chiellini perni della difesa. Di contro la loro società (o ex nel caso di Chiellini) la Juventus ha ben pensato a farli giocare part time. Chiellini totalizza 17 presenze nella stagione 20/21 e 21 nella stagione 21/22. Bonucci un pò meglio con 26 presenze nella stagione 20/21 e 24 nella stagione 21/22. E con giocatori che non trovano spazio nella loro società per sopraggiunti limiti fisici dettati dall'età pensiamo veramente di poter soverchiare squadre che dopo 90 minuti corrono come se avessero appena iniziato la partita? Non si è proprio capito il razionale che stava dietro la convocazioni di Bonucci in Nazionale per le ultime due amichevoli. 
Se ne sono ben accorti i portoghesi, ma pure gli spagnoli e i tedeschi, che le quadre outsider corrono tanto, ma tanto tanto.
Per quanto riguarda i croati, tecnica o no di Modric e compagni, l'hanno spuntata ai rigori col Giappone che non è proprio una vittoria sul campo schiacciante, dettata dal gioco e dalla tecnica. 

Non da ultima una questione di decenza: Mancini impari da Louise Enrique cosa vuol dire prendersi le proprie responsabilità. Nello sport la riconoscenza per una vittoria dura 24 ore, poi c'è la prossima competizione.
Come già detto da me a Tutti Convocati su Radio 24, al prossimo allenatore della Nazionale o al prossimo rinnovo di contratto di Mancini (ovviamente se resta), la federazione deve inserire una clausola di rescissione automatica del contratto, senza penali, in caso di mancata qualificazione ad Europei e Mondiali.
Dopo il disastro di Mancini (ancor peggiore di quello del povero Ventura), questo è il minimo sindacabile. Sia chi sia, Ancelotti, Mourinho o Van Gaal. Non è una questione di non avere rispetto, ma se parti già sconfitto prima di iniziare non accettando questa clausola, non sei degno di rivestire il ruolo di allenatore dei 4 volte Campioni del Mondo e 2 volte campioni d'Europa.