Amici e amiche, tifosi e tifose, detrattori e detrattrici, anche questa stagione calcistica 2022/2023 sta per volgere al termine e, come spesso accade alla fine, si tratta di fare bilancio di quanto è accaduto. Nell'anno dei mondiali a dicembre tutto poteva accadere e, sia ben chiaro, la stagione non è finita e ancora qualche colpo di scena può dare gioie o portare delusioni. 

Il primo vero incontrovertibile verdetto è il 3° scudetto a Napoli, scudetto meritato sul campo. La continuità e la rabbia agonistica messa in campo dai partenopei ha di fatto ucciso il campionato a febbraio se non prima. Gli uomini di Spalletti sono parsi, per larga parte della stagione, marziani in un campionato mediocre. E questo va a tutto ed esclusivo merito di chi, come i patenopei, ha creduto nell'impresa. 

Un'altra nota, stavolta stonata, è la questione delle plusvalenze della Juventus. Due gradi di giustizia sportiva hanno comunque confermato in larga parte un impianto accusatorio e un illecito sportivo. Se negli anni recenti Milan, Roma, Napoli, Lazio e Inter come le altre squadre di serie A hanno fatto di necessità virtù essendo state obbligate a vendere giocatori, la vecchia signora si permetteva il lusso di comprare i vari Chiesa, Vlahovic, Bremer ecc. Poco importa che l'abilità dei direttori sportivi ha permesso alle altre squadre di ottenere risultati mai visti negli ultimi anni, il tentativo di prevalere con artifici contabili è stato chiaro. Sia chiaro, chi è senza peccato scagli la prima pietra; ma a Torino servono i tir per caricare tutte le pietre, non basta certo una carriola. 

In questo contesto, con i marziani da una parte, e con la questione plusvalenze dall'altra, c'è chi si è giocato il proprio campionato o le proprie coppe, portando a casa anche 2 trofei. L'Inter quest'anno ha fatto una stagione sotto le aspettative in campionato, nelle aspettative in Supercoppa Italiana, poco oltre le aspettative in Coppa Italia (la coppa che ha valore solo se la vinci e che non vale nulla se la vincono gli altri), molto oltre le aspettative in Champions League. Non è mai facile ripetersi nella vittoria di un trofeo e qui grande merito in coppa Italia. Per completare la stagione con un bel 7,5 basta la qualificazione in Champions, che è a un punto di distanza.

In Champions, la finale e la coppa sarebbero la ciliegina sulla torta, trasformando la stagione in una vera e propria stagione da sogno, ma i sogni non è detto che si avverino. L'Inter arriva sfavorita alla finale e se quest'anno il calendario è stato leggermente più agevole, ricordiamoci che nell'ordine i nerazzurri hanno eliminato i campioni di Spagna e di Portogallo e al girone hanno affrontato i campioni di Germania. 

Approfitto di questo post per fare il pronostico delle finali, che resterà negli annali della storia:
Champions League: vincitore Manchester City
Europa League: vincitore Roma
Conference League: vincitore Fiorentina.

Non è scaramanzia, è realismo.