FFP o meglio tradotto Fair Play Finanziario (dall'inglese Financial Fair Play), quella strana regoletta che consente a certe società di fare quello che vogliono e ad altre di dover rispettare paletti talmente stretti dal metterle fuori gioco.

L'idea di questa regola non la poteva avere se non uno che di sportività se ne intende: Michel Platini. Il concetto di sportività di Platini è quello che ha ereditato alla Juventus: "vincere ad ogni costo è l'unica cosa che conta" (si veda la retrocessione in serie B, con tanto si senteze passate in giudicato). 
Potrebbe aver fatto ben sperare in prima battuta il titolo di giornale "Juve, aumento di capitale da 300 milioni: record nel calcio italiano". Ma non è così. Infatti la vecchia signora impunemente potrà buttare tutti i soldi che vuole, tanto la regola non gli impone proprio nulla, men che meno di vendere i giocatori migliori e di non poter comprare dei campioni com'è successo a Roma, Milan e Inter. Ma si sa, la sportività di chi ha pensato la regola è proprio questa!

Con questo direi argomento chiuso, anche perché c'è ben poco da dire. I fatti parlano chiarissimo!

Sul fronte Atalanta invece, il FFP non è mai stato un suo problema, ma a mio avviso, con squadre come Atalanta o in passato come l'Udinese, un cambio di regole mi pare doveroso, sia in Champions che in Europa League. Una manifestazione dev'essere onorata per quello che è e non deve essere vista come una fonte di introiti e di guadagno. Nel caso Italiano la ripartizione è la seguente:

  • Campione (Juventus): 40%
  • Seconda (Napoli): 30%
  • Terza (Atalanta): 20%
  • Quarta (Inter): 10%

Io cambierei questa regola inserendo il vincolo di un punteggio minimo da raggiungere, e cioè: una squadra partecipa alla ripartizione solo se appartiene a una nazione con al massimo due squadre, oppure appartiene a una nazione con al massimo tre squadre e totalizza almeno 2 dei 24 punti in palio, oppure appartiene a una nazione con quattro squadre, arriva terza oppure arriva quarta con almeno 4 punti. 

Vediamo il caso attuale dell'Atalanta. Adesso la squadra ha 0 punti dopo due partite, la modifica proposta dovrebbe dire che le spetta il 20% della quota italiana solo se arriva terza o totalizza 4 punti in 4 partite. Se è vero e giusto che tutti partecipino, è altrettanto vero che la Champions va rispettata! Questo imporrebbe alle piccole squadre di non vendere la rosa a qualificazione avvenuta contando sul premio già acquisito. Ne guadagnerebbe la manifestazione e lo spettacolo.

Queste sono due storture che il signore in fotografia avrebbe dovuto evitare o meglio correggere.