Nel calciomercato estivo, uno dei trasferimenti piu' chiacchierato fu quello di Manolas, che passo' dalla Roma al Napoli di Ancelotti.
La Roma, in cambio del centrale greco, ricevette dai partenopei quattordici milioni di euro, piu' il cartellino del giovane Diawara. Dinanzi a questa cessione, diversi furono i tifosi giallorossi che saltarono su tutte le furie, accusando la proprieta' giallorossa di rinforzare gli avversari in cambio di pochi spiccioli e di riserve. Gli stessi tifosi partenopei, dinanzi alla coppia Koulibaly-Manolas, pensarono di aver fatto il salto di qualita', a scapito della Roma.
Come sempre, pero', il tempo e il campo hanno stravolto quelle che erano le certezze della massa, non solo dei tifosi delle due squadre interessate, ma anche di opinionisti e giornalisti compresi.
Oggi, al giro di boa del campionato, Diawara e' diventato il punto fermo del centrocampo giallorosso, grazie a prestazioni sempre sopra la media, mentre Manolas a Napoli ha diversi brutti pensieri da allontanare.
Non molto tempo fa una cosa simile alla squadra giallorossa era gia' successa. Due anni fa, infatti, la Roma cedette uno dei beniamini del popolo giallorosso all'Inter, in cambio di soldi e di un giocatore della primavera. Anche in quel caso, arrivarono addosso alla proprieta' giallorossa fiumi di critiche.
Tutti si chiedevano come fosse possibile che venisse ceduto Nainggolan all'Inter, in cambio di soldi e di un giovane della primavera. Anche in quel caso il campo disse la sua, in quanto l'allora tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco punto' sul giovane Zaniolo e fu ripagato da prestazioni esaltanti.

Ora sulla panchina della Roma c'e' Fonseca, Zaniolo e' diventato un giocatore dal valore di circa ottanta milioni di euro, mentre Nainggolan e' stato messo alla porta dall'attuale tecnico dell'Inter  Conte.
Tornando al giovane Diawara, viene da dire, tanto per fare un paragone, che Diawara e' lo Zaniolo arrivato dal Napoli. Intanto la Roma ringrazia Inter e Napoli per questi due bei gran giocatori che le hanno ceduto.