L'Allianz Stadium di Torino ha abituato ormai gli appassionati del calcio a straordinarie e sfavillanti coreografie prima dell'inizio di un match importante. In modo particolare in occasione delle grandi sfide che il fascino della Champions League è in grado di offrire. Basti ricordare, per esempio, la gigantografia apparsa in curva sud prima di Juventus-Barcellona dello scorso 22 novembre: il busto di Mario Mandzukic, con mani alle orecchie, in primo piano rispetto a tutti gli altri calciatori bianconeri con scritta: "Tra gli uomini i guerrieri." Un omaggio al campione croato, al trascinatore della Juventus degli ultimi anni, entrato nel cuore di Allegri (che lo considera imprescindibile e fondamentale nello scacchiere tattico) e, ovviamente, nella tifoseria juventina. 

Ad affiancare il numero 17, per motivi completamente diversi, ci sarà Cristiano Ronaldo. Anche il portoghese ha fatto breccia nel cuore dei supporters della Vecchia Signora. E non poteva essere altrimenti considerando il valore assoluto del fenomeno ex Real Madrid. Ieri, fuori dallo Stadium, dal JMedical e dal centro di allenamento della Juventus, c'era una miriade di tifosi che ha avuto l'opportunità di salutare e di abbracciare CR7. Gente che chiedeva anche solo di essere toccata dal campione (rinunciando quindi a fotografie e ad autografi su magliette o sciarpe), perché ancora incredula di vedere la classe dell'alieno così vicina. 

A parte il genio del portoghese (che non viene scoperto adesso solo perché sbarcato in Italia e nella squadra più importante del nostro campionato), ciò che ha colpito di CR7 è l'umiltà che, anche uno spavaldo come lui, ha ostentato in occasione della conferenza stampa di ieri pomeriggio. Queste alcune della sue parole più importanti che evidenziano per quale motivo CR7 può, anzi deve essere considerato un fuoriclasse senza eguali: 

  1. "Sono una persona a cui piace pensare al presente. E il presente è chiaro.";
  2. "Sono molto preparato per questa sfida. Le cose andranno bene. Sono molto tranquillo e fiducioso."
  3. "Amo le sfide. Sono molto motivato e concentrato."
  4. "Questa è una nuova tappa nella mia vita e non vedo l'ora di iniziare."
  5. "Quello che spero è di dare una mano alla Juventus per vincere la Champions League. Ma non sarà semplice."
  6. "Sarò eternamente grato alla società per avermi regalato questa opportunità."
  7. "Voglio essere un esempio per tutti." 

C'è chi sostiene che Cristiano Ronaldo sarà una rovina per lo spogliatoio della Juventus. Chi ipotizza che tra Allegri e Ronaldo non scorrerà buon sangue (andatevi a vedere il video di ieri allora, CR7 non voleva staccarsi dal livornese e dal suo vice). Chi favoleggia e afferma in maniera decisa, provocando la reazione istantanea del tifoso juventino: "A 33 anni che può fare? Ormai ha dato tutto!". Chi, anti-calcisticamente, augura un infortunio serio al portoghese. Ecco tutta questa gente dovrebbe ammutolirsi e mettere da parte, per una volta, la fede calcistica (che poi magari fosse "amore" verso la propria squadra... è "solo" ossessione per l'altro che si odia)! 
E quale squadra è più facile da odiare se non un club che ha vinto tutto in Italia ed è prepotentemente entrato nell'elite del calcio mondiale? Quindi, caro CR7, i cinque palloni d'oro, le cinque Champions vinte e tutto il resto al "tifoso medio" non bastano. Dovrai dimostrare molto di più. Di essere un fuoriclasse vero anche in Italia, perché innumerevoli sono coloro che credono che il tuo talento sarà destinato a fallire per via del tatticismo italiano.
Non credi CR7 che sia arrivato il momento di zittire tutti questi detrattori? La risposta con i fatti, non con le parole.