Forse oggi tocco un argomento che a molti fa solo pensare male, ma voglio riaprire questo discorso che più volte è stato messo da parte: Tifosi. Cosa vuol dire essere tifosi? Beh la risposta è solo una: essere sostenitore di una squadra, solo di quella squadra. Ma per molti non è così visto che l'essere tifoso non ha altri sbocchi, io tifo la Juve, tu tifi il Milan, egli tifa Inter, Napoli, Roma e via dicendo.
Quando si parla di tifo ognuno ha una propria fede, non esiste quello che sostiene altre squadre, visto che quello non è un tifoso, ma diciamo che va dove tira il vento, quindi avete presente quello che vede le partite solo se è costretto a vederle in una giornata da ospite in una casa di tifosi di calcio? Ecco, quello è il tifoso così detto a 'vanvera' o 'bandiera'.
Passiamo alle rivalità.
La rivalità risale da sempre dal calcio fiorentino a quello di oggi, ma la rivalità però ha pur sempre un limite, visto che a mio avviso la rivalità è quella sana, cioè un botta e risposta che non porta gli animi ad accendersi, quella che "Ma sì, ma che mi frega, tanto a me non entra in tasca nulla" e non quella che porta addirittura persone ad alzarsi le mani, per delle persone che guadagnano milioni di Euro.
Ecco questo forse è il primo tassello dell'essere o non essere un tifoso, ma un guastafeste che non sa difendersi a parole, ma soltanto facendosi spazio con le braccia.
Io credo che il vero tifoso è quello che parla della sua squadra, che può dare un giudizio sulle avversarie, ma senza cadere nel tranello della provocazione, visto che cadendo nella provocazione a sua volta diventa un provocatore, quindi dovrebbe lasciarsi scivolare di dosso tutto, cosa che anche io da tifoso delle volte mi vado ad infognare in discussioni, ma poi ripensandoci dico sempre "Ma è possibile che tocca scannarsi per persone che guadagnano tutti quei soldi?".
Il calcio è la passione di milioni di tifosi, forse a breve si toccherà il miliardo di tifosi, se come dicono le statistiche tra qualche anno toccheremo quota 10 miliardi di persone sul globo, di cui la maggior parte ne è sostenitore.
Come vi dicevo la sana rivalità non fa male, anzi, se presa nel modo giusto è anche un modo per divertirsi, poi come al solito c'è quello che si scalda, il così detto 'rosicone', che può divenire però pericoloso qualora venga fatto scaldare troppo, quindi è da persone intelligenti lasciarlo perdere per non incappare in discussioni che possono portare a litigi furiosi, e datemi retta ne ho viste di gente che si è picchiata per questa o quella squadra.
L'essere tifoso o sostenitore di una squadra è anche il sapersi comportare, sì mi direte "Ma che c'entra il comportamento con una fede calcistica ?", c'entra c'entra.

Vi racconto un aneddoto. Mi trovavo con un gruppo di amici e tra di noi c'era uno juventino amico mio e un gruppo di amici romanisti, al quale loro discutevano della Roma e delle ladrerie della Juventus del periodo, io da persona inteligente rimasi in silenzio, visto che alla fine scontrarsi per delle parole vale meno di zero, questo ragazzo non riuscì a contenersi e sputò delle sentenze contro la Roma, essendo anche un anti-romanista da tempo, questo mi portò a prendere da parte questo amico e 'sturandogli' le orecchie (richiamandolo in modo pesante) gli ricordai che erano tutti tifosi romanisti e che sarebbe stato meglio farsi gli affari suoi, da quel giorno non lo portammo più con noi (amici), perchè era una persona che non riusciva a contenersi quando si parlava della Roma, aveva ed ha ancora oggi questo astio verso la Roma, perchè molti suoi amici e colleghi di lavoro sono tifosi giallorossi e lo attaccano puntualmente sulle angherie della Juventus del passato e lui è uno che non ci sta e deve dire sempre la sua, quindi onde evitare discussioni venne pian piano allontanato dal gruppo o chiamato soltanto quando non c'erano di mezzo romanisti.

Io credo che essere un tifoso intelligente sia una cosa importante, visto che il tifoso così detto 'composto' è quello che non cade in provocazione, ma che tiene dentro e non lo fa vedere, anche se il fegato si logora dentro, si fa una risatina e continua ad ascoltare, visto che e ripeto non serve arrivare ad uno scontro verbale se non amichevole, e sappiamo tutti che non sempre tra amici si arriva a dire "Si, ma sti cavoli", molte volte si litiga e si interrompono delle amicizie per e ripeto 'Persone che guadagnano un sacco di soldi e la mattina se ne fregano di quel che è successo il giorno prima. Anzi si comprano una Bentley per rincuorarsi'.

Ora passa al tifoso che a mio avviso non è tifoso. Cosa significa?
Il tifoso vero a mio avviso è quello non cerca il confronto, ripeto non ridendo e scherzando, visto che quel confronto lo si fa tutti i giorni, ma quello animato, quello che sa dove colpire l'avversario e che ne mette il dito nella piaga, quello non è un tifoso ma un idiota che va emarginato in tutto e per tutto. Quanti ne conoscete di gente simile? Tanti credo. Ecco quello è il primo non tifoso, si sbandiera la sua fede, ma se poi va ad infierire su questo o quel tifoso avversario solo per il gusto di innervosire, allora a mio avviso questi non è altro che un così detto 'coglio' e niente più. Non è tifoso quello che va allo stadio e cerca la rissa, non è tifoso quello che si picchia per la via per una partita, non è tifoso il violento.
Le persone che si picchiano per il calcio, non sono tifosi, ma imbecilli che esistono in tutte le città del mondo, ma che stupidi come sono non sono chiamati tifosi, anzi allontanati dai tifosi stessi che si ritengono estranei ai comportamenti di quel tifoso, non essendo a loro volta persone violente, quindi si discostano e lo mettono in isolamento perenne.
Non è tifoso quello che va allo stadio e augura la morte a giocatori e tifosi altrui, non è tifoso quello che entra allo stadio e lancia bombe carta o di tutto e di più verso la tifoseria avversaria. Quello non è un tifoso, ma un c... nel vero senso della parola. Non è tifoso quello che si porta delle armi nello stadio, come coltelli e pistole. Non è tifoso quello che fa danni allo stadio, rompe bagni e seggiolini o li incendia, quello è un c..., un idiota, uno che non i suda il salario, ma fa solo danni.
Il tifoso medio? Anche quello non è un tifoso, visto che per medio io conto quello che quando la sua squadra vince attacca i tifosi della squadra avversaria, e quando perde rinvanga il passato, quello non è essere tifosi, ma solo delle persone che si arrampicano sullo specchio, perchè non sanno davvero dove appigliarsi.
Non è tifoso quello che da una tastiera si trasforma in leone, che insulta su i social netwoork i giocatori, le società o tifosi di altre squadre.
Non è tifoso quello che umilia con il suo gruppo di tifosi un tifoso avversario, e poi quando quando si trova nella medesima situazione se la fa addosso.

Io credo che avere una fede calcistica sia una cosa bellissima, che la sana rivalità faccia bene e stimoli, ma non si deve mai andare oltre, perchè dal tifoso si passa ad essere un insensibile idiota, uno che mette zizzania e nulla più.
Il calcio è bello, è bello vedere quella palla che entra in rete e si grida "Gool!" (anche se adesso con il Var... ci vuole una doppia esultanza, la prima scalmanata, la seconda "Evvai!" con il pugno e un sorrisone).