Quando si parla di grandi tecnici viene facile pensare agli italiani Arrigo Sacchi, Fabio Capello, Marcello Lippi, allenatori che hanno alzato qualsiasi trofeo in carriera possibile da vincere. Sì, diciamo anche che quei Milan e Juventus erano molta roba. In Europa invece l'eterno Alex Ferguson è forse il tecnico che racchiude nei suoi oltre 25 anni al Manchester Unided, tutto quello che un tecnico-manager completo ha saputo fare, crescendo la sua creatura e portandola a vincere tutto in Inghilterra e in Europa. Ma quelli erano altri tempi, un altro modo di allenare, un modo di farsi rispettare e tanto altro, che al calcio di oggi c'è ma in pochi esempi. 
Oggi quindi mi porto a parlare di un tecnico che in poco meno di 10 anni si è ritrovato da 'nuovo fenomeno' del calcio italiano nella Juventus 2011-2012, al tecnico più richiesto in Europa 2014-2015, da tecnico della Nazionale Italiana, a tecnico messo in croce nel biennio 2019-2020, 2020-2021: Antonio Conte.

Conte, 10 anni che gli cambiano la vita
Antonio Conte, per chi ricorda bene, è stato un giocatore di ottimo livello, e centrocampista di ruolo sia nel Lecce che nella Juventus, dove è stato anche capitano. Nella sua carriera di calciatore ha vinto tutti i trofei più importanti, chiudendo nella stagione 2004-2005 appendendo gli scarpini al chiodo. Quel che concerne, essendo un carattere molto forte, Conte decide di intraprendere il ruolo di allenatore, spiccando nella stagione 2009-2010 sulla panchina dell'Atalanta, dove dopo essere cacciato, si pensava al solito ex calciatore che tentava, vanamente, la cariera da tecnico. Poi il pasaggio al Siena lo ha invece consacrato, almeno in Serie B, come nuova scoperta, perchè la squadra giocava bene eadottava uno schema poco consono con il calcio italiano il suo 4-2-4 che poi si rivela un 3-5-2. Conte porta il Siena in A, e poi passa alla Juventus nella stagione 2011-2012. Come ben sappiamo la Juventus non navigava in buone acque, anzi dopo Calciopoli 2006, si era vista rifiutare da tantissimi campioni, anche giocatori di medio livello, quindi Conte si dovette 'accontentare' dei campioni rimasti: Buffon, Ceamoranesi, Nedved, Del Piero e Trezeguet, oltre a buoni giocatori di medio livello nella massima serie. Conte riesce ad imporre la sua mentalità, e sorprendentemente porta la Juventus alla vittoria del campionato italiano e Supercoppa Italiana, così da nuova promessa, diviene una conferma, confermandosi negli due anni successivi, con record di punti, 102, e con altrettanti trofei con Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Conte diventa un tecnico ammirato da tutti, eppure appena due anni prima era un tecnico sottovalutato, uno che pensava di poter diventare bravo, ma che non era altro che un ex calciatore che tentava la fortuna da tecnico. Conte diventa un porta fortuna, così pensando che ogni cosa che tocca si trasformi in oro, la FGIC gli affida la Nazionale italiana, sembrava la scelta giusta, ma dopo aver buttato fuori Francia e Spagna nella fase finale, esce contro la Germania ai quarti, e il sogno svanisce...Zaza e Pellè...lasciamo stare.
Conte così va in Inghilterra, al Chelsea, e torna a vincere lo scudetto e la coppa d'Inghilterra nei due anni a Londra, poi controversie varie portano alla separazione dal club inglese. Conte però è il tecnico da scudetto, e l'Inter ci crede, quindi, grazie a Marotta, arriva a Milano, ma in una stagione e mezza non sembra riuscire nell'intento di portare in primis lo scudetto, secondo poi diviene un grattacapo per i tifosi nerazzurri, soprattutto per il suo non prendersi le responsabilità su errori commessi e sostutizioni sbagliate, che hanno compromesso alcuni risultati, soprattutto nella stagione 2019-2020 quando con la sua squadra era una delle favorite alla vittoria finale della scedetto, soprattutto dopo l'addio di Allegri alla Juventus sostituito da Sarri.

Conte e il rapporto con le società
Il tecnico salentino è un carattere forte da calciatore, ma anche da tecnico, ma se nel primo ruolo è una cosa che lo porta a divenire una bandiera nella Juventus e nella nazionale italiana, come tecnico se in un primo momento sembra essere la cosa giusta, soprattutto per rivitalizzare un gruppo che non va bene, dopo diventa un testardo e persona che vuole sempra avere ragione, tanto da ritrovarsi spesso in conflitto con le società che hanno avuto a che fare con lui. Come detto la prima a far capire che Conte è un incontrollabile personaggio tutto grinta, forse troppa a volte, è l'Atalanta, dove non solo ha un carattere troppo spesso invasivo tanto da essere buttato fuori in una gara, ma poi si scaglia contro la società rea di non avergli dato un gruppo affidabile, a Siena va meglio, ma si parla di una stagione di Serie B, che conduce bene, anzi benissimo e i rapporti non sono brutti, quindi da Siena va via con un ottimo rapporto.
Ecco che arriva la Juventus, all'inizio dà il 110 per cento per la squadra che ha tifato fin da bambino, che ha condotto da giocatore e capitano prima, e dove ha vinto tutto quel che si poteva vincere.
Ma se nelle prime tre stagioni sembra che tutto fili liscio, nel 2014 comincia a chiedere alla società dei giocatori specifici, cosa che la società bianconera non ha mai dato a nessun tecnico prima di allora, non avendo la possibilità di essere accontentato decide di trovare un accordo per la rescissione e liberarsi, con la scusante Juan Cuadrado che non arriva, ma ci dovrebbe essere ben oltre che un giocatore di mezzo. Saltando il periodo con la nazionale azzurra, dove dopo l'Europeo 2016 decide di lasciare perchè non ha quel piglio in più che gli da una squadra di club, essendo parecchio senza lavoro durante l'anno, si trasferisce al Chelsea, anche qui buona la prima stagione, male la seconda, tanto da andare in causa con la società che non vuole corrispondergli per intero i due anni di contratto rimasti, causa vinta poi dal tecnico salentino. Nel 2019 approda all'Inter, mal digerito dai tifosi, per i suoi tracorsi alla Juventus, mette subito avanti le sue richieste, che la società nerazzurra gli corrisponde almeno in parte, spendendo oltre 150 milioni di Euro in todo, ma che non riesce a portagli quell'Arturo Vidal tanto richiesto. Tutto però sembra fin da subito, inizio campionato, difficile, Conte per i due acquisti Sensi e Barella, non sembra essere contento, eppure era stato lui a richiederli, dicendo che non sarebbero potuti essere i due titolari della sua Inter, ci sarebbe servito di più.
Cominciano i primi malumori, mettendo in crisi la società più volte chiedendo d'investire in gennaio su Vidal, l'Inter tenta ma il Barcelona non apre alla cessione immediata, quindi ripiega su Eriksen, un signor centrocampista a livello Europeo, ma questo manda su tutte le furie il tecnico. Conte però oltre a cominciare a stancare per il suo carattere, sta fallendo anche in campionato, dove si la sua Inter viaggia tra il secondo e il terzo posto, ma non rende come dovrebbe, anzi, è dietro ad una Juventus che vince ma non convince, mangiandosi gare che avrebbe dovuto mettersi in tasca senza problemi. Conte per la prima volta non riesce nell'intento della vittoria scudetto ed è bersagliato dai tifosi, che lo accusano di non prendersi mai le responsabilità dei suoi errori, anzi quando vince si prende i meriti, quando perde la colpa è della squadra che sbaglia, mentre per i tifosi le sue formazioni tipo, e soprattutto le sostituzioni, sono sempre più motivo di discussione. Conte medita l'addio, la società però punta ancora su di lui, quindi avanti con il salentino, ma se tutto sembrava rientrato nel breve momento, poco dopo si ricomincia a sentire le stesse storie.

Conte da Scudetto, ma non da Europa
Che il tecnico salentino non fosse un tecnico per giocarsi l'Europa che sia la Champions o l'Europa League lo si sa fin dal principio, la Juventus con lui nella seconda stagione, la prima non fece coppe europee, dopo un girone al quanto facile, dove solo il Chelsea era l'ostacolo maggiore, le altre due Shakhtar D. e Nordsjælland passa il turno con tre vittorie e tre pareggi, poi arriva ai quarti e il Bayern Monaco lo butta fuori con un sonoro doppio 2-0 andata e ritorno. Nell'anno successivo addirittura peggio, esce al girone con Real Madrid squadra più forte, e con Galatasaray di Roberto Mancini e Copenaghen, finendo terza in classifica, e ripescata in Europa League, dove si fa fa buttare fuori dal Benfica, nell'anno della finale allo Juventus Stadium. Al Chelsea 2016-2017 non è in Europa, mentre nella stagione 2017-2018 nel girone di ferro con Atletico Madrid, Roma e Qarabag, passa il turno dietro al Roma con 3 vittorie 2 Pareggi e 1 Sconfitta, fermandosi poco dopo buttato fuori dal Barcelona. Nell'Inter nella prima stagione imbarca in Champions, trova un girone importante con Barcellona e Borussia Dortmund, con il solo Slavia Praga di basso livello, ma proprio contro i cechi l'Inter sbatte fin da subito complicando il suo percorso poi conclusosi al terzo posto e conseguente discesa in Europa League, dove è tra le favorite finali. Conte in  quella stagione tocca l'apice in Europa, arriva in finale, ma non riesce nell'intento di vincere e sfatare il tabù, perdendo contro il Siviglia. Quest'anno ancora peggio, quarta nel girone dove viene estromessa da un girone non proprio difficile, con Real Madrid, Borussia M. e Shaktar D., sembrava poter riuscire nell'intento di passare il turno, ma non è andata come si pensava, addiruttura quarto posto finale ed estromissione dalle coppe europee. Conte in Europa non è un tecnico fortunato. 

Ma come è possibile che non riesca ad imporsi come fece con la Juventus?
Molto spesso ci si chiede come sia possibile che quel tecnico che aveva vinto tre scudetti di fila nella Juventus, e che in Italia in quegli anni era riuscito a divenire uno dei migliori, sia di colpo calato così tanto, eppure il calcio italiano lo conosce a menadito, si trova in una squadra fortissima, e soprattutto piena di giocatori richiesti da lui stesso. Allora cosa gli è successo? Non si capisce come sia possibile che Conte abbia già finito i suoi slot come tecnico vincente, la squadra c'è, la società pure, quindi è possibile che Conte non sia adatto all'Inter al pari di quel Marcello Lippi nel 1999-2000? Molti pensano che Conte non sia adatto all'Inter, forse è così, perchè spesso alcuni allenatori non si riescono ad ambientare fino in fondo in un progetto. Molti credono che quei tre anni di Juventus siano stati solo un colpo di fortuna, con l'Inter che andava a rotoli, un Milan che si stava pian piano sgretolando e le sole due antagoniste erano Napoli e Roma che poi non erano proprio questi squadroni, ma anche in questo caso se è possibile dare ragione a chi lo pensa, alla fine il gioco di quelle squadre c'era eccome, così come i risultati.
Ma allora cosa c'è che non va in questo tecnico all'Inter? 
Possibile che si sia trasformato da Re a Reietto in 10 anni?