Nulla di ufficiale trapela dalla comunicazione juventina riguardo a chi prenderà il posto di Max Allegri sulla panchina bianconera. Le giornate si susseguono fra presunti avvistamenti, telefonate, rumors, e dichiarazioni di personaggi del mondo del calcio. Nella giornata di ieri Marcello Lippi, uno che conosce l’ambiente Juve come le sue tasche, ha dichiarato: "Ci sono ancora delle competizioni in corso, il post-Allegri dovrebbe uscire da quelle competizioni". Sempre nella giornata di ieri, anche il figlio del pluriscudettato tecnico toscano, Davide Lippi, procuratore che ben conosce le dinamiche di mercato, ha dichiarato: "Secondo me a Torino stanno valutando allenatori che si stanno giocando finali europee”.

Non ci sono prove, ma considerando che Klopp difficilmente lascerà Liverpool, e che Pochettino è legato contrattualmente al Tottenham e difficilmente riuscirà a liberarsi, gli indizi convergono sempre di più sul nome di Sarri.
Proviamo quindi ad ipotizzare come potrebbe essere la nuova Juventus se il tecnico ex Napoli dovesse essere il vincitore del casting per la panchina più ambita d’Italia.
Una considerazione: il 1 luglio si aprirà la campagna trasferimenti, che si concluderà solo il 2 settembre 2019. Due mesi in cui ci sarà da aspettarsi di tutto, con scenari che potrebbero mutare radicalmente gli organici delle squadre rispetto a quelli attuali. Possiamo quindi ragionare su un undici titolare con cui mister Sarri potrebbe iniziare la prossima stagione qualora l’organico attuale non dovesse subire particolari stravolgimenti.

Il tecnico campano nel corso della sua carriera ha praticato prevalentemente due moduli di gioco. Il 4-3-1-2 con cui metteva in campo l’ottimo Empoli, ma soprattutto il 4-3-3 con cui ha scritto pagine importanti di calcio sia nei tre anni di Napoli che in terra londinese sulla panchina del Chelsea nell’attuale stagione di Premier League.
Ipotizziamo quindi una Juventus messa in campo con un 4-3-3 di matrice “Sarriana” e quindi con quattro difensori in linea di cui due terzini “tecnici”, propositivi, dotati di grande abilità e spinta in fase di possesso palla.
A destra un’alternanza tra Cancelo e Cuadrado, due che più che terzini sono vere e proprie ali offensive, e a sinistra un analogo turn-over tra il brasiliano Alex Sandro e Leonardo Spinazzola, anch’essi terzini con caratteristiche prettamente d’attacco. De Sciglio, uomo di fiducia di mister Allegri, dovrebbe rimanere a Torino e potrebbe rappresentare un’ottima alternativa ai quattro sopraindicati, sapendosi destreggiare con disinvoltura sia a destra che a sinistra. Chiellini e Bonucci con ogni probabilità rappresenteranno la coppia difensiva titolare anche se Paratici e Nedved stanno lavorando per portare a Torino un top player in questo ruolo. Senza considerare che Daniele Rugani, uno dei pupilli di Maurizio Sarri ai tempi dell’Empoli, a fronte della grande considerazione che gode presso il tecnico stesso, troverà sicuramente ampio spazio nella nuova linea difensiva della Juventus.

A centrocampo mister Sarri predilige giocare con tre uomini, e utilizzare giocatori con caratteristiche diverse fra loro. Un regista basso stile Jorginho e Valdifiori, una mezzala di qualità e di inserimento modello Hamsik e un “recuperatore” di palloni così come lo era il brasiliano Allan nel suo ultimo Napoli. A Torino il regista basso dovrebbe essere senza ombra di dubbio Miralem Pjanic, la mezzala di qualità il neoacquisto Ramsey (o perché no Federico Bernardeschi, vero e proprio jolly dei torinesi), con Matuidi posizionato nel ruolo di cursore di centrocampo, a rompere il gioco degli avversari, macinando chilometri senza soluzione di continuità. Bentancur, Emre Can e Khedira rappresenterebbero i primi cambi nel terzetto di centrocampo.

La linea offensiva, anch’essa composta da tre uomini potrebbe essere formata da uno tra Douglas Costa e Bernardeschi a destra, Cristiano Ronaldo, titolarissimo del ruolo di attaccante sul centrosinistra, e perché no da Paulo Dybala nel ruolo di “falso nueve”, sulla falsa riga di quanto accadeva a Napoli con il belga Martens, attaccante con caratteristiche simili a quelle del puntero argentino, schierato nel ruolo di prima punta.
Un ruolo che la Joya ama molto fin dai tempi del Palermo, ma che nella Juve non ha mai potuto praticare dal momento che Max Allegri non lo vedeva in quella posizione.
Dybala quindi, non solo accetterebbe di buon grado questa soluzione, ma proprio grazie a questo nuovo impiego potrebbe ritrovare quell’entusiasmo che pare aver perso nel corso dell’ultimo anno, ritornando ad essere quel giocatore che tutti invidiavano al club bianconero.
Con l’arrivo in bianconero di mister Sarri inoltre, non è da escludere un ritorno in maglia bianconera del Pipita Higuain, molto stimato dal mister campano, di ritorno dal prestito londinese. Se così fosse, non sarebbe più così solida la posizione di un idolo della tifoseria bianconera, quel Mario Mandzukic che anche per caratteristiche tecniche non pare essere il prototipo dell’attaccante preferito da Maurizio Sarri.
Da valutare infine la posizione del baby Moise Kean. Per lui, o un ruolo da protagonista nell’undici titolare o forse meglio una soluzione (italiana o straniera) che gli permetta di giocare con buona continuità magari anche nelle competizioni europee, facendo poi ritorno a Torino tra una o due stagioni, pronto per essere impiegato come titolarissimo, considerato il talento messo in mostra nell’ultimo scorcio di stagione.