Un momento per pensare e cento secondi per programmare, quel che intestato nell'articolo qui su in alto, e che a molti fa svegliare di soprassalto.

Come spesso ho sempre detto, in quel che faccio ogni giorno, che sia in giro per l'Italia, Europa o Mondo, tra aerei vari, treni e navette, tra una briscola e un tressette, mi dirigo in cerca di giovani da segnalare ai club italiani, che siano europei, o internazionali, da Roma ad Aosta, dal caldo di Miami Beatch in Florida, dalle belle ragazze in costume, al colbacco russo che tra le opere geniali e il freddo di Mosca, ti porta un vera e propria scossa. Così che da questo Lockdown maledetto, il lavoro me lo ritrovo poco distante dal letto, apro il computer ancora con gli occhi socchiusi, e vado ad aprire la posta elettronica, che da qualche parte ha portato qualche notizia importante.
Così che ieri, tra le mille cianfrusaglie di notizie miste, mi appare così, un Dybala che pronto a dire addio alla Juventus a fine stagione potrebbe accasarsi sotto l'ombra del Pantheon, la sponda è quella di giallorossa vestita, anche se il numero di maglia, dovrà cercarselo tra i numeri restanti, perchè quel 10 dell'Imperatore Totti, è meglio non nominarla, altrimenti siamo tutti cotti.
Quindi Dybala, è pronto a spiccare il volo, ne ero certo fin dal primo momento che ho sentito che si era presentato al cospetto della società più potente d'Italia, magari cercando di non farsi mettere una taglia, anzi da buontempone ha mandato il suo procuratore, che dall'Argentina, partito di buona mattina si era presentato a quella che per errore chiama Contessina, ma non altro che la Continassa, che nessuno se ne accorga altrimenti si scassa. Ma quel viaggio durato durato poco più di 20 ore ha davvero fatto clamore, perchè partendo senza una certezza, di un ingaggio sicuro, sembra che il procuratore se la sia presa nel... secchio, e anche parecchio. Paratici, aprendo la porta, gli ha detto "Oggi è una giornata storta. Se è partito da Bueno Saires per venire a chiedere lo stesso, la avviso fin da subito che può tornare a casa adesso", il procuratore inalberato ha risposto "Dare a Dybala 11 milioni è un reato!", ma Paratici risponde di botto "Questo è quanto il presidente è disposto, quindi non faccia la parte dell'uva con il mosto, che una volta spremuto, viene portato all'ultimo saluto", ma il procuratore ribatte "Dybala non è un paio di ciabatte. Quindi se così vi comportate, sembra che lo offriate ad altri come un sacco di patate", ma scorgendosi dalla chioma folta, al cancello della Continassa, ecco che Pavel Nedved si affaccia, scambiando il procuratore per Moreno (Cantante), sta per andarlo a scalciare per qualcosa che non doveva fare. Paratici poggiandogli la mano sul petto, gli dice di portare rispetto, tanto quel che chiede quel signore di rimpetto, e che il suo assistito abbia rispetto. Paratici va dritto al finale "Se Dybala vuole farsi del male da solo, non accettando la nostra offerta, che dire faremo come la torta tagliando la prima fetta, che dopo giorni di frigorifero si è rovinata, come quando si lascia l'insalata, che il giorno dopo dall'aceto cotta, fa più schifo dell'odore di una carpa morta".

Così ci ritroviamo dove la ripartenza del procuratore, che dopo il no secco si è trovato a ripartire, con le pive nel sacco, ma che è pronto allo scacco, quello di buttar giù l'alfiere con la regina, e questo nessuno lo aveva fatto prima, tanto da cercare qualcuno disposto a riconoscere al suo assistito un ingaggio in doppia cifra, che in quella maglia bianconera è passato da una cifra (tanto tempo). Dybala al Barcelona? E' solo una fesseria, con Messi allo stesso ruolo, giocherebbe come la bandiera rossa con il toro. E che dire del PSG? Che sarebbe uno dei tanti, uno che alla fine dei conti, farebbe la sua figura normale, visto che lì c'è un Neymar da sopportare, e quindi da CR7 al brasiliano, alla fine la panchina è sempre a portata di mano. Altre squadre che punterebbero l'argentino, bah sfogliando la margherita, pochi sarebbero disposti a prendere quella diga, che potrebbe portare al mare, e da reietto a campione trasformare, ma quei 15 milioni, che per molti sono pochi, per la Juve sembrano portare a penurie, già perchè se si alza lo stipendio del doppio alla Joya, poi ai voja a dire "Ma porca t...".
Ecco che allora la notizia, di una Roma innamorata a prima vista, sia disposta a presentare, un ingaggio per portarlo all'altare, di accostarlo a dei campioni del passato, da Falcao, Giannini e Di Bartolomei, senza dimenticare Totti direi...Forse il campioncino argentino, si è leggermente montato la testa, forse da quel timido paesino celeste, passando per la Sicilia rosanero, atterrando nel sogno bianconero, che l'ha fatto conoscere al mondo intero, come un gioiello, un gioiello vero. Ora dopo appena 5 anni di grande reputazione, si è messo in testa di bussare forte a quel portone, così che al ricevere tale richiesta, la società se lo guarda e sonnecchia, vedendo che al cospetto un ragazzino quasi sempre corretto, che faceva il compitino, era arrivato a chiedere quell'aumento, pochi anni prima, e che dire che da un ingaggio normale, il suo si è visto quasi triplicare, con un contratto scadenza 2022, quindi distante ancora due anni, raggiunti con molti affanni, perchè dopo aver vestito la maglia più importante, quella 10 lì, che avevano vestito Boniperti, Del Piero e Platinì, e alla quale nessuno aveva fatto pressione, se proprio non vogliamo citare quel campione che a 38 anni suonati, avrebbe voluto calcare la terra, e non una scrivania, che di colpo lo avrebbe dal campo portato via.
Ma lasciamo il passato al passato, ora si parla di futuro, e quindi se la Joya è pronto a volare via, chi prendera il viaggio per l'opposta via?

Mi sono spesso chiesto "Se Dybala va via, chi prenderà il suo posto?". Ho pensato in grande, ma poi mi sono detto, ogni anno compriamo tanto e vinciamo sempre lo scudetto, che attenzione non ho mai disdegnato, anzi meglio prendere quello che restare senza fiato. Forse Dybala sta perdendo un treno, forse è un campione vero, da questo mi astengo, perchè chiamare Dybala campione, è come dire che Roma non è stata bruciata da Nerone, io lo vedo un buon giocatore, che ha classe del campione, ma aver la classe non significa che nella rosa tra essi, noi abbiamo un nuovo Messi. No, signori, di Messi ce n'è uno solo, e se davvero fosse nella Juve, stiamo certi che non avrebbe fatto la fine di essi (Dybala), anzi avrebbe sputato sangue per raggiungere tali obiettivi, anche se è vero che la rivalità con CR7 avrebbe potuto portare alle strette, ma pensate se davvero Dybala fosse stato un campione, altro che tricolore...
Oggi mi sento di dire che al suo posto, se davvero deve partire, ci vedrei un giocatore giovane di prospettiva, anche uno che sembra già pronto a fare la differenza, uno Zaniolo di questi tempi, farebbe scoprire di nuovo di denti, e che pensare che potrebbe essere una carta alla pari, con un ingaggio minore a quel che chiede l'argentino signore. Ma dal Cuppolone, nessuno è fesso, certo non si priverebbero mai, di un ragazzo così volenteroso, che nella scorsa stagione tante castagne dal fosso ha tolto. Ma anche qui si parla di 70 miloni, e che se non per uno scambio alla pari, non volerei fuori nazione, per prenderne uno che chiede più soldi dell'argentino, tanto vale allora tenerlo e rinnovare. Ma abbiamo ben capito tutti che Dybala non vuole restare, si sente messo in un angolo e se ne vuole andare; Roma, Parigi, Barcelona o Milano, basti che qualcuno arrivi con l'assegno in mano, poi è possibile che non vengano riutilizzati per il reparto, visto che tra le riserve se le immischi c'è sempre quel giovane Kulusevski, che ha la classe per divenire importante, e basta dire che è discontinuo, anche perchè è ancora sotto il ventennio (vent'anni). Quindi possiamo dire che se decide di andare via, nessuno si farà scoraggiare, alla fine la squadra c'è per lottare, sia in Italia che in Europa, e magari proprio quell'argentino lì, potrebbe fin da subito capire, che andare via dalla Juventus, diventerà un suo dispiacere.

Credo alla fine che la maglia per un tifoso resti la cosa più importante, i giocatori vanno e vengono, quindi possiamo anche pensare, che il non rinnovo possa portare a sbagliare. Ma io sono certo che anche senza Dybala la Juventus se la cava, oggi è in panchina e lo sappiamo tutti perchè, non è che Pirlo non lo vede, ma è tutta una questione di rinnovo, e poi vederlo scendere in campo, senza voglia né concentrazione, porta davvero a pensare che se non rinnova diventerà un peso, che ogni tanto tirerà  fuori la sua giocata, ma per la maggiore ci farà tribolare, perchè il calcio oramai è così, non si gioca più solo per passione, ma per strappare l'ingaggio, importante che sia, altrimenti è meglio andare via.