Siamo ancora nella fase a gironi ma una cosa è certa: la Danimarca è una delle prime delusioni di questo mondiale. La nazionale danese si presentava a questi mondiali forte di un'ottimo 11 titolare, con un girone molto abbordabile( escludendo la Francia) e con la favola di Christian Eriksen; è passato poco più di un anno dal tragico evento che stava segnando in maniera drammatica gli Europei del 2021: il malore che ha colto Eriksen durante la partita con la Finlandia il 14 giugno; dopo aver ricevuto il pallone a seguito di una rimessa laterale si è accasciato a terra e subito si capì che la situazione era molto grave: tempestivi i compagni di squadra prima e lo staff medico poi nell'intervenire riuscendo a rianimarlo e a salvargli la vita.

A distanza di un anno il giocatore ha ripreso a giocare, inizialmente si allenava con l'Ajax (squadra in cui è esploso il suo talento), successivamente è finito nel mirino del Brentford che ha deciso di puntare su di lui riportandolo in Premier League, campionato dove aveva fatto faville con il Tottenham; dopo una stagione brillante arriva la grande chiamata: lo vuole il Manchester United del neo allenatore Erik Ten Hag. 
Ci siamo: arriva la chiamata del CT danese per prender parte alla competizione mondiale: 
nel girone Francia e le più piccole Australia e Tunisia, quindi sembra tutto apparecchiato per una comoda qualificazione. Il cammino si mette subito in salita per la Danimarca di Eriksen che non va oltre il pareggio contro la Tunisia; arriva la sfida con la Francia: sfida in cui la Danimarca gioca bene ma si infrange contro Kylian Mbappè che regala i 3 punti ai blues con una doppietta; 1 punto in due partite,  gioco tutt'altro che brillante e un'unica strada rimasta per proseguire il torneo: battere l'Australia.

Australia-Danimarca 1-0 e tutti a casa: accedono agli ottavi gli australiani grazie al gol decisivo di Leckie come nel 2006! Si chiude in maniera prematura il mondiale per la Danimarca e soprattutto per Christian Eriksen che dopo aver vissuto la tragedia negli Europei della scorsa estate, si imbatte nella delusione mondiale, ma analizzando quanto detto quest'ultimo fatto passa in secondo piano: il calcio è uno sport che unisce popoli, attraverso tifo e passione, ma sicuramente la più grande vittoria è stata quella di rivedere Eriksen  correre in campo dopo quel maledetto 14 giugno.