Nella società moderna si sa, sta sparendo la classe media. I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Nel calcio più o meno lo stesso. A sopravvivere è dunque chi sa ingegnarsi meglio con i mezzi sempre più scarsi.
È quello che sta succedendo alla nostra Serie A, che riesce a piazzare ben 3 squadre su otto agli ottavi Champions, avendo del resto zero speranze di vincerla con nessuna.
Troppo più forti le solite note City, Bayern, Real... per poter anche solo pensare di non uscirne con le ossa rotte.

E allora? Siamo il trionfo del ceto medio. Squadre dignitose, anche ottime (Napoli) che tuttavia mai potranno davvero anelare a vincere un titolo continentale. Ad andare avanti così però si rischia di disaffezionarsi.
Che senso ha partecipare se l'esito è scontato? A me sembra che sia diventato tanto, troppo importante solo per i presidenti e loro bilanci, e i calciatori a caccia di una vetrina per un nuovo contratto.

Ora per proseguire c'è solo da sperare in uno scontro fratricida, l'unico davvero alla portata per fare un altro passo in avanti, senza naturalmente avere alcuna speranza di vincere niente, se non l'onore di poter prendere in giro il collega/l'amico rivale.
Per carità, son soddisfazioni, che però non aiutano il movimento a tornare grande... anzi.