Il patron del Torino, Urbano Cairo, decide, anche con il benestare del tecnico granata, Walter Mazzarri, di usare il pugno duro con il difensore, Nkoulou. Secondo il presidente, il ragazzo è colpevole della sonora sconfitta, incassata dalla squadra granata ad opera del Wolwerempton nella gara dei preliminari per l'Europa League. Il difensore granata, durante il periodo di calciomercato, era stato accostato insistentemente alla Roma del ds Petrachi. Dopo la gara, persa dal Torino, il difensore granata aveva dichiarato che a causa dell'interessamento della Roma e, quindi ad un ipotetico passaggio alla squadra giallorossa, non era riuscito a concentrarsi sulla gara, dando vita così ad una delle sue prestazioni peggiori. Dopo questa dichiarazione, sia il tecnico Mazzarri che il presidente Cairo, erano andati su tutte le furie, decidendo di mettete fuori rosa il giocatore.

Il problema vero e proprio, nasce da molto lontano, da quando il ds Petrachi decise di passare dal Torino alla Roma. Il presidente Cairo, infatti, non ha mai digerito la scelta di Petrachi, opponendosi fortemente a questo passaggio. Dopo una lunga trattativa e una lunga insistenza, sia da parte di Petrachi, sia da parte della società giallorossa, il presidente Cairo ha ceduto con delle riserve. Infatti, Petrachi avrebbe potuto raggiungere la capitale a costo che, la Roma, non corteggiasse nessuno dei calciatori granata. Per questo motivo, la trattativa tra il difensore granata Nkoulou e la Roma del ds Petrachi, se anche fosse nata, dovrebbe essere stata messa su in totale segreto.

La Roma, dal canto suo, ha sempre smentito qualsiasi tipo di contatto con il difensore granata, anche perché, sempre per il famoso trasferimento di Petrachi, se la Roma non avesse rispettato la clausola di non intavolare alcuna trattativa con i giocatori del Toro, avrebbe dovuto pagare una multa di novecento mila euro per ogni trattativa. Il difensore Nkoulou, invece, ha dichiarato che un contatto con la Roma ci sarebbe stato e, come già detto in precedenza, questo lo avrebbe un attimino allontanato mentalmente dai suoi obblighi con il Torino. Ora se la Roma abbia o meno pensato di portare il difensore granata alla corte di mister Fonseca, non lo sappiamo con certezza, ma se anche ci fossero stati dei contatti, non mi sembra sia la fine del mondo. Il ragazzo, avrà pure giocato la sua gara peggiore contro il Wolwerempton, ma da parte del tecnico granata, Walter Mazzarri, accusare Nkoulou e additarlo come l'unico responsabile per la sconfitta, mi sembra un atteggiamento poco chiaro. Anche il comportamento del presidente Cairo, non mi sembra molto sportivo e adatto a quello che è il mondo del calcio con tutto quello che gli gira attorno. Infatti, proprio sulla questione del passaggio del ds Petrachi, mi è sembrato piuttosto eccessivo, addirittura imporre una clausola come quella messa. Qualcuno, ha voluto difendere Cairo, sostenendo che Petrachi, mentre era ancora sotto contratto con il Torino, aveva iniziato a lavorare per la Roma. La cosa non è sicuro sia andata in questo verso, ma se anche fosse successo, sarebbe stata causata proprio dall'atteggiamento di Cairo che, dinanzi alle continue richieste del ds Petrachi, di passare alla Roma, ha continuato a fare orecchio da mercante.

Ora, Nkoulou, da quella famosa gara contro il Wolwerempton, è ancora fuori rosa e, proprio in questi giorni, attraverso una lettera ha voluto dichiarare la volontà di tornare a giocare con i suoi compagni. Il presidente Cairo, invece, almeno per il momento non intende affatto reintegrare Nkoulou, vorrebbe, innanzitutto che il difensore facesse le sue scuse ai compagni e al tecnico.

Caro sig. presidente, l'uscita dalla competizione internazionale del suo Torino, sicuramente, non le sarà andata giù volentieri, ma non crede che addossare la colpa solo ad un unico calciatore sia troppo riduttivo e, per certi versi, anche offensivo per il resto della squadra? Il calcio dalla sua nascita ha sempre compreso i vari spostamenti dei giocatori da una squadra all'altra, anche questo aspetto lo rende uno sport avvincente. Voler tener fuori per tanto tempo, non le sembra una punizione troppo esagerata per un calciatore, la cui colpa sta solo nell'aver avuto il desiderio di passare ad una società diversa dal suo Toro? I comportamenti di un presidente di una squadra di calcio, così come quelli di un tecnico o dei giocatori, vanno ben ponderati, perché poi si finisce per legittimare quella parte di tifosi un po' troppo calorosi a comportarsi allo stesso modo in cui si sono comportsti alcuni ultrà interisti con Icardi.