Ahahahah, avresti dovuto vederli, quando gli ho detto che per me andava bene non fare nulla per impedire che Cuadrado andasse all’Inter.
Anzi, da quando Zang ha ammesso di essere amico dai tempi del liceo di Andrea Agnelli, mi sono accertato che anche Zang si sentisse libero di prendere Cuadrado senza che nessuno della famiglia Agnelli se la prenda… sai com’è, da quando Zang è sceso in campo ha sempre evitato di dispiacere il suo fedele compagno di equazioni.”

Ancora Giuntoli: “Ma tu lo capisci che martellata sui piedi si stanno dando questi coglionazzi?
Ahahahah. C’è Lapo che mi fa tenerezza, lui crede ancora a babbo Natale, alla befana e adesso anche allo zio Cristiano che aveva il babbo che da Prato andava ogni domenica al comunale a vedere la Juve.
Peccato che lo zio Cristiano abbia omesso di dire che aveva la mamma che andava ogni domenica alla Fiesole, in qualità di tifosa e coreografa della Fiorentina, poi che aveva lo zio che andava al comunale di Torino a tifare Toro, poi aveva il cugino che ogni domenica andava a vedere l’Inter e il fratello maggiore che ogni domenica andava a Milano a vedere il Milan".

De Laurentiis: "A Cristià, te l’ho sempre detto. Tussei un predestinato. Per arrivare al mio livello di stronzaggine hai ancora tanto da imparare. Ma sei sulla buona strada, te lo dice lo zio Aurelio… Haud facile astutus fallit astutum".

Giuntoli: “Stronzo e colto! A' Aurè, sei un mito! il migliore! Ma chi ci batte a noi? Eh? Chiccibbatte a noi?
Mo' che avemo piazzato il cavallo di troia dentro la Continassa, la Juve la mandiamo a giocare nel campionato del dopolavoro delle poste. Il direttore à amicissimo di Gravina.
E’ già tutto organizzato, manca solo tutta una serie di sviste arbitrali, tutte contro la Juve, unita ad una sessantina di punti di penalizzazione preventivi di cui nel corso della stagione si troverà motivazione, al momento solo prenotati e attribuibili con procedura semplificata, come si faceva per i voucher per pagare i contributi di lavori ancora non definiti nel dettaglio, Ceferin e Gravina, mi hanno chiamato per chiedere garanzia che i 60 punti di penalizzazione prenotati verranno usati tutti.
Per altre squadre, te lo dico subito, sarebbe stato impossibile, ma con la Juve si può. La società ormai almeno una ventina di punti di penalizzazione se li aspetta a prescindere, ma per attribuire gli altri, bisognerà mettersi almeno un minimo d’impegno. Dai, vedrai che ce la fate".

De Laurentiis: “Aspetta che me stanno assuonà al citofono: oooohhhh chi cazzo èèè?.... Chi???
Sabatini? Ma chi Sabbatini, il cacac*** che commentava le partite quando esisteva ancora Mediaset Premium?
Ah quello, proprio….
Ma l’indirizzo chi te l’ha dato, sai, per ringraziarlo di averci rimessi in contatto… Chi è stato? Mio figlio? Ah, benissimo...
Ciroooo…. - silenzio - … CIROOO”.

Si sente arrivare Ciro, uno degli attendenti di AdL.
Con inaspettato improvviso cambiamento di registro, da prepotente (versione standard) a pacato (versione che non lascia presagire nulla di buono): “Senti Ciro, tu adesso mi devi fare una cortesia… me la puoi fare una cortesia, Ciro?”
- Ditemi Presidente, quello che volete, ch’aggia fa?
“Ma niente di particolare, Ciro, dovresti semplicemente prendere quel genio di mio figlio e… APPENDERLO PER LE PALLE E portarmelo qua solo quando arriva a toccare terra col la testa. E’ un esercizio di stretching che raccomando a tutti. Apre la mente!"
- Come vulite, ogni vostro desiderio è per me un ordine, capo!
"Eeeeehhh…. Capo, adesso… e che è questo: un clan di camorristi? A Sandokan, lo potevi chiamare capo. A don Rafaele lo potevi chiamare capo. Io, che sono un modesto uomo d’affari, mi accontento di essere chiamato dottor, commendator, Aurelio de Laurentiis, Cavaliere della repubblica, appartenete all’ordine dei templari, dei cavalieri Del Santo sepolcro, dei cavalieri dell'ordine di Malta, appartenente alle logge massoniche che va dalla p due fino alla p 10, colpita ed affondata, direttore della casa di produzione cinematografica Aurelio de Laurentiis, nonché capo condomino del condominio di via Caracciolo 7 Box auto compresi!.
Caro Ciro, per essere credibili le cose importanti sono due: i soldi e la modestia; quando una persona è signorile per nascita, come nel mio caso, è tutto più facile. Ma tu prendi ad esempio mia moglie, prelevata dal paese più troglodita d’Europa non per appartenenza, ma nel senso di vicinanza geografica... dicevo, mia moglie, prelevata da quel paese di incivili che si sono decisi a concedere il diritto di voto alle donne non più tardi dell'altro ieri, ma che poi quando l'hanno fatto hanno deciso di prendere questa cazzata del voto alle donne come una cosa seria e di recuperare il tempo perduto dando grande considerazione alla donna. Io, personalmente preferisco tenerle al loro posto a fare la calzetta, o tuttalpiù dei meravigliosi scialli da portare in montagna quando si va a trovare i suoceri Montanari nei villaggi vicino al plateau rosa".

Ricordandosi di avere ancora Giuntoli lì al telefono: “Cristiano, hai sentito chi c'è giù, al portone? C’è Sabatini che vuole che gli conceda udienza. Aspetta che gli faccio il trattamento che di solito concedo in esclusiva soltanto a quei lecchini senza orgoglio e dignità che di solito mi vengono appiccicati addosso dai direttori delle testate locali popolate da inetti, ignorantoni, e poveracci, che qualsiasi cosa sentano dire, pubblicano in prima pagina e trovano così sempre il modo di farmi incazzare.
Il bello è che poi si lamentano che li prendo a calci in c***. Tu, dico io, non dire più minchiate e vedrai che io i calci in c*** te li do lo stesso, ma con più garbo, eh! con più dolcezza, non si può fare di tutta l’erba un fascio! Ci sono quelli che meritano i calcioni a potenza massima e quelli che un calcetto è sufficiente, se ben assestato!".
Giuntoli ride divertito.

De Laurentiis continua: "Io adesso non voglio certo mettermi a fare il razzista, proprio io che con Osimhen ho fatto soldi a palate, ma questi napoletani te li giri e rigiri come delle marionette a tuo piacimento.
Questi sopravvivono a tutto. Il loro identificarsi con Pulcinella, servo fedele, ma anche truffaldino, li rende da un lato facili vittime di chi vuole solo approfittare della loro innata generosità, ma dall’altro li ha resi, grazie alla loro incredibile flessibilità e resilienza, capaci, unico popolo al mondo, di sopravvivere a tutto, persino a me, che, qui lo dico e qui lo nego, sono come un virus, succhio linfa vitale all’organismo ospite per sopravvivere.
Che fa Sabatini? E' ancora lì? Siì?
E allora cosa aspettate a farlo entrare, c***!? Lo sapete che questi giornalisti che hanno visibilità a livello nazionale ce li dobbiamo tutti tenere in palmo di mano, perché se no, poi ti vanno a sputtanare in prima pagina, o in TV, inventandosi di sana pianta tutte le cazzate che propugnano mistificando la realtà.
Cazzate su cazzate. Tutte vere per carità, ma pur sempre cazzate sono! Dico bene Cirooo?".

- Sabatini, incerto nell’incedere, come se avesse paura di fare la fine di taluni giornalisti desaparecidi di talune testate locali, di cui non si poteva neanche fare il nome, che qualcuno vociferava fossero state messe all'indice per una battuta spiritosa di troppo, oppure per una domanda pronunciata in sala stampa talmente impertinente da richiedere persino una risposta.
Testate spesso in forte dissenso, quando si parlava di argomenti essenziali come il colore della seconda maglia, ma tutto sommato accondiscendenti di fronte ad argomenti più frivoli, come il mancato ritrovamento di alcuni giornalisti, che ogni tanto si perdevano nell’entroterra napoletano e non si trovavano più, salvo alcuni casi di gente che veniva rinvenuta in alcuni quartieri popolari di Nuova Dheli, magari senza un rene e riconosciuti solo per la tessera del tifoso Napoletano che permetteva a quel poco che rimaneva di costui di essere riconosciuto.
Certe testate che annoveravano fior di giornalisti spettacolarmente proni, e appecoronati, ma che avevano dovuto comunque cambiare mestiere, il tutto magari per un sorriso di troppo fatto quando Re Aurelio teneva il broncio -.

Sempre Sabatini: “Presidente, mi consenta!”
De Laurentiis: "Sabatini, che piacere! Ma cosa le è successo? La Gazzetta, che tanto lei difendeva fino a qualche anno fa, adesso di lei, voi, umanamente e professionalmente, se ne fotte.
Ho indovinato, eh Sabatini, che dice? Eh? Sembra che la macchina del tempo sia passata dalle sue parti soffermandosi più del dovuto e lasciandole in dono 20 anni di troppo. Come Fabris e Finocchiaro nel film compagni di scuola di Verdone".

Sabatini: "Presidente ribadisco pacatamente ma fermamente che la sera di Napoli-Real Madrid a cui fa riferimento io parlavo a titolo personale, senza ergermi a difensore di nessuna testata, nemmeno quelle da lei definite, 'testate del nord'.
E poi… guardi che gli anni, anche se nessuno magari per riguardo alla sua età, ha avuto cuore di farglielo notare, sono passati anche per lei".

De Laurentiis: "Sì, anagraficamente è come dice lei caro Sabatini, ma si procuri uno specchio, e alcune foto di vent'anni fa, e poi mi faccia sapere lei come ha fatto a ridursi così.
Sabatini, diciamocelo pure senza inutili buonismi, in questi ultimi anni di randagismo sarà arrivato a toccare il fondo, immagino, facendo ospitate nei video di AvSim.
Ma mi chiedo io se un uomo di spettacolo, un conduttore televisivo che entrava ad ogni partita - trasmessa da Mediaset nelle case di milioni di italiani - può pensare di andare in giro e presentarsi in queste condizioni.
Le consiglio di approfittare di questo lungo periodo di inattività e di relativa lucidità per scrivere almeno un decente necrologio, così da far risparmiare tempo e denaro ai suoi figli, sollevandoli dalla seccatura di setacciare inutilmente palmo a palmo la storia della sua vita, alla ricerca di un evento degno di nota che sia uno!
Per quanto riguarda me, caro Sabatini, l’evidenza parla chiaro: sono in forma smagliante!
In ogni caso, Sabatini arrivi al punto che mi hai già rubato troppo tempo… Che c*** vuoi da me?"

Sabatini: "Ma niente presidente, semplicemente… visto questa battuta d'arresto che sto vivendo per via della perdita dei diritti da parte di Mediaset, mi chiedevo se non ci fosse qualche canale televisivo locale che lei potrebbe affidarmi…".

De Laurentiis: "Ma certamente! E tanto ci voleva? Bello, pronto, nuovo programma di approfondimento: Ciuccio fa tu!  Direttore Sandro Sabatini!
Superpuntatona tutte le volte che gioca il Napoli sia in casa che in trasferta: Ciuccio fa tu!".

Sabatini visibilmente commosso viene accompagnato alla porta.
Sabatini: "Grazie presidente, non avrei mai immaginato un gesto così magnanimo, grazie! Vedrà che saprò dirigere la testata tenendomi super partes, ma naturalmente indulgendo di tanto in tanto per mettere in luce la sua figura, quella di un uomo che tra apparenza da burbero e sostanza da…".
De Laurentiis: "Adesso però ti vuoi togliere dalle p***? Grazie!".


Togliamoci dalle p*** anche noi, ma apprestiamoci a vivere momenti di puro divertimento a casa de Laurentiis...

(segue)