Si sa, tutto ormai gira intorno ai soldi. Questa affermazione non è di certo il sottoscritto che deve riportarla, dato che ormai è un dato di atto. Il calcio sempre più è finito in questo limbo, come tanti altri sport. Questo ha portato e sta portando un evoluzione pregressa delle competizioni internazionali e non, cercando di rendere il tutto più affascinante ma allo stesso tempo macchiano le storie del passato. Storie che, purtroppo, per volontà dei poteri forti non potranno più ripetersi. Non uso il termine "colpa", perché la speranza che il mio pensiero sarà "è andata meglio così" non morirà mai.

In alcuni dei miei articoli precedenti ho voluto evidenziare su ciò che erano un tempo le coppe europee calcistiche, sull'impatto diverso che avevano sulla gente e sulle squadre che ne prendevano parte. Il mio pensiero è che un tempo era semplicemente tutto più affascinante perché c'era una divisione dei club per competizioni precisa e giusta: vincenti del proprio campionato in Coppa dei Campioni, dalle seconde alle quinte/seste classificate in Coppa Uefa e i campioni del trofeo nazionale in Coppa delle Coppe. Con la regola che prevedeva la partecipazione di un solo club in Champions, ha reso la stessa Europa League un torneo di grande prestigio, a differenza di oggi. E anche la tanto screditata Coppa delle Coppe, fidati che aveva le sue notti magiche: per un periodo chi ne usciva vincitore aveva l'onore di giocarsi la Supercoppa europea contro i campioni del continente.
Con il tempo molteplici cose, fattori e idee hanno subito variazioni; il che ha portato a vari cambiamenti e l'abolizione del terzo trofeo che abbiamo riportato: ma tutto ciò a che è servito se il risultato è una misera Conference League? Codesta è una domanda che non avrà mai riposta per me; se non i soldi alle tasche dell'Uefa, che pare voglia a tutti i costi aumentare sempre più il numero di match giocati. Il problema dove si pone? Nella qualità delle gare che vengono realizzate. Se negli ultimi due decenni a perder di fascino è stata l'Europa League, cosa ci regala questo torneo? Ai miei occhi nulla, al calcio in generale più del nulla stesso.

Cos'altro bolle in pentola? Beh, prepariamoci ad assistere a cambiamenti di altre competizioni. Una su tutte il Mondiale per club; che vedrà gareggiare ben 32 squadre. L'idea che vi sia più concorrenza tra più società di tutti i continenti è anche attraente, ma se allo stesso ci sono 12 squadre europee, 6 sudamericane e sempre più a scendere per altre federazioni, allora così vedremo sempre vincere un club europeo si può dire. È bello sicuramente perché vedremo più big match, ma è come al solito uno spettacolo organizzato esclusivamente per denaro. In questa situazione c'è anche del ridicolo: a quanto pare questa nuova Coppa Intercontinentale verrà disputata ogni 4 anni, ma ogni anno si giocherà comunque un torneo simile alla formula del mondiale attuale. FIFA, ma a che gioco stiamo giocando?Voglio esprimere una mia opinione sul rimodellamento della Supercoppa italiana, che passerà da 2 a 4 società partecipanti. Se prima per me era un trofeo del tutto inutile, da adesso lo sarà ancor di più. La Lega ha deciso di dare questa coppa all' Arabia Saudita e così facendo, soprattutto con la disputa di 4 partite, frutteranno molte più entrate. Per cronaca, a questa formula della Supercoppa ha aderito anche la Spagna già da 2/3 anni.

Modifiche su modifiche effettuate per un solo scopo. Ad oggi ritengo la Super Lega l'unica proposta degna di nota per migliorare il calcio. Altrimenti, ipotesi improbabilissima, si torna ad un organizzazione delle competizioni stile vecchio stampo.
Un'altra opzione? Far qualificare le squadre in Coppa dei campioni anche attraverso la Classifica del Ranking Uefa, cosa che verrà già attuata nel neo mondiale per club a 32 club già citato precedentemente.
Ogni mossa che viene realizzata mi lascia sempre un po' perplesso, ma il sogno che in futuro torni il fascino, lo spettacolo e la magia non vivrà solo nei nostri ricordi.