Il primo settembre è iniziato ufficialmente il calciomercato. Saranno 35 giorni intensi pieni di trattative, incontri, scoop, gioie ed illusioni. Titoloni sui giornali che alimenteranno le emozioni dei tifosi, con la speranza che quel giocatore potrebbe firmare con la squadra del cuore. O facce deluse nel vedere che il tanto agognato campione ha invece firmato per un altro club, magari rivale. Negli ultimi anni il calciomercato del Milan è stato bocciato dai risultati e solo nell'ultimo semestre, grazie anche ad un finale di campionato che ha riservato dolci sorprese e fatto riscoprire alcuni giocatori della rosa, c'è stata una rivalutazione dell'operato di Maldini e soci. Già, proprio Paolo figlio di Cesare, è atteso alla prova del nove, dopo aver rischiato di essere sostituito dal manager tedesco che avrebbe voluto operare in maniera completamente diversa dal passato. Criticato anche da alcuni che chiedevano un management più esperto e capace di operare diversamente. Invece, la conferma di Paolo e di Massara ha garantito, in primis la conferma di Pioli e di consegueza di Ibra e Kjaer (due giocatori che con Rangnick sarebbero saltati per via dell'età) e, allo stesso tempo, ha portato a mettere a segno i primi colpi di mercato. La campagna di rafforzamento è iniziata in modo blando con l'arrivo del ventenne Kalulu, un giovane pronto a maturare in Italia e su cui i rossoneri puntato tantissimo. Solo successivamente è iniziata la ridda dei vari nomi, alcuni presenti nel taccuino di Paolo e dei vari dirigenti che si occupano di mercato.

Si parlava del ritorno di Bakayoko, ma la quadra con il Chelsea deve essere ancora trovata alla luce del riscatto da parte del Milan che deve essere quantificato. Ma visto che ancora non si è arrivati alla fumata bianca, in sordina, il Milan è riuscito a piazzare il primo colpo di mercato. Quel Tonali che veniva già considerato un nuovo giocatore dell'Inter, ma le titubanze di quest'ultima hanno aperto uno spiraglio dove i rossoneri si sono bene inseriti. Un'azione degna del miglior Galliani, che ha spiazzato i cugini (in attesa ancora di capire come muoversi per rinforzare la squadra) e che ha portato entusiasmo nei tifosi. Strappare un giocatore di prospettiva ai neroazzurri è stato il modo migliore di iniziare la stagione. E visto che l'appetito vien mangiando, passando da Brahim Diaz che nelle prossime ore sbarcherà a Milano, sottotraccia il nome di Chiesa si fa sempre più forte e non parrebbe solo una suggestione di mercato.

Per quanto riguarda Brahim Diaz il Milan ha chiuso con il Real Madrid per un prestito secco. Un'azione fatta per accelerare la chiusura della trattativa, visto che le due squadre erano ancora alla ricerca di un accordo che accontentasse tutte e due le parti. Il Milan avrebbe voluto un diritto di riscatto. Mentre i blancos non volevano perdere il controllo del giocatore (evitando così un Hernandez bis), casomai avrebbero preteso l'inserimento di una clausola di diritto di recompra, come tutela se il giocatore fosse esploso in quel di Milano. Alla fine si è arrivati per questioni di tempistica al prestito secco, questo non vuol dire che in futuro il Milan non abbia la possibilità di arrivare ad un accordo diverso con il Real. Anzi, c'è chi ritiene che ciò possa avvenire. Ora era importante avere a disposizione il giocatore per espletare la formalità del tampone e iniziare i primi allenamenti con la squadra. Certamente è interessante e piacevole vedere che i rapporti commerciali tra i due club sono ottimi e ci saranno occasioni future per tessere altre trame di mercato. Qualcuno ha ipotizzato che in futuro qualche giocatore del Milan (vedi Bennacer) potesse fare il percorso inverso, anche alla luce della clausola che dal 2021 è attiva e potrebbe permettere al Milan di ricavare una grossa cifra dalla sua cessione (50 milioni e tutti in un'unica soluzione).

Ma il sogno del momento resta Chiesa. Questo pomeriggio ponevo una domanda ad una trasmissione su Radio Rossonera e dicevo così: "Bene rinforzare il centrocampo. Se arriva Chiesa inizio a pensare che sarà una bella stagione... ma in difesa? Manca il terzino e un centrale". Il mercato del Milan sarebbe bello se arrivasse il giocatore dalla Fiorentina. E sarebbe anche un segno del cambiamento tanto auspicato. Un cambiamento per costituire un gruppo solido e spendere bene il budget a disposizione. Tenendo i piedi ben ancorati a terra non sarà facile ottenere, eventualmente il giocatore ad un prezzo ragionevole, ma il solo fatto di parlarne riporta il Milan nella centralità del mercato. Una centralità, che nel passato, ha riservato sempre acquisti di spessore, utili alla causa e agli obiettivi prefissati. Naturalmente non voglio dire che Chiesa verrà, lo spero, perchè sarebbe un acquisto importante per i rossoneri, i quali si stanno rinforzando a centrocampo (avere Kessiè, Bennacer, Tonali e Bakayoko sarebbe cosa gradita visti i numerosi impegni e la possibilità di costruire una linea media diversa in partita in partita), stanno limando qualcosa davanti e se arrivasse Chiesa, ripeto, sarebbe una bella idea. Anche se continuo a ripetere, e la difesa?

Per quanto riguarda la linea difensiva restano due caselle che meritano attenzione e una giusta valutazione su come operare. Detto della titolarità di Hernandez e Romagnoli (e con Kjaer promosso in prima linea rispetto ai vari Musacchio e Duarte) resta da capire come muoversi sulla catena di destra (c'è ancora un grosso punto di domanda su Calabria e Conti) e anche un centrale sarebbe cosa gradita. Nel caso venissero confermati i terzini citati, vista anche la mancanza di offerte che soddisfino il Milan, a quel punto sarebbe opportuno spostare l'attenzione su un vice Hernandez che dia affidabilità e, allo stesso tempo, possa dare fiato a Theo viste le numerose partite da disputare nel breve periodo. Ma anche per quanto riguarda i due centrali, non si può pensare di contare solo su Romagnoli e Kjaer, viste le assenze perpetue di Duarte e i dubbi su Musacchio, che deve comunque riprendere dall'infortunio. Si è capito che in quel ruolo Pioli avrebbe fatto un pensierino su due giocatori della Fiorentina. Il primo Milenkovic, ma la bottega di Commisso non offre saldi di inizio stagione. Il secondo è Pezzella che Pioli ha già avuto nella precedenza esperienza Fiorentina. Ma qualcosa si farà, magari nei giorni del Condor, dove magari alcune richieste si ammorbidiranno dal tempo che scorre e dalla necessità di rimodulare le proprie idee. E la fortuna di questo Milan è data proprio dal non avere fretta, ma di sedersi al tavolo delle trattative con stile e con un occhio attento al bilancio.

Quello stile, messo in dubbio da Raiola,  che la trattativa con Cellino per portare Tonali al Milan ha confermato, anche se non vi erano dubbi a riguardo. E, come da caratteristica di un bravo dirigente di mercato, un altro punto a favore di Maldini è il silenzio. Muoversi con cautela per non creare false aspettative, evitando anche aste pericolose con qualche società pronta ad inserirsi. Ecco perchè molti giocatori accostati ai rossoneri, nell'ultimo periodo, non sono poi stati presi in considerazione e, viceversa, l'acquisto di Sandro Tonali è stato un colpo a sorpresa che ha allietato i tifosi e che ha fatto ricredere molti addetti ai lavori sull'operato di questa dirigenza. Infatti, anche per quanto riguarda Chiesa, sono solo voci. La società non ha mai fatto trapelare nulla in merito. Se per il rinnovo di Ibra c'era stato un pubblico avviso di trattativa, così come per Brahim Diaz e Bakayoko, per quanto riguarda il figlio di Enrico sono altri che parlano in nome del Milan e la società non conferma né smentisce queste voci. Continua ad andare avanti per la sua strada, sapendo che deve migliorare il roster, dando a Pioli quei diciotto giocatori che ritiene utili avere per la stagione che incombe. Ben sapendo che stavolta, rispetto alle precedenti occasioni, non si può sbagliare, evidenziando finalmente anche unità d'intenti tra i vari Maldini, Massara e Gazidis.

Quell'unità che potrà dare solo benefici al Milan sia per la parte sportiva che deve combaciare con quella commerciale e di bilancio. E se i dirigenti finalmente hanno capito che ognuno deve operare nel proprio ambito di competenza, sarà solo la fortuna del Milan e dei suoi tifosi. Tifosi che sognano sui social e manifestano apprezzamento per l'andamento del mercato. Tifosi che hanno riscoperto la voglia e l'entusiasmo per le dinamiche che riguardano il rafforzamento del Milan e che per troppi anni hanno visto investimenti sbagliati, assistendo impassibili a budget sperperati. Perchè non è vero che il Milan negli ultimi anni non ha speso, ma ha solo speso male. Perchè la legge di mercato è sempre la stessa. Tu puoi anche decidere di privarti di qualche tuo giocatore se ti arriva un'offerta importante. L'importante è che poi utilizzi bene il denaro che ti entra in cassa. Se vendi bene e compri bene la squadra si rinforza, il problema è quando vendi male, o peggio spendi male il budget a disposizione. Ora continuiamo a far lavorare questa dirigenza e poi la parola passerà al campo. Con la speranza di trovare altri Hernandez e Bennacer che possano arricchire il valore qualitativo della rosa...

E' iniziato il calciomercato... Venghino signori, venghino. C'è tanto spazio per i sogni e per i desideri!