Il tifoso di una squadra che non sia una big, soprattutto nel calcio di oggi, sa che non può ambire a conquiste importanti o escalation inaspettate, gli esempi recenti si contano sulle dita di una mano, ma lui da sempre è pronto a mettersi l’anima in pace e sognare di raggiungere una qualificazione europea, anche per una stagione soltanto, così da poterlo poi tramandare come leggenda, due esempi che mi vengono in mente subito sono quelli di Torino e Atalanta, per i Granata il passaggio del turno ai sedicesimi di Europa League a Bilbao e per la Dea la quasi eliminazione del PSG ai quarti Champions League sono risultati storici. Come ben cantano a Salerno “Me l’ha detto una gitana, me l’ha detto con fervor, lascia la Salernitana ed avrai soddisfazioni… Me l’ha detto una gitana, ma io non l’ascolterò, meglio la Salernitana che la Coppa dei Campion…”, per cui il raggiungimento di una squadra di medio livello o di provincia di una posizione che consente di disputare le competizioni europee, è sicuramente più sentito rispetto ad 2°/3° posto di una grande squadra che però non ha centrato l’obbiettivo scudetto, vediamo dunque chi potrà infastidire e non poco le big.

Atalanta: anno cruciale per il futuro

Dopo anni in cui la banda di Gasperini ci aveva abituati a dare spettacolo accompagnato ad abbondanti goleade in molte partite, il campionato scorso è stato un’anomalia per l’Atalanta, si è riaperto il caso riguardante la salute psicologia di Ilicic, Zapata e Muriel che hanno reso meno del previsto e a momenti alterni a causa anche di svariati infortuni, i quali non hanno risparmiato nemmeno gli altri elementi della rosa, dalla lungodegenza di Gosens alle continue ricadute di Toloi, la cui assenza ha portato un po’ di instabilità in difesa. Dal mercato in estate era arrivato il promettente Lovato, che ha avuto poco spazio e dopo il prestito semestrale a Cagliari è stato subito ceduto a titolo definitivo, anche Musso in porta ha evidenziato qualche difetto, sui riflessi nulla di dire ma delle incertezze ci sono state e sono anche costate caro, mentre a gennaio il colpo Boga avrebbe dovuto portare nuove soluzioni tattiche e strappi alla partita che forse mancavano ma che si sono visti solo in parte in quanto l’ambientamento non è stato immediato e l’ex Sassuolo è risultato abbastanza evanescente, soprattutto dal punto di vista realizzativo con sole 2 reti e 1 assist in 22 presenze.  Le note liete sono state l’innesto azzeccatissimo di Teun Koopmeiners, lo vidi per la prima volta con L’AZ Alkmaar nella doppia sfida contro il Napoli nei gironi di Europa League 2020-2021 e subito mi impressionò per grinta e qualità del mancino, ero sicuro avrebbe potuto far bene a Bergamo e un po’ come fatto per Cristante, anche con lui Gasperini ha provato la mossa di avanzarlo sulla trequarti e pure lì è risultato incisivo insieme al suo compagno di reparto Pasalic, miglior stagione in carriera, già mi piacque ai tempi del Milan ed evidentemente anche Sartori la pensava così quando decise di riportarlo in Italia dopo l’esperienza con lo Spartak Mosca, infine, per quanto abbia potuto dimostrare solo in piccola parte il suo valore, Scalvini è uno dei difensori italiani più promettenti, già l’anno scorso non ha sfigurato e Mancini, che la sa lunga, lo sta cominciando ad inserire nel giro della nazionale maggiore.

Probabilmente a giugno le prospettive di mercato per questo punto della preseason erano ben diverse, Hateboer sembrava essere sul passio d’addio già da tutta la seconda parte di stagione, su Demiral pendevano dei dubbi per il riscatto e c’era anche l’Inter interessata, Muriel doveva partite, poi è rimasto giocando praticamente tutte le amichevoli in coppia con Zapata, anche se adesso si sono riaccese più piste tra cui Juventus e Newcastle, Carnesecchi era promesso sposo della Lazio ma l’infortunio ha bloccato tutto, nel mentre i giorni passavano e Pinamonti si avvicinava sempre ma ora il Sassuolo ha pronti 20 milioni di euro da sborsare nelle casse dell’Inter, era tutto pronto per il passaggio di Miranchuk al Torino ma il Gasp non ha dato il benestare nonostante l’arrivo di Lookman dal Lipsia e si potrebbe perdere un elemento importante come Freuler, sul quale spinge forte l’ambizioso Nottingham Forrest neopromosso in Premier League. Oltre all’ala inglese è arrivato anche Ederson dalla Salernitana, anch’egli mediano, meno fisico e più dinamico di quelli già presenti in rosa e anche lui provato da trequartista dietro le punte durante la preaseason. Gasperini, anche lui con l’intenzione di salutare poi fattagli cambiare a gran voce dalla piazza, adesso ha a disposizione un organico molto ampio, forse anche troppo per una squadra che non gioca le coppe europee, chiaro che è stato programmato in prospettiva di tornarci il prossimo anno, ma per farlo bisognerà dare una bella svolta rispetto alla scorsa stagione e mi sembra ci sia una sorta di riavvicinamento alle origini di questo progetto con un’altra nidiata di quattro giovani del vivaio pronti a fare il grande salto, si tratta del già nominato Scalvini, può essere il suo anno, Okoli, stesso ruolo e ottime impressioni nelle amichevoli tanto da far respingere le proposte di prestito e degli esterni rientrati dalla Salernitana Ruggeri e Zortea, quest’ultimo in particolare mi ha dato delle ottime percezioni durante il prestito nonostante non abbia avuto troppo spazio, se Hateboer va via e Maehle non torna quello degli europei, potremmo avere i nuovi Conti e Spinazzola. Musso deve un po’ riscattarsi ma davanti a lui ha poche certezze, Toloi spesso acciaccato, Demiral che non convince al 100% e la batosta della squalifica di Palomino, vero punto di riferimento.

A centrocampo stanno cambiando le gerarchie, Freuler dopo 6 stagioni e mezzo potrebbe provare una nuova esperienza e la mancanza della sua presenza si farebbe sentire molto, non ciccava mai neanche contro le big, anzi, in quei casi è ancora più ispirato, De Roon invece rimane a dare ritmo e sostanza. Interessante sarà la gestione di Ederson e Koompeiners, che io mi aspetto di vedere sulla linea mediana e non sulla trequarti dove c’è già abbondanza, porteranno sicuramente più tecnica e più regia, Ederson sarà pericoloso per la sua indole di inserimento, grazie alla quale proprio a Bergamo segnò il suo secondo gol in Serie A, mentre Koopmeiners potrebbe ritornare quello dell’AZ, più di sostanza ma sempre da temere per la bravura nel tiro dalla distanza. Davanti ci si può sbizzarrire: un trequartista dietro alle punte, tridente leggero, tridente con le ali pure, due d’inventiva dietro a Zapata. Le soluzioni sono molteplici ma credo si possano individuare bene anche le alternanze degli interpreti: nonostante le amichevoli penso che Zapata e Muriel, o chi arriverebbe al suo posto, continueranno ad alternarsi e li vedremo insieme solo in caso di necessità a gara in corso, così come Boga e Lookman, molto simili come giocatori e come utilità nel sistema, mentre cambia il discorso con Malinovski e Pasalic, hanno dimostrato di essere in grado di giocare in tutte le situazioni prima elencate, volendo anche contemporaneamente andando così a giocare principalmente al centro e lasciando le corsie laterali libere per le sgambate degli esterni.

Fiorentina: gli ingranaggi sono buoni, ora vanno assemblati e oleati

L’estate della Fiorentina si è scaricata di entusiasmo con le sconfitte nelle ultime due amichevoli contro Galatasaray e Real Betis, squadre decisamente più forti e più internazionali rispetto a quelle affrontate in precedenza e in vista anche del play-off di Conference League, probabilmente contro il Twente che non è da prendere sotto gamba, sono arrivati segnali positivi solo in parte. L’arrivo di Gollini in porta dovrebbe ristabilire le gerarchie con Terracciano secondo, ma fin ora l’ex Empoli ha convinto maggiormente e in vista del triplo impegno stagionale una coppia di portieri di buon livello fa sicuramente comodo. In difesa prosegue il copione visto nella seconda parte della scorsa stagione, l’intesa tra Igor e Milenkovic, che sembrava e forse è ancora pronto a partire in direzione Inter, da solidità, mentre invece fatica Martinez Quarta, soprattutto palla al piede, certamente è più un giocatore da battaglia che d’impostazione, ma non pensavo che con Italiano avrebbe avuto tutti questi problemi. Terzini blindati con capitan Biraghi, Venuti e nuovo acquisto Dodò, per fortuna non quello che l’Inter pagò quasi 10 milioni nel 2014, veloce, tecnico, più propenso a spingere che a difendere è anche un ottimo assist-man, deve rientrare in condizione ma avrà il suo impatto.

Duro compito di Barone e Pradè era quello di riuscire a sostituire adeguatamente il mancato riscatto di Torreira, per il quale si era aperta una telenovela finita col ritorno dell’uruguaiano all’Arsenal per poi essere ceduto al Galatasaray, visto il prezzo secondo me anche la Juventus poteva farci un pensiero in quanto sono ancora alla ricerca di un regista e non ha voluto puntare su Mandragora, finito proprio a Firenze. Giocatore più fisico e meno dinamico di Torreira, darà una mano maggiore in difesa piuttosto che inserirsi e farà più il regista puro alternandosi con Amrabat, che pian piano sta assimilando i dettami di Italiano permettendo di cambiare i tempi di gioco con il suo passo dimostrato già a Verona. Bonaventura rimane una certezza, infortuni permettendo, mentre invece sarà lunga l’assenza di Castrovilli, la quale verrà sopperita dal tuttofare Duncan, attualmente indisponibile, o dal più elegante Maleh, per cui potrebbe essere arrivato l’anno della consacrazione in Serie A e su cui si è puntato molto nei test, Zurkowski invece non è stato più di tanto considerato dal tecnico ex Spezia in questa prestagione, cosa che non pensavo accadesse anzi ero convinto potesse essere un giocatore ottimo per il suo stile di gioco, ha giocato di più anche Benassi, che sembra uscito dal buio delle ultime stagioni.

Anche l’attacco deve ancora ingranare appieno, l’aver comprato Jovic dal Real Madrid e le sue reti alle prime apparizioni avevano subito infiammato l’ambiente, ma complice una condizione fisica non ottimale sempre più evidente e la stessa indole del giocatore, sulla quale ci sarà da lavorare, di non sforzarsi particolarmente in fase di non possesso ma di aspettare i rifornimenti dei compagni non aiutandoli nel pressing, hanno fatto scendere le aspettative, la qualità del piede è indiscutibile ma deve ancora integrarsi, Cabral invece sembra essersi adattato, sbaglia ancora troppe occasioni ma i movimenti a ripiegare e il dribbling facile creano sicuramente più spazi e situazioni per le conversioni degli esterni. Saranno proprio questi ultimi a dover far fare il salto in avanti alla Fiorentina, la preoccupazione per Nico Gonzalez è svanita, solo una botta e ci sarà all’esordio, sta diventando sempre più un punto di riferimento per la squadra e alla seconda stagione ogni volta ha fatto meglio della prima. Sottil invece ha dato ottime risposte nelle ultime amichevoli, in cui anche Italiano lo ha stuzzicato parecchio, rapido nello stretto, parte da sinistra per convergere sul destro, l’alternanza con Saponara, permettendo che questi non abbia i soliti infortuni cronici, farà bene ad entrambi, Ikoné è ancora indietro, qualche buono spunto ma la porta non la vede mai, dovrà dare una bella svolta al suo rendimento per giustificare la spesa di 15 milioni di euro fatta in fretta a gennaio per portarlo sulle rive dell’Arno.

Il Sassuolo vende ma le basi sono solide

Che quest’estate ci sarebbero state delle partenze importanti lo si sapeva, lo sapevano i tifosi, lo sapevano i giornalisti e lo sapeva anche la dirigenza quando mandava Carnevali a dire che se si vende lo si fa solo per accontentare i ragazzi e non per necessità economica, cosa comunque vera. Sembrava dover essere giunto il momento in cui Berardi lasciava il nido e su Frattesi si era interessata molto la Roma, forte anche della percentuale sulla rivendita da sfruttare per abbassare il prezzo e ora potrebbe spingere la Juventus, invece è già partito Scamacca per provare l’esperienza londinese e si sta chiudendo il passaggio di Raspadori al Napoli, anche su Traoré giravano voci ma l’infortunio le ha spente. La colonna vertebrale della squadra è rimasta, Consigli che nonostante la sconfitta in Coppa Italia ha mostrato di poter ancora difendere senza problemi la porta con davanti a sé Ferrari accompagnato da Ayhan o Erlic, rientrato dal prestito allo Spezia e prende il posto di Chiriches passato alla Cremonese, viste le ultime prestazioni del rumeno è stato fatto un upgrade e i terzini sono rimasti quelli della stagione scorsa, Rogerio-Kyriakopoulos sulla sinistra e Toljan-Muldur sulla destra, reparto che non mi ha mai convinto particolarmente e sul quale sono convinto servirebbe un investimento.

Con l’assenza temporanea di Traoré si sta provando un passaggio dalla mediana a due e il trequartista ad un centrocampo a 3 con poi il classico tridente. Vertice basso Maxime Lopez, a lui vengono affidati i compiti di regia e la sua dinamicità permette di alzare il ritmo improvvisamente, di fianco per ora rimane Frattesi, interno a 2 o mezz’ala lui comunque si fa sentire in pressing e martella con gli inserimenti, a completare il terzetto c’è il neo acquisto Thorstvedt, è la pedina che permette il cambio di modulo potendo giocare anche sulla trequarti, comprato dal Genk, che difficilmente sbaglia sui giovani, due stagioni fa dopo aver collezionato ottimi numeri in Norvegia, anche in Belgio ha confermato la sua tendenza a segnare. Come copertura ci sono Harroui, riserva naturale di Frattesi e Matheus Henrique, di cui non riesco a trovare l’utilità all’interno della squadra. Davanti, oltre alla conferma di Berardi, la partenza di Scamacca la si sta sopperendo con l’acquisto di un altro giovane italiano, scippandolo all’Atalanta sta arrivando Pinamonti, in comune hanno la fisicità, la punta del West Ham ha più capacità di lanciarsi in profondità e di efficacia di tiro dalla distanza, mentre l’ex Empoli è più di dialogo, caratteristica che sicuramente si renderà utilissima in Emilia, mentre ha più istinto del gol quando si trova in area di rigore, da vero rapace, io credo che forse con suo arrivo si possa fare anche un passo in avanti in più rispetto ad aver tenuto Scamacca. Sulla sinistra potrebbe adattarsi il 21enne uruguaiano Augustin Alvarez, nasce punta ma il fisico brevilineo e il dribbling repentino gli permettono di giocare su entrambe le fasce, è un giovane sicuramente molto promettente, sarà in ballottaggio con Ceide e non dimentichiamoci che c’è sempre Defrel in grado di ricoprire tutte le posizioni dell’attacco.

Le possibili outsider

Per simpatia citiamo il Monza anche se, ovviamente, l’obbiettivo principale rimane la salvezza sono arrivati giocatori di livello e di esperienza anche internazionale, progetto a lungo termine che punta in alto e non alla semplice permanenza in Serie A senza obbiettivi. Il Torino in Coppa Italia mi ha positivamente sorpreso, la difesa è ancora un po’ da sistemare e manca forse un esterno mancino ma il solo fatto di aver esordito con un netto 3 a 0 aggredendo la partita è un riscontro positivo di un ambiente che sembrava in crisi per i contrasti tra Juric e Vagnati, sinceramente credo che questa sorta di quiete non durerà a lungo, soprattutto se il mercato non porterà giocatori di rilievo e le strade dei Granata e del tecnico croato si separeranno, ma finché Juric c’è, le sue squadre vanno sempre viste con un occhio di riguardo. Ogni anno sembra poter essere quello giusto a Udine e Bologna per fare il salto di qualità, i felsinei, nonostante le partenze, hanno un progetto solido e delle guide emotive che li hanno sempre spronati a fare forse più delle loro reali possibilità, dovesse partire Arnautovic in direzione Manchester United sarebbe una grave perdita difficilmente colmabile, visto che già si sta andando alla ricerca di un suo vice affidabile e la coperta in difesa è cortissima. I friulani invece ripartono dalla base del solito 3-5-2 ma nuovamente con un allenatore diverso, il terzo dall’estate scorsa, mentre la rosa ha visto una sola partenza importante, Molina che è volato alla corte del Cholo Simeone a Madrid, Deulofeu è sulla buona strada per rimanere, Pereyra non è rimpatriato e Udogie, se si conclude la cessione da più di 20 milioni al Tottenham, rimarrà un’altra stagione in prestito.

In attesa che rientri a pieno ritmo Beto Betuncal, passato da oggetto misterioso a pupillo dei tifosi e dei fantacalcisti talent scout di tutta Italia, prepariamoci a vedere le sorprese della prossima stagione perché la Serie A non è soltanto le prime sei squadre poco concludenti in Europa, c’è molto, molto di più.