Le parole di Fabio Paratici non sono passate inosservate, quando in una intervista delle tante si è lasciato scappare: "Marotta all'Inter? Non mi sorprenderei...". Queste poche parole fanno drizzare le antenne a tutto il mondo del calcio italiano. Tutto questo mentre il d.g. non sembra volersi sbilanciare, anzi svia il più possibile le domande sfiancanti dei media. Tutti pensavamo che fosse in direzione Monza dall'accoppiata Berlusconi-Galliani che ha rilevato il club brianzolo in questa stagione, mentre tutto ruotava come il serpentone che l'Inter aveva come stemma negli anni '90 intorno all'addio alla Juventus. Marotta quindi si avvicina sempre più all'Inter: da come si dice potrebbe accettare tre milioni di euro a stagione e costruirebbe insieme a Piero Ausilio ds una nuova Inter, puntando forte come sempre su Mauro Icardi come cardine e capitano.

L'arrivo di Beppe Marotta porterebbe all'Inter una vagonata di nuove idee, come quei giocatori pescati qua e là a costo zero, visto che lo stesso Marotta in questo modo ha portato Pogba ed Emre Can, mentre come giocatori ha pagato soltanto 10 milioni sia Tevez che Arturo Vidal, Barzagli 300mila euro, per non parlare dei 32/33 milioni di euro di clausola rescissoria per portare Miralem Pjanic sotto la Mole. Beppe Marotta è forse uno dei migliori sul suolo italiano, quindi dal prossimo anno testeremo il Fabio Paratici d.g. della Juventus contro il Beppe Marotta d.g. dell'Inter, ma se Marotta avrà o avrebbe come spalla Ausilio, al momento Paratici non ha nessuna certezza di avere qualcuno all'altezza di quello dell'Inter: i nomi caldi sono quelli di Zinedine Zidane, Alex Del Piero e Maurizio Arrivabene (team manager Ferrari), quindi diciamo che il solo Del Piero dovrebbe "studiare da d.s.", mentre gli altri sono già all'altezza.

Marotta all'Inter a mio avviso porterà l'Inter da una possibilità di scudetto a giocarsi lo scudetto vero e proprio, visto che come è riuscito a risollevare la Juventus, può tranquillamente riportare l'Inter ad altissimi livelli nel giro di due stagioni. Certo con Marotta non è tutto rosa e fiori, le sue sviste sul mercato le ha avute, ma se facciamo un calcolo lui ha un minimo di errore su 10 acquisti, diciamo che ne toppa quattro e ne azzecca sei, e questo è di buon auspicio, se così si può dire. L'Inter usufruirà della grande esperienza dell'ex d.g. bianconero, visto che ora come ora non ce ne sono di meglio in Italia, quindi buon per l'inter se mette a segno questo colpo.

Tutto ruota alle scelte di Suning

Certo non possiamo fare i conti senza l'oste, e qui entra in gioco Suning. Il presidente e colosso cinese deve ancora sciogliere le riserve sulla questione Marotta, in primis perché l'entrata dell'ex d.g. della Juventus ridimensionerebbe e non poco il lavoro di Piero Ausilio, visto che nella Juventus il buon Beppone prendeva le decisioni e poi Paratici andava e chiudeva le trattative, Ausilio sarà dello stesso parere? Dubito, ma potrebbe accettare. Ausilio è il re del mercato in nerazzurro, ora l'arrivo di una figura così ingombrante potrebbe far vacillare la sua posizione, che resterebbe comunque importante, ma se prima andava e chiudeva, con Marotta deve avere un colloquio ogni qualvolta voglia chiudere una trattativa, e noi juventini ne sappiamo qualcosa su molti giocatori che dovevano arrivare e poi sono saltati addirittura alle visite mediche (Schick per esempio), perché in quelle ore c'era la possibilità di arrivare ad un'altro giocatore poi arrivato (Bernardeschi per l'appunto).

Il mercato secondo Marotta

Come ho detto prima, Marotta necessita del suo spazio e diciamo che da un 100% di spazio vuole come minimo il 65-70% lasciando al suo partner (d.s.) quel che resta. Quindi diciamo che la convivenza nella Juventus è durata molto, poi quando Andrea Agnelli ha capito che Fabio Paratici poteva fare a meno di Marotta ha scaricato il d.g. e lo ha sostituito con il suo vice. La cosa detta così sembra un azzardo bello e buono, ma se Agnelli ha visto questo e il giocattolo Juve è suo, nessuno può obiettare al suo volere. Quindi tornando all'Inter un Marotta in società è più che buono, ma nell'attesa che ci sia la fumata bianca o quella nera, mi metto nei panni di Ausilio che starà sperando che questo non accada.