Nella Capitale esistono solo due cose, la storia della città e Francesco Totti. Sì avete letto bene, Francesco Totti è un argomento che non svanisce mai, ma fin quando si parla di Totti calciatore una persona lo può accettare, visto che a Roma di giocatori simili ne nascono davvero uno ogni 100 anni, si parla di romani e non italiani in generale.
Quando Totti era in campo deliziava i palati di tutti, ha ricevuto offerte a destra e manca, le ha sempre rifiutate per restare a Roma per indossare soltanto la maglia della Roma ed entrare nella storia del club giallorosso e nel cuore di milioni di romanisti. Francesco è riuscito nell'intento di entrare nella storia del club, di essere il giocatore più amato della storia della Roma, per chi ha vissuto quasi 100 anni di età, ci sono anziani che hanno visto tante generazioni della Roma e lo mettono al primo posto davanti a Falcao e Bruno Conti, è il calciatore con più reti nella storia, nonchè ha vinto l'ultimo scudetto giallorosso nel 2001, nonchè la scarpa d'oro nel 2007 come goleador con più reti in Europa.
Nella realtà di Roma non si poteva aspirare a vincere di più, i sogni Champions e pallone d'oro purtroppo non si vincono soltanto con la bravura, ma ci vogliono dei risultati importanti, difficile che un giocatore che vince poco riesca ad alzare il pallone d'oro, possiamo anche mettere che sono stati assegnati palloni d'Oro nella storia a giocatori come; Papin e Summer, però anche non meritandolo loro hanno vinto una Champions in quelle stagioni, stagione prima o stagione dopo, alla fine furono contestati questi due palloni d'oro, poi si vede un Raul Blanco, che vince tantissimo con il Real e non lo ha mai vinto, quindi lo schifo pallone d'Oro è meglio non nominarlo.
Quindi Totti ha fatto la storia della Roma, ha fatto spellare le mani a stadi interi che lo hanno applaudito, ha fatto ammattire tanti difensori e platee al di fuori da Roma. Detto questo dopo lo straziante addio al calcio, è stato portato nell'olimpo degli Dei della Roma, in una storia che non si dimenticherà mai di lui.
Per lui ci sono anche due dei dieci comandamenti; 3. Non avrai altro Dio all'infuori di Francesco Totti 7. Non nominare il nome di Francesco Totti invano.
Per Roma e ad un romanista nominare Totti e non per le sue grandi gesta ma per altro che non sia una cosa buona, equivale a ricevere insulti e non solo se ti trovi davanti a delle persone fomentate proprio dal difendere il 'Capitano', quindi meglio non nominarlo per attaccare. Totti si è ritirato dal calcio quasi due stagioni fa - 1° Luglio 2017 -  tra i pianti e le urla dei tifosi, con una lettera dove ringrazia tutti i suoi tifosi e dicendo una frase che entra di diritto nel cuore di tutti gli ammiratori di Totti "...A proposito, sapete quale era il mio giocattolo preferito? Il pallone ovviamente! Lo è ancora. Ma a un certo punto della vita si diventa grandi, così mi hanno detto e cosi il tempo ha deciso. Maledetto tempo."

Totti ha poi preferito entrare nella società della Roma - a mio avviso un errore - come dirigente, ma alla fine il dirigente Francesco non lo ha mai fatto, visto che viene tenuto fuori da ogni commissione ogni cena, ogni accordo, lui è un dirigente-non dirigente, un uomo immagine per dirla tutta, fin quando di Totti alcuni si ricorderanno, visto che fuori da Roma Totti ben presto verrà ricordato come un grande giocatore, ma del passato e niente più, ma a Roma però non è così, anzi.

I tifosi forse pensano davvero ai miracoli, immaginano che Totti abbia addirittura i soldi per comprare la Roma, che di punto in bianco si presenti con un assegno da 400 milioni di Euro e prenda la Roma, che porti Daniele De Rossi a fare il tecnico della Roma e che tutto diventi di proprietà di un romano-romanista con in panchina un romano-romanista, ma forse non sanno che Francesco Totti non ha questi ipotetici 400 milioni di Euro, ma anche avendoli non sciuperebbe tutto quello che avrà guadagnato in una vita per un progetto che non avrebbe basi solide, visto che Totti ha si un patrimonio importante, ma non potrebbe mai arrivare ad offrire da solo una cifra simile, non rientra nelle sue tasche.

Totti continua a guadagnare anche fuori dal calcio, infatti conclusa la carriera da calciatore, Francesco Totti oltre ad aver cominciato quella da dirigente, negli ultimi anni il Pupone si è mosso anche come imprenditore, tra immobiliare e gestione della sua immagine. Quindi soldi tanti, ma non così come s'immagina. Francesco Totti ha poi specificato spesso che lui è legato alla Roma e ai suoi tifosi, ma non ha mai nominato la parola 'Presidente delle Roma', perchè sa che alla fine anche lui essendo il preferito da tutti come calciatore potrebbe nel giro di due anni cominciare ad essere contestato come presidente, mentre lui vorrebbe restare ai margini, continuare a guadagnare facendo solo la presenza negli stadi, questo basta per il Totti dirigente.

Ma forse il tifoso è preso dal momento e dal non aver mai digerito il passaggio dalla Roma di Franco Sensi che li ha portati sul tetto dell'Italia a Rosella Sensi che ha tentato di tappare qualche buco lasciato dal padre, a James Pallotta che ha coperto tutti i debiti passati, ma che in otto anni non ha mantenuto la sua promessa, quella di portare la Roma a diventare una delle squadre più forti d'Europa, quindi vogliono un cambiamento e forse in questo momento disperato, tra illusioni e squadra sempre più in calo, cercano nel loro 'Dio' una mano, quella mano che però non può aiutarli, ma che resta lì a guardare e che non può far altro che sperare in una cordata pronta a fare una proposta importante per togliere la società a quell'americano che a Roma invece di fare il presidente ci passa di rado e che conduce i suoi interessi da Boston sua città natale.

Francesco Totti non parla, non può parlare, visto che da personaggio pubblico e da dipendente del signor James Pallotta è costretto a tenere la bocca chiusa fin quando è sotto contratto.
Francesco forse un giorno parlerà, quando Pallotta si farà da parte e forse anche lui stanco di essere un 'pupazzo' nelle mani del presidente, togliendosi i peli dalla lingua parlerà di tutto quello che sta succedendo in questi anni con Pallotta, ma Totti in questa Roma da dirigente non c'è per amore, ma per lo stipendio, visto che per amore si entra senza essere pagato, mentre Totti percepisce 600 mila Euro l'anno fino al 2023 quindi arriverà a scadenza con 3 milioni di euro intascati per fare la bella statuina in tribuna.
La Roma, anzi Pallotta sta pagando un giocatore... ex giocatore per fare solo la presenza, forse sarà una tattica per portare più tifosi allo stadio, lo porta per fini di visibilità anche fuori da Roma e dall'Italia, perchè Totti è l'uomo immagine della Roma da portare per il mondo, ma sempre con la bocca chiusa, visto che per contratto lui deve stare dove viene messo e basta.

Totti non sarà mai il presidente della Roma con i suoi soldi, forse potrebbe essere un presidente onorario con i soldi di un investitore importante, ma statene certi che per accettare la presidenza anche onoraria, Francesco vuole delle sicurezze, visto che lui non vuole scendere nessun gradino nelle gerarchie dei tifosi della Roma, perchè un 'Dio' del calcio nella Roma giallorossa non ne avrebbe bisogno.

Totti è stato, Totti è ancora un simbolo importante per la storia della Roma e i suoi tifosi, ma arrivare ad ipotizzare una presidenza e un esborso simile per comprare la Roma e mettere a repentaglio il suo patrimonio, che sarà poco superiore, è una cosa davvero impensabile.
Francesco Totti è una persona molto intelligente e per intelligente s'intende uno che guarda le sue tasche nel privato e non pensa minimamente a fare una cosa simile, visto che è come un Imperatore che mette a repentaglio il suo posto per fare una follia che potrebbe valergli tutti i suoi averi, Totti forse con il tempo lascerà il posto da dirigente e pian piano scivolerà fuori dalla Roma come ha fatto Bruno Conti, che si è ancora parte della Roma, ma è uscito dai radar importanti negli anni per poi essere sempre un giocatore che è rimasto nei cuori giallorossi, ma che quando meno ce lo aspetteremo lascerà il posto ad un altro e nessuno se ne accorgerà.

Totti non farà mai l'allenatore, Totti non farà mai il presidente, Totti sarà un dirigente fino alla fine della presidenza di Pallotta, poi si farà da parte e continuerà la sua vita al di fuori del calcio, con qualche apparizione allo stadio a vedere la sua amata Roma e niente più.