Giugno 2021
Questa è la data in cui dovrebbe partire il Campionato Europeo per Nazioni. Un’edizione, quella originariamente prevista in questa triste estate del 2020, che era stata ideata per entrare nella storia della manifestazione già a priori: un torneo completamente itinerante, senza un Paese organizzatore, voluto per celebrare i 60 anni dalla nascita della competizione UEFA. Idea sorta per permettere di unire in un abbraccio collettivo l’intero continente. Da Roma, teatro designato per l’esordio, a Baku, da Dublino a Copenaghen, passando per Bucarest, Budapest, Amsterdam, Glasgow, Monaco, Bilbao e San Pietroburgo, fino all’approdo a Londra, patria dei fondatori dello sport più popolare al mondo, con la cornice del leggendario Wembley, pronto ad ospitare le battute finali, quelle che condurranno a determinare chi si potrà fregiare del titolo in palio.
Non giriamoci intorno: l’Europeo che verrà (emergenza sanitaria permettendo) sarà il più importante di sempre. Il motivo? Non tanto perché si disputerà per la prima volta in un anno dispari (che lo rende comunque già unico), ma soprattutto perché potrebbe rappresentare il primo vero grande evento a raccogliere più Paesi diversi dopo la pandemia. Certo, sono parole dettate più dalla speranza di mettersi tutto alle spalle entro quella data che fondate su dati scientifici, ma pensare che si possa tornare ad una bozza di normalità il prima possibile è necessario. Probabilmente, anche ove dovessimo superare la crisi, difficilmente  vedremo gli stadi pieni e colorati a cui eravamo normalmente abituati fino a qualche mese fa. Allo stesso modo, però, è altrettanto lecito ipotizzare di non assistere più a scene di impianti di gioco completamente deserti, privi della componente fondamentale che alimenta il gioco del calcio.

Esaurita questa necessaria premessa, la Nazionale di calcio azzurra è pronta a vivere l’Europeo con l’intento di tornare protagonista e dare continuità al buon lavoro di ricostruzione svolto fin qui dal Commissario Tecnico Roberto Mancini, che ha centrato anche l’accesso alla fase finale della Nations League in programma nel mese di ottobre del prossimo anno. Dopo la disfatta di tre anni or sono, l’Italia calcistica era ridotta ad uno straccio. In un San Siro vestito per le grandi occasioni, il ricordo di quel bacio al pallone di Florenzi in occasione dell’ultimo corner nel match contro la Svezia, buttato in mezzo all’area senza esito, è ancora vivo nella mente di molti appassionati. In quel momento preciso, si è realizzato un pensiero che non era mai stato accarezzato concretamente da nessuno. Diciamoci la verità: nessuno (o quasi) avrebbe mai potuto credere di non vedere la Nazionale accedere alla fase finale di un Campionato del Mondo. Eppure, nell’incredulità generale, è accaduto. Quello è stato il punto più basso del rapporto tra i colori azzurri e il proprio popolo. Sì, era già capitato sessant’anni prima di non centrare la qualificazione, ma vogliamo paragonare il calcio attuale e la sua rilevanza sotto tutti i punti di vista rispetto a quell’epoca? Vertici federali in crisi, lacrime di campioni leggendari, dibattiti televisivi: abbiamo vissuto delle settimane incredibili, che hanno coinvolto letteralmente tutti senza distinzione. Ecco perché la ricostruzione di questa squadra, e soprattutto il recupero di un sentimento ormai logoro, era un’impresa non da poco. Encomiabile il percorso compiuto fin qui dall’ex tecnico dell’Inter, capace di rinnovare il gruppo e di proporre un’idea di calcio finalmente brillante dopo anni di torpore. Ed è proprio dal lavoro compiuto finora che parte il mio progetto per una strategia che coinvolga la squadra italiana, sviluppato su tre idee di base, differenti per intenti e natura, ma assolutamente compatibili.

1) Il primo passo: la qualità del prodotto
In ambito aziendale, quando viene lanciata una nuova idea di business, si tende spesso a disquisire di «qualità del prodotto». Con essa si intende la capacità che possiede quel prodotto di soddisfare le aspettative del consumatore. 
Se applichiamo il medesimo ragionamento in ambito calcistico, e nello specifico alla Nazionale, ci rendiamo conto che risulta fondamentale riuscire a rendere felice chi segue le attività della squadra, coloro che potrebbero essere definiti gli «stakeholder» per eccellenza dell’attività. Progettare iniziative è fondamentale, ma serve una base solida, che è data dalla nostra rappresentativa. Il «cliente finale», che può essere l’appassionato di calcio h24 o l’occasionale pronto a sventolare il tricolore nelle serate più importanti, deve essere soddisfatto in primis da ciò che «acquista». Possiamo realizzare la più grossa campagna comunicativa possibile, ma se ciò che offriamo non è sinonimo di qualità e non garantisce lo standard minimo per poter essere interessante, essa non servirà. E vale in qualsiasi campo, eccetto rarissime eccezioni. Ecco perché il ruolo chiave sarà sempre quello dei protagonisti di questo sport, che non può mai essere demandato a nessun altro. Avremo sempre bisogno di un portiere affidabile e pronto. Avremo sempre necessità di terzini in grado di spingere e di difensori centrali che sappiano trasmettere sicurezza. Ci sarà sempre bisogno dei Barella, dei Jorginho, dei Verratti e degli esterni fantasiosi. E poi, soprattutto, del cannoniere. Del numero 9. Di colui che incarna i sogni di gloria, che la metta dentro quando le speranze sono tutte riposte nel colpo del centravanti. 

A che punto è la Nazionale da questo punto di vista? L’assemblaggio delle diverse componenti può ritenersi valido nel suo complesso, sebbene non manchino le perplessità sui singoli (sulle fasce difensive forse manca qualcosa rispetto ai principali competitors, e discorso analogo vale per l’attaccante centrale). Fatto sta che abbiamo un «bene» che può assolutamente dire la propria sul «mercato». Il primo tassello per creare engagement è dunque affidarsi alle scelte tecniche dell’allenatore e alla forza fisica, atletica e mentale dei beniamini del pallone. In parte ci siamo riusciti, anche se la prova del nove sarà quella del lancio vero e proprio, che si spera possa coincidere con l’appuntamento della prossima estate.
Appurato che abbiamo un ottimo «prodotto» sulla carta, è ora giunto il tempo di illustrare la vera e propria campagna social a sostegno della buona riuscita dell’impresa.

2) App: AZZURRI
Sappiamo bene che non c’è alternativa: un’applicazione è fondamentale per accrescere la popolarità di un’azienda e permettere ai propri consumatori di essere sempre aggiornati e coinvolti nei processi, nelle decisioni e negli avvenimenti che la riguardano.
La Nazionale di calcio non poteva esimersi da tutto ciò.
Ecco ideata la nuova app, disponibile per il download su Play Store e App Store.
In un mondo che tende a sintetizzare dicendo il più possibile, il titolo dell’applicazione non poteva che essere «AZZURRI». Non al singolare, bensì al plurale. Siamo noi, tutti noi, a comporre la squadra che proverà ad inseguire il titolo europeo che manca dal 1968. Facile da ricordare, in una parola è raccolta l’essenza di tutto ciò di cui parliamo. Il resto è superfluo. 
Interfaccia colorata, con i richiami al tricolore e ai titoli conquistati dalla selezione azzurra, l’applicazione è smart nella sua articolazione.
Si apre una pagina per la registrazione, in cui si richiede l’indicazione di un nome, un nickname e l’inserimento di una mail e di una password. Esaurito il processo semplice di registrazione, si accede ai contenuti del pacchetto base. Di seguito la sua costituzione.

  • Sezione «News» - Aggiornamenti costanti sulla Nazionale e su tutta la manifestazione degli Europei. Ogni giorno viene garantito un estratto di un’intervista esclusiva ad uno dei protagonisti della spedizione o ad un membro dello staff tecnico.

  • Sezione «Social Network» - Vengono inseriti post, tweet, foto e tutto ciò che è in tendenza sulle principali piattaforme, disponibili per un tempo di 24 ore.

  • Sezione «Scattiamo Azzurri!» - In ogni istante, gli utenti registrati potranno caricare una foto, un’immagine o un qualsiasi elaborato che rievochi il tifo per i colori azzurri. Il limite è di un contenuto giornaliero per ogni singolo utente. Questi contenuti resteranno disponibili sull’applicazione per 24 ore, consentendo agli altri partecipanti di inserire commenti, di condividerli su altre app e di mostrare le loro reazioni. Alla fine di ogni giornata, il contenuto che avrà ottenuto maggiori interazioni verrà condiviso sulle pagine social ufficiali della Nazionale, con l’indicazione del nickname.

  • Sezione «Retrospettiva azzurra» - Vengono riproposte le partite più emozionanti della Nazionale azzurra una di seguito all’altra, senza un criterio prestabilito. Potreste trovarvi in una nottata insonne alle tre di notte la finale del 2006 con tanto di rigori, e in prima serata, magari in attesa del match degli Europei 2021, un’anonima amichevole di primavera. Effetto vintage e sorpresa assolutamente garantito.

  • Sezione «Podcast» - Ogni giorno viene caricato un contenuto che ha come protagonista una vecchia gloria del calcio azzurro. Si tratteranno diverse tematiche legate al passato e al presente della Nazionale azzurra.

Per gli utenti “Premium”, sono previsti contenuti aggiuntivi molto interessanti, con il pagamento di un importo una tantum di 19,99 €. 
Ogni aderente riceverà in regalo un gadget a propria scelta.
Oltre a ciò, di seguito gli innumerevoli vantaggi concessi per gli acquirenti.

  • Sezione «News» - Si avrà la possibilità di poter assistere alle interviste integrali dei protagonisti (al contrario del piano base, nel quale sono inclusi solamente alcuni estratti).

  • Sezione «Social Network» - I contenuti di questa sezione saranno disponibili per un tempo illimitato.

  • Sezione «Scatto Azzurro» - Gli utenti potranno caricare fino a un massimo di cinque contenuti giornalieri.

  • Sezione «Retrospettiva azzurra» - Troppo stanco per rivederti la finale di Berlino? Puoi selezionare la partita visualizzata e posticiparla all’orario che preferisci. Massima libertà per salvataggi e posticipi della visione di un match.

  • Sezione «Podcast» - Oltre alla fruizione passiva, l’acquisto del pacchetto consente di avere un ruolo attivo. Gli utenti riceveranno una notifica con l’anticipazione del personaggio protagonista della puntata del giorno successivo, e potranno inviare entro 120 minuti dalla ricezione della stessa le loro personali domande. Quelle ritenute più interessanti saranno presentate al diretto interessato, con indicazione del nickname dell’utente. Inoltre, saranno previsti degli appuntamenti speciali dove a condurre il podcast potrebbe essere proprio uno degli utenti! Ma di questo ne parleremo dopo...

  • Sezione «FantaEuropeo» - E veniamo alle sezioni aggiuntive, quelle più gustose. Inevitabile prevedere una valvola di sfogo per i 60 milioni di Commissari Tecnici che puntualmente saltano fuori durante i tornei più prestigiosi. L’accesso ai contenuti «Premium» garantisce la possibilità di creare la propria rosa, con il regolamento tipico del gioco fantasy più intrigante del mondo del calcio. Verrà stilata una classifica giornaliera, con in palio dei premi per i primi classificati, e una classifica generale, che decreterà il vincitore assoluto. 

Bozza dei premi

  • Giornaliero

1° Buono Amazon dal valore di 20,00 €
2° Pallone ufficiale Europei 
3° Berretto Nazionale Italiana

  • Generale

1° Viaggio completo per due persone in una delle dodici città prescelte per la disputa della fase finale degli Europei + Kit completo della Nazionale Italiana (calciatore a scelta o personalizzata)
2° Kit completo della Nazionale Italiana (calciatore a scelta o personalizzata)
3° Maglietta Nazionale Italiana (calciatore a scelta o personalizzata)
4°-10° Pallone ufficiale Europei + Berretto Nazionale Italiana 
11°-100° Un gadget a propria scelta

  • Sezione «Concorsi e Premi» - La parte ovviamente più interessante dell’intera applicazione. Ogni giorno sono previsti, di fianco al fantacalcio, dei concorsi e delle estrazioni a premi di diversa natura. Eccone alcuni esempi.

  • Quiz

In orari di volta in volta definiti, vengono realizzati dei quiz a tema «Europei». I vincitori di ogni sessione vinceranno dei premi che possono consistere nella divisione di un buono Amazon tra tutti i vincitori o, in alternativa, nella spedizione di un gadget della Nazionale Italiana o a tema «Europei».

  • Estrazioni 

Gli sponsor della Nazionale organizzeranno delle estrazioni periodiche che consentiranno ai fortunati vincitori di poter ricevere dei prodotti, delle gift card, degli sconti o dei buoni d’acquisto. Dal cibo all’abbigliamento sportivo, tutto può essere vinto alla lotteria azzurra!

  • Podcaster per un giorno!

In alcune giornate predefinite, a condurre la sezione «Podcast» con uno dei protagonisti potrebbe essere proprio uno degli utenti! Verrà richiesto l’invio di un file di prova e, a insindacabile giudizio del team direzionale della struttura organizzatrice, il vincitore potrà avere l’opportunità di intervistare un calciatore della rappresentativa azzurra.

  • Idee azzurre

Come è abbastanza intuitivo, l’applicazione vive di emozioni forti, di momenti da vivere con intensità. Pertanto, la medesima applicazione sarà attiva per un tempo prestabilito, che non vada oltre l’estate in cui si disputerà il torneo. Durante il periodo in cui l’applicazione sarà disponibile, verrà data facoltà agli utenti di elaborare progetti ed iniziative innovative e tecnologiche, in qualsiasi ambito. Gli elaborati ritenuti fattibili ed idonei per poter essere sviluppati saranno selezionati e finanziati grazie al contributo degli sponsor aderenti, magari anche in partnership, e delle entrate derivanti dalla sottoscrizione degli abbonamenti. 
L’Italia deve dimostrare di essere al fianco dei suoi tifosi, non solo dal punto di vista calcistico, ma anche sotto altre forme. E questa è quella più alta.
Ovviamente, non mancheranno le sezioni tipiche di ogni app (FAQ, contatti, assistenza ecc.).

3) Inno degli Europei: una canzone per tutti!
Ogni volta che si disputa il Mondiale, puntualmente viene scritta e composta una canzone che diventa inno ufficiale della Nazionale. Questo accade, però, quasi esclusivamente in occasione della manifestazione globale. Essendo quello del 2021 l’Europeo più importante di sempre, una bella iniziativa sarebbe quella di coinvolgere numerosi artisti per la creazione di un pezzo che possa essere lanciato sul mercato e che possa rappresentare la colonna sonora (si spera) dei successi azzurri. 
Una sfida che avrebbe naturalmente una funzione che andrebbe oltre l’apporto «emotivo» offerto alla squadra. Gli incassi derivanti dalla vendita del singolo prodotto potrebbero essere devoluti a due tipologie di categorie colpite (come tantissime altre, ovviamente) dagli effetti economici negativi scaturiti dalla pandemia: i lavoratori dello spettacolo e quelli del calcio dilettantistico. Musica e calcio insieme, uniti per salvaguardare coloro che non sono sotto le luci dei riflettori, che non godono della centralità del palcoscenico, ma che tengono vivo quello che è lo spettacolo, musicale, artistico o calcistico che sia.

Con questa iniziativa sociale, si chiude la presentazione del progetto che possa coinvolgere tutto il Paese in un solo coro: Forza Azzurri!

Indaco32