Siccome il Napoli è l'unica tra le "big" che sta ferma a guardare l'ottimo lavoro svolto fin qui sul mercato da Juventus, Milan e Inter, il presidente De Laurentiis per far parlare di sè e del suo club preferisce non rispondere acquistando anch'egli calciatori importanti, ma aizzando le solite poliche disgustose e di cattivo gusto. Dopo aver fatto ridere l'intero mondo calcistico, dimostrando l'ignoranza in tale ambito con dichiarazioni del tipo che risalgono allo scorso 20 luglio: "Che me ne devo fare di Di Maria e Benzema? Dovrei prendere due vecchi? Io voglio i giovani!", ADL non ha perso tempo e dopo una quindicina di giorni è tornato prepotentemente sulla scena continuando a dire sempre e solo le stesse cose con il campionato che deve ancora cominciare. 

Questa l'intervista di ieri ai microfoni di SkySport: "Tutti pensano solo allo Scudetto, è giusto così, ma forse tutti non capiscono dov'era la squadra 14 anni fa e non capiscono neanche che la Juve fa sempre cose impensabili, come prendere Cristiano Ronaldo. Rispettiamo le regole e se arriviamo secondi perché qualcuno ha imbrogliato rimaniamo secondi". Anziché rendere merito e dare atto ai grandi successi ottenuti dalla Juventus in questi sette anni, come un disco rotto ADL ripete il solito sermone: "Arriviamo secondi non perché gli altri sono più forti di noi. Ma perché quelli sono brutti, cattivi e ladri!" Prima di sparare le quotidiane balle che poi la gente abbocca e ritira fuori "il gol di Muntari" o "Farsopoli", sarebbe il caso di ricordare (che pizza però!) al presidente del Napoli e ai suoi "discepoli" cosa si è verificato l'anno scorso durante la corsa scudetto che poteva essere chiusa dalla Juventus molto tempo prima se non ci fossero stati orrori non corretti (alcuni) neanche con l'ausilio del VAR. 

  1. Tredicesima giornata di campionato, Napoli-Milan: i partenopei vincono la gara grazie ai gol di Insigne e Zielinski. Il primo gol azzurro è però viziato da un off-side segnalato dal guardalinee. Il VAR chiama Doveri che convalida la rete nonostante il fuorigioco fosse netto.
  2. Quattordicesima giornata di campionato, Udinese-Napoli: gli ospiti portano a casa tre punti grazie al rigore prima sbagliato, poi messo a segno sulla respinta del portiere friulano, di Jorginho. Ma il penalty c'è? Negativo. A commettere fallo su Maggio è Allan, nonché suo compagno di squadra. Roba mai vista! 
  3. Diciannovesima giornata di campionato, Crotone-Napoli: Mertens cambia per un attimo sport, mettendosi a giocare nella sua area a pallavolo. Si esibisce in bagher. Evidentemente anche Mariani stava pensando, in quel momento, ad un incontro di pallavolo e non fischia un calcio di rigore sacrosanto in favore del calabresi. 
  4. Ventunesima giornata di campionato, Atalanta-Napoli: ancora il folletto belga si rende protagonista. Segna in fuorigioco non ravvisato né dal direttore di gara, né dagli assistenti, né dal VAR. Sarà il gol a sancire la vittoria del Napoli. 
  5. Ventiduesima giornata di campionato, Napoli-Bologna: mani di Koulibay in area di rigore. Nessun rigore fischiato. Il VAR non coregge la decisione. Callejon sviene fuori dall'area di rigore. Tiro dagli undici metri fischiato che trasformerà Mertens.

Mi fermo qui solo perché non ho voglia di annoiare troppo i lettori citando tutti gli svarioni pro Napoli della scorsa stagione. Ma anche perché, tempo di qualche altro giorno, il campionato 2018-19 comincerà e avremo modo di vedere tantissimi nuovi aiuti da aggiungere alla lista. E da mostrare presto ad ADL per ammutolirlo! Quadramara giustamente mi ha "bacchettato" nel pezzo "Odi et Amo" in cui avevo accostato la citazione di Catullo a Bonucci, spero che non si arrabbi questa volta che ho deciso di intitolare l'articolo facendo riferimento a Leopardi. Perché, in effetti, nemmeno qui il paragone è del tutto appropriato, ma solamente necessario per ricordare al caro De Laurentiis come stanno veramente le cose...