La volpe e l'uva, la torre di Babele, la gatta presciolosa e tante altre storie fanno farte di quella mitologia di molte persone, quelle che vogliono a tutti i costi vincere, imporsi e che alla fine stringono un pugno di mosche. Mi chiedo spesso perché un presidente, un produttore, uno che non sa cosa è la gavetta, visto che era figlio del grande Dino De Laurentiis e quindi agevolato in tutto e per tutto per diventare o proseguire la dinastia De Laurentiis nel cinema, essendo riuscito a farsi un nome nel cinema mondiale non capisca che non si può essere allo stesso modo un grande anche negli sport. Infatti da regista di film a presidente di calcio è come saltare nel buoio, ma se per un certo Vittorio Cecchi Gori ci furono dei tempi di gloria nella sua Fiorentina anni 90, non si può dire lo stesso del Napoli di Aurelio De Laurentiis, visto che si dalla sua ascesa il Napoli è risorto dalle ceneri di un fallimento, è vero che una volta ritornato in A non è più sceso, è vero che lotta ogni anno per lo scudetto, ma è anche vero che non ha i mezzi per vincere un campionato, è vero che non ha i mezzi per arrivare oltre gli ottavi di Champions, è vero che vincere una Supercoppa Italiana e due Coppe Italia non è poi da fenomeni, fare una squadra incentrata sempre e solo a quei tredici giocatori con riserve non all'altezza di un club che lotta per lo scudetto contro la muraglia della Juventus che ogni anno porta a casa qualche talento di spicco anche a costo zero, ti fa capire che undici giocatori sempre gli stessi più due riserve che subentrano ( sempre le stesse ), non ti possono far vincere un campionato, visto ed è palese che in una media di cinquanta partite stagionali, prima o poi i muscoli ne cominciano a risentire, infatti prima Milik e poi Gouhlam ne hanno pagato dazio.

Vogliamo dare la colpa a Maurizio Sarri ? Anche, perché un tecnico non deve applicarsi alla scaramanzia, cioè vincere con quei undici e allora li mette tutte le settimane, ma un tecnico è quello che sperimenta, non dico Allegri che delle volte sperimenta troppo, ma un Di Francesco con la Roma, un Giampaolo della Sampdoria. Perché dico questo, perché avere una panchina che lo stesso Sarri ha confermato per ben due anni di fila, mi fa capire che per lui c'è o non c'è la panchina se si volta vede solo due giocatori, mentre gli altri fanno parte dello sfondo della panchina, già come dei cartonati che stanno li fermi e finti. Quindi per vincere ci vuole la squadra, ci vogliono degli investimenti, anche i costo zero, ma giocatori e non semplici comprimari. Reina ha fatto la valigia e si trasferirà al Milan, eppure la squadra di Milano è molto inferiore al Napoli, ma va li, se dovesse arrivare qualche sirena per Mertens e Koulibaly da squadre tipo PSG e Manchester City anche loro cominceranno a farsi due domande " Conviene restare a Napoli e non vincere ? " o " De Laurentiis ci darebbe i stessi soldi ? ", ecco questo è quello che succederà a Napoli, una escalation di saluti a fine stagione, vediamo come:

Pepe Reina come abbiamo detto è già un giocatore del Milan, già fatte le visite, già tutto pronto per la firma del contratto. Maurizio Sarri sarà il secondo a salutare. Il rapporto con Aurelio De Laurentiis si è logorato a tal punto che le insistenti voci dall'Inghilterra ( Chelsea ) si fanno sempre più inistenti, poi mettiamoci che pochi mesi fa lo stesso Sarri alla domanda " Sarri, lei sa l'inglese ? " rispose emozionato " Dovrei ripassare un pochino ", accentuano la volontà del tecnico di lasciare a fine stagione. La clausola ? forse sarà solo un vecchio ricordo.

Kalidou Koulibaly gigante francese saluta se va via il tecnico, ma anche perché è pronta una super offerta da parte del Chelsea, guarda caso la possibile squadra futura del tecnico Sarri. Come sappiamo il francese è molto legato al tecnico e lo seguirebbe nella nuova avventura. Ma attenzione anche a PSG e Manchester City.

Jorginho, a proposito di Manchester è ambito da entrabe le squadre, infatti il suo procuratore è pronto a volare in Inghilterra per sentire le proposte al suo assistito, ma come sappiamo Sarri stima molto il suo regista e sarebbe disposto a portarlo con se a Londra.

Quindi già tre giocatori sono sul piede di partenza più il sicuro addio di Pepe Reina. Ma siamo sicuri che anche Mertens, Callejon e Raul Albiol non prendano in considerazione la stessa cosa dei compagni in uscita ?

Aurelio non credo debba pensare di criticare la Juventus, ma ascoltare quello che i suoi tifosi vogliono, cioè vincere e diventare grandi.