Sono le 20:00 del 5 ottobre, il mercato è ufficialmente chiuso. Il mio primo pensiero è solo la conferma di ciò che stavo già covando da diversi giorni. In realtà, un’analisi del mercato della mia squadra l’avevo già espressa il 15 settembre nell’articolo: Inzaghi batti un colpo: stai vivendo uno scempio!

Oggi, a giochi ultimati, posso riprendere quell’articolo e ribadire il mio forte disappunto per quanto subito dal nostro mister e dalla nostra tifoseria in questa finestra di mercato. I soli acquisti di Muriqi, Fares, Escalante (a gennaio), Reina (è veramente il secondo o forse è il caso che Strakosha mediti su alcuni suoi errori e si accomodi qualche giornata in panchina?), Akpa Akpro (3 milioni alla Salernitana), Pereira e il ritorno del figliol prodigo Hoedt, non sono affatto sufficienti per la stagione che ci troviamo davanti. Certo anche quest’anno non hai ceduto i big, ma a mio modesto modo di vedere il calcio, vedo la mia squadra indebolita sotto diversi aspetti. I limiti difensivi che lo scorso anno eravamo riusciti a limitare per puro miracolo, quest’anno si sono ripresentati ancor più marcati. Radu ha la sua veneranda età e non riesce a disputare più di due partite di fila senza incorrere in un infortunio. Parolo non è di certo un centrale di difesa. I continui svarioni difensivi di Bastos. Le precarie condizioni atletiche che non stanno permettendo a Vavro (investimento pesante della passata stagione) di ambientarsi nel nostro campionato. Il mister era stato chiaro, un difensore mancino pronto per la serie A, che potesse da subito risultare determinate. Il solo acquisto di Hoedt non dà certamente quelle garanzie che Inzaghi andava cercando da fine dello scorso campionato. In realtà è addirittura comica la situazione legata al suo acquisto, in quanto vorrei ricordare come la sua operazione in uscita di qualche anno fa’ rappresentò il vero miracolo del DS Tare, fu preso a parametro 0 dall’AZ Alkmaar e fu ceduto al Southampton per 16 milioni. Ma non solo, la sua cessione fu proprio per manifesta volontà del tecnico di Piacenza. Per quanto riguarda il centrocampo invece, il mister è stato accontentato a metà. Se da un lato ha ottenuto il suo giocatore di fascia, ossia Fares, espressamente voluto e richiesto, dall’altro ancora brucia il mancato arrivo di un fenomeno quale David Silva. Era stato chiaro sotto questo punto di vista, serviva un giocatore dalle grandi doti tecniche che potesse essere comprimario insieme a Luis Alberto. Non ho visto di recente giocare il Manchester United, ma non credo proprio che questo possa essere Pereira, acquisto last minute proprio economico. L’ideale poteva essere De Paul, ma conosciamo Pozzo e le sue richieste si sono dimostrate troppo esose per le tasche di molti club, italiani e non solo. A centrocampo, inoltre, sono arrivati Escalante e Akpa Akpro. Entrambi pare si stiano ambientando bene in quel di Formello, e il tecnico piacentino ne sta rimanendo piacevolmente sorpreso, soprattutto del secondo, ma diciamoci la verità, non sono acquisti da Champions. L’unico reparto del quale sono rimasto soddisfatto è l’attacco. Per mia grande gioia siamo riusciti a tenere Caicedo, un vero lavoratore e trascinatore, in più abbiamo preso un giocatore che a mio avviso potrà dare grandi soddisfazioni a noi tifosi, Muriqi. Come direbbero gli addetti ai lavori, la Lazio ha aggiunto centimetri e peso in attacco, dando così una maggiore turnazione laddove negli ultimi anni arrivava sempre corto verso la fine del campionato. Il voto per questo mercato è 6-. Pesa notevolmente il mancato approdo di un difensore dominante, e il ritardo con il quale Presidente e DS hanno fornito i rinforzi al proprio mister, benché siano stati di parola, 7 acquisti avevano promesso e 7 nuovi innesti sono arrivati. Ma la coperta è ancora troppo corta. Sulle fasce hai un solo giocatore su 4 che fornisce le dovute garanzie, ossia Lazzari. Gli altri sono una incognita sotto il punto della tenuta fisica. In difesa hai un solo centrale che non sbaglia praticamente mai, Acerbi, ma non è eterno. Al centrocampo non mi sento di dire che siamo migliorati. La panchina non è decisamente all’altezza per affrontare le 3 competizioni. Avrei fatto un mercato differente, però, con i se e con i ma, non si va da nessuna parte. La Champions poteva dare risalto alla Lazio, e sicuramente maggiore fascino rispetto a un anno fa, eppure, alcuni giocatori svincolati nemmeno sono stati valutati, e per me è un vero rammarico. Questo è il mio voto per reparto: Portieri: 6,5 Strakosha nonostante le sue imprecisioni, e Reina con la sua esperienza, rappresentano numeri 1; Difesa: 5 Acerbi e Luiz Felipe non possono fare miracoli da soli, Patric è un centrale adattato, Radu è sulla via del tramonto, Hoedt è una incognita, Armini è troppo giovane e Bastos ancora non si sa se farà parte della lista dei 25; Centrocampo 8: se il giudizio fosse sul solo centrocampo titolare il voto salirebbe a 9, Luis Alberto – Savic – Leiva sono di un’altra categoria, pesa però purtroppo una panchina fatta di incognite e la poca affidabilità degli esterni; Attacco 8: King Ciro è fresco di scarpa d’oro, Caicedo è rimasto, Correa si spera nel definitivo salto di qualità e Muriqi può dare quello che Adekayne non è riuscito lo scorso anno. Allenatore 7: Inzaghi resta il mio mister, e nonostante i suoi difetti, resto convinto che sia un ottimo allenatore. Il voto complessivo per la mia Lazio è un 7-.

Per quanto riguarda le altre società provo a fare una veloce panoramica:

AS Roma voto del mercato 6+: Ha fatto in sostanza metà del mercato che doveva fare la Lazio. Ha preso Kumbulla, che a mio modo di vedere è costato troppo, ed è riuscita a confermare con giallo finale Smalling. In attacco sono arrivati Pedro, usato garantito, e Borja Mayoral. Quest’ultimo sinceramente non lo capisco come acquisto. Alla Roma serviva un vice Dzeko e per me hanno completamente sbagliato approccio. Hanno fatto uscire Under, Kluiver, Perotti, e con Zaniolo infortunato non credo che possano affrontare allegramente l’intera stagione con la rosa a disposizione. Portieri 6-: La Roma si affida a Mirante, discreto portiere, per lasciare in panchina Pau Lopez (costato sopra i 20 milioni lo scorso anno) in quanto più volte si è reso protagonista in negativo lo scorso campionato. Difesa 6,5:  se fosse solo per gli esterni, a parte il redivivo Spinazzola, la situazione la vedo più drammatica della mia Lazio, con i soli Santon, Bruno Peres e Karsdrop (già fermo ai box) e il voto sarebbe 5, ma con la conferma di Smalling, che farà da mamma chioccia a Ibanez e Kumbulla, e con Mancini, il voto sale sensibilmente, ovvio però che se si va a ben guardare la panchina, son rimasti Juan Jesus e Fazio, non proprio ciò che ci si auspica per una difesa forte e affidabile. Centrocampo 7-: Pellegrini, Veretout, Diawara, Cristante a mio avviso non offrono garanzie sufficienti. Ottima la riconferma (a 0) di Mkhitarian, unico trequartista di ruolo al momento arruolabile, qualitativamente parlando uno dei giocatori più forti in rosa, forse un po’ fragile fisicamente, ma uno degli elementi migliori in attesa della definitiva esplosione di Carles Perez, il quale ha fatto intravvedere ottimi spunti lo scorso anno. Per il resto il centrocampo della Roma piange la perdita di Zaniolo, e l’assenza una valida alternativa a trequartista armeno. Attacco 7: Non si doveva fare affidamento nuovamente sul solo Dzeko, che anche quest’anno ha vissuto la solita telenovela di mercato, però stavolta sponda Juventus. Pedro è un esterno come Perez e a seguito delle numerose cessioni, sono gli unici in squadra. Borja Mayoral invece come sostenevo all’inizio è un oggetto del mistero. Viene dal Real Madrid, ha segnato molti gol nella Cantera, ma al momento del passaggio tra i grandi non si è ancora riuscito a confermare. Allenatore 6,5: Fonseca merita fiducia, anche lui come il tecnico della Lazio, soffre delle mancanze societarie. Il voto complessivo è 6,5. Non si può fare un mercato senza DS e i risultati sono visibili. Coperta molto corta per affrontare 3 competizioni, e a mio parere difficilmente la rosa è competitiva per puntare alla zona Champions, alla lunga pagherà pegno.

Inter voto del mercato 7: Cambio di rotta voluto dal tecnico pugliese. A fine campionato scorso erano già dati per certi alcuni acquisti che poi, a seguito dell’incontro con il DS Marotta e il Presidente Zhang, sono saltati. Tonali e Kumbulla su tutti erano gli acquisti che sembravano ormai fatti, ma Antonio Conte si sa, vuole vincere subito ovunque vada. Fuori i giovani e dentro gli esperti. Vidal e Kolarov le pedine esperte che ha voluto fortemente in rosa, Hakimi e Darmian le altre per completare il reparto di destra. Ha riscattato subito Sanchez ma la coperta lì davanti è sempre un pochino corta. E sono tornati dai prestiti sia Nainggolan che Perisic. Non ha ceduto nessun giocatore di rilievo, e può vantare un centrocampo unico in Italia, con molte alternative già pronte per il nostro campionato. La rosa a mio avviso è da 7,5.

Juventus voto del mercato 6-: Si respira aria di delusione in casa Juventina, a parte l’acquisto di Kulusevski ultimato già a gennaio scorso, non sono a mio avviso sufficienti gli innesti regalati ad Andrea Pirlo per questa sua prima stagione tra i grandi. Gli si chiede la decima eppure lo si è messo in condizioni non proprio idonee per rincorrere il risultato minimo. La delusione più grande riguarda, senza ombra di dubbio, l’arrivo di Morata al posto di Suarez. Ricordiamo come il ritorno della punta sia stata una terza scelta dettata non solo dal mancato approdo dell’ex Barcellona, ma anche del mancato intreccio di mercato che ha riguardato Milik e Dzeko. A centrocampo la Juventus, per motivi di bilancio, ha dovuto rinunciare a Pjanic, ormai finito ai margini del progetto già alla fine dello scorso anno, ma si è assicurata le prestazioni sportive di Arthur, 70 milioni sono molti, forse troppi, ma ormai la lotteria delle cifre è puramente un discorso fittizio, un po’ come le plusvalenze che ne conseguono, e di McKennie del quale onestamente ignoravo l’esistenza. Douglas Costa, ha salutato l’ultimo giorno di mercato per fare ritorno in Baviera, l’infermeria sentirà la sua mancanza, ma sotto l’aspetto tecnico per me non c’è paragone che possa tenere con l’acquisto dell’ultimo secondo Federico Chiesa. A me non fa impazzire, ha vissuto più di bassi che di alti nell’ultima annata. I tifosi viola sono delusi dall’ennesimo sgarbo dei gobbi, mentre i tifosi juventini temono un Bernardeschi bis. Commisso invece, è stato accontentato, anche se vedrà i soldi fra un paio di anni, 60 milioni di euro sono eccessivi per un mercato ormai fuori controllo. Sinceramente mi spiace molto per Andrea, ma credo che la Juventus abbia completamente sbagliato il mercato, Alex Sandro lasciato solo sulla fascia sinistra. Bonucci e Chiellini che non danno più le garanzie dovute, De Light fermo ai box per ancora un po’ di tempo, e il solo Demiral pronto a dare il cambio nella difesa titolare. La rosa a mio avviso è da 7. Si salva per via del solito CR7 e per l’arrivo di Kulusevski, ma bisogna stare attenti, in quanto a mio avviso si rischia di perdere per strada nuovamente Dybala.

Atalanta voto del mercato 7,5: Mercato equilibrato e mirato, non solo è stata l’unica società che è riuscita a vendere bene, ma è l’unica che a mio modo di vedere ha acquistato in maniera mirata senza spendere un occhio della testa. Se da un lato ha potuto contare sulle risorse economiche date dalle cessioni di Kulusevski e di Castagne, a livello societario può fare affidamento sul direttore sportivo migliore d’Italia, Giovanni Sartori. La squadra è lunga e conta di almeno due giocatori per ruolo. In realtà c’è sovraffollamento sulle fasce grazie agli innesti di Depaoli, Piccini e Mojica, ma per affrontare 3 competizioni è giusto che sia così. Sul primo si possono spendere buone parole dopo la stagione passata alla Sampdoria, Piccini e Mojica invece sono delle scommesse che dovranno far fiatare quel treno di Gosens. Il centrocampo è rimasto presso ché lo stesso, Pasalic Freuler e De Roon non si discutono, in più è rimasto anche Pessina di ritorno da un’ottima annata al Verona. Sulla trequarti, vista la momentanea assenza di Ilicic (che sarebbe più una seconda punta), è stato acquistato Miranchuk e con Malinovskyi il reparto è completo. In attacco, oltre alle garanzie dettate da Gomez e Zapata, e al panchinaro di lusso Muriel, si è aggiunto quel fenomeno di Lammers, ma che gol ha fatto contro il Cagliari? La rosa a mio avviso è da 8,5 e secondo il mio modesto parere, è la candidata a vincere lo scudetto.

Napoli voto del mercato 6,5: Ero partito con un voto alto, ma pensandoci e ripensandoci sono sceso e di molto. Non che non meriti una menzione il nuovo acquisto Osimhen, ma per una squadra che vuole ambire a qualcosa in più che un piazzamento si doveva fare di più. Bakayoko a centrocampo va a riempire il vuoto lasciato da Allan, mentre Rrahmani va a completare un reparto di per sé già molto competitivo. Non mi convince invece l’arrivo di Petagna che a mio avviso resta un giocatore di buon livello per le squadre di metà classifica, non di certo per chi punta in alto. Tra l’altro, a conti fatti, andrà a prendere il posto di Milik finito al momento fuori rosa, e non me ne voglia il bomber italiano, ma secondo il mio parere il polacco è nettamente più forte sia tecnicamente che sotto porta. Se si considera anche il mercato di gennaio scorso, sono arrivati gli ultimi tasselli, ma non è stato fatto quel salto di qualità che ci si aspettava. La rosa a mio avviso è da 7-.

Milan voto del mercato 6+: La conferma di Ibrahimovic e l’acquisto di Tonali fanno raggiungere la sufficienza al mercato del Milan. Manca colpevolmente un difensore centrale che possa dare le dovute garanzie per la lotta alla zona Champions. Bravo Pioli a dare fiducia ai giovani in queste prime gare, ma c’è da dire che gli avversari affrontati non erano di certo impervi. Kalulu è un oggetto del mistero così come Hauge. Qualche aspettativa in più invece per Brahim Diaz. La formazione comunque pare aver ritrovato una sua quadratura, ed acquisito nuova fiducia nei propri mezzi. La rosa a mio avviso è da 6,5

Ho preferito soffermarmi sulle squadre di alta classifica, ma credo che una menzione speciale vada fatta per il Benevento. Secondo il mio modesto parere, la squadra di Pippo Inzaghi si è fatta trovare pronta questa volta, e ha acquistato giocatori che potrebbero garantirgli una salvezza quasi certa, e forse potrebbe sperare anche in qualcosa di più. Glik in difesa, e gli arrivi offensivi di Ionita, Iago Falque, Lapadula possono fare ben sperare. Per il campionato che si apprestano a giocare, direi che il mio voto per il mercato del Benevento è 7,5.

Ovviamente sono considerazioni del tutto personali, forse anche dettate dal mio essere tifoso, però ho provato seriamente ad essere il più imparziale possibile. Voti del mercato e voti della rosa, sono in funzione del campionato che ci si aspetta per ogni singola squadra. Per me quest’anno potrebbe essere l’anno dei Bergamaschi, se lo meritano molto più di Inter o Juventus.

EDM