La quarta giornata di campionato, che si concluderà stasera, ha confermato ancora una volta che in testa alla classifica c’è sempre e solo una squadra: la Juventus.

Una squadra che è nel complesso una corazzata ma che manca ancora di un’identità propria oltre all’antichissimo problema del gioco. Una squadra definita da molti “camaleontica”, definizione che tradotta significa difensiva, o in certi casi passiva.

In queste prime partite, in linea con lo scorso campionato, si è evinto che il modulo perfetto per la Juventus è il 433, modulo che guarda caso ha sempre giovato ad un certo Cristiano Ronaldo che da luglio gioca per i bianconeri. Un assetto tattico che per ora è imperfetto a causa delle caratteristiche dei singoli che insieme spesso “cozzano” rendendo le partite della Juventus più difficili di quello che sono veramente. La Juventus a livello di singoli è davvero forte, ma, come detto in precedenza, non ha ancora trovato le contromisure giusto. Questo si è evinto in tutte le partite disputate fino a questo momento, ma che è passato in secondo piano oscurato dalle varie vittorie.

Il 433 è il modulo giusto perché supporta a pieno l’arsenale offensivo del club, i tre centrocampisti se ben assortiti riescono a “coprire” le lacune difensive che hanno molti attaccanti. Servono due centrocampisti fisici come Matuidi ed Emre Can i quali, anche contro il Sassuolo, compensano alla scarsa attitudine difensiva di molti come Dybala o Ronado; il terzo centrocampista deve avere caratteristiche opposte: deve far girare velocemente la squadra perché il punto di forza di quest’anno è proprio la velocità dei singoli. Pjanic non è esattamente l’uomo più indicato in quanto, nonostante la tecnica sopraffina, ha la tendenza ha fare molti retropassaggi e a rallentare la manovra. E’ questo quello che manca al centrocampo juventino: velocità, ieri la squadra ha girato meglio rispetto alle partite contro il Parma o il Chievo perché Emre Can (a cui era affidata la regia) ha verticalizzato spesso e ha ridotto al minimo il numero di tocchi. Sicuramente non è il tedesco che deve impostare, la sua propensione ad inserirsi è fondamentale in un assetto offensivo come il 433, ma questo lascia intendere che è la velocità l’elemento X di questo club. Consideriamo i vari Costa, Bernardeschi, Ronaldo, Can, Cancelo, Matuidì, Cuadrado e Alex Sandro. Cos’hanno in comune? La tecnica e soprattutto la velocità (forse solo il francese PSG scarseggia dal punto di vista della tecnica individuale). E’ proprio questo a cui rinuncia spesso la Juventus facendo manovre lente e articolate che spesso schiacciano la squadra in attacco e facilitando il ruolo dei difensori.

Un altro aspetto a cui la Juventus dovrebbe badare è il tridente “titolare” da schierare, nonostante ci siano molte big che conservano il classico bomber d’aria come Lewandowsky o Lukaku, il calcio europeo e mondiale si è evoluto. Ormai squadre come il Real, il Liverpool o il City preferiscono più una prima punta veloce che sappia dialogare con i compagni come Firminio, Benzema o Gabriel Jesus. Questo ruolo lo può assumere tranquillamente Cristiano Ronaldo, specialmente in Champions, il quale non solo sarebbe esente da ruoli difensivi ma si ritroverebbe nel ruolo che al Madrid gli cedeva spesso Benzema. Mandzukic è un ottimo elemento ma è sicuramente sacrificabile in confronto a Ronaldo. Il croato non può più fare l’esterno, perché nonostante sia stato un’arma in più per la Juventus, ormai è prevedibile nei movimenti. Non è un caso che le migliori prestazioni le abbia fatte da prima punta con Ronaldo a sinistra.

Il ruolo di esterno sinistro introduce il terzo aspetto da sottolineare, il quale richiama il primo punto. Alla Juventus servono esterni che sappiano rientrare e che siano in grado di creare superiorità numerica dribblando. Costa è perfetto a desta, sta anche imparando la fase difensiva (lo dimostra anche il gesto di ieri, tralasciando lo sputo e le gomitate importa la posizione e cosa stesse facendo prima di essere espulso: difendeva in prossimità dell’aria di rigore), anche Bernardeschi lo è nonostante spesso si impunti cercando giocate inutili e pericolose. Cuadrado invece è un giocatore che alla Juventus non può che avere un ruolo marginale in quanto non è tecnicamente dotato come i due citati in precedenza in quanto si limita ad eseguire sempre e solo la stessa finta. I centrocampisti si sono ritrovati spesso in inferiorità numerica o a dover marcarne due, specialmente lungo le zone di campo presidiate da Dybala e Ronaldo.

Sul ex Palermo mi soffermerei un secondo, è un giocatore che andrebbe a nozze con il 442 dell’Atletico alle spalle del lottatore Diego Costa. Ma purtroppo non il 442 il modulo scelto da Allegri, e nel 433 stona e anche molto. Nessuno mette in dubbio la sua classe e il fatto che sia un campione ma non può ricoprire nessuna posizione e costruire un modulo intorno a lui è un azzardo in quanto non ha mai dimostrato davvero la maturità calcistica che hanno i top players come Hazard. Cederlo potrebbe essere la soluzione più giusta, così come virare sul 442 adattando però Ronaldo in un ruolo e posizione che non gli ha portato fortuna con il Portogallo.

L’ultimo punto di cui parlare è la difesa, avere un difensore bravo con i piedi è il sogno di tutti gli allenatori ma anche un gran bel pericolo. Da Stones a David Luiz passando per LIngard, sono molti i difensori che sono stati acquistati per i loro piedi ma che lasciano desiderare in fase difensiva e Bonucci è uno di loro. La miglior difesa europea è quella dell’Atletico e non è un caso che sia Godin che Jimenez non siano degli assi con i piedi ma che abbiamo notevoli capacità difensive. Oltre a Chiellini è questo quello che manca alla Juventus, né Benatià né Bonucci offrono le dovute garanzie e prendere un gol a partita non è mai un bene, anzi. La soluzione è trovare un giocatore come Chiellini che sappia difendere, inutile far partire la manovra da dietro se poi prendi gol facilmente. Inoltre, va sottolineato che le giocate di Bonucci non sono eccelse come si pensa, se si contano i lanci lunghi che effettua si nota che la maggior parte non arrivano a destinazione.

Inutile dire che il più grande difetto della Juventus è l’allenatore. Anche Zidane e Deschamps condividono la filosofia di Allegri, il loro modo di intendere calcio molto spesso si basa sulla fortuna, vedi la finale di Champions o Francia- Belgio o Francia-Uruguay. Una squadra ben organizzata metterà sempre in difficoltà il genere di squadra che idealizzano gli allenatori citati e non si può sempre vincere a fortuna, nonostante Zidane questo ancora non lo sappia.

Il modulo perfetto per la Juventus sarebbe il seguente:

Perin- Cancelo- Difensore che sappia difendere-  Chiellini- Alex Sandro- Can- Regista veloce di pensiero- Matuidi-Costa- Ronaldo- Bernardeschi (anche se a sinistra non mi fa impazzire).

Matuidi e Can offrirebbero il giusto apporto ai terzini che amano venire al centro del campo, e gli esterni in fase di non possesso si abbasserebbero in un 451 pronto a ripartire sfruttando Ronaldo e la velocità degli esterni. Se poi la Juventus imparasse a pressare e a recuperare la palla nei primi 10 secondi come insegnano i vari Klopp e Guardiola sarebbe perfetta.  

Per i due ruoli che ho lasciato “scoperti” i miei suggerimenti sarebbero Tah o Pavard (sfruttando le loro clausole rescissorie rispettivamente di 25 e 30 milioni) per il ruolo di difensore centrale, e Thiago Alcantara o Herrera i cui cartellini non sono estremamente elevanti (il secondo è addirittura in scadenza di contratto). L’ultimo grande consiglio da fare alla Juventus è quello di prendere Barella e osservare con attenzione Audero e Piatek e lasciare che altre big spendano 60 e passa milioni per Chiesa.