Sui quotidiani tedeschi oltre le notizie di Paco Alcacer e Bernart vicinissimo al Psg, è stato dedicato uno spazio a Ronaldo. Non Cristiano Ronaldo, di lui se n’è letto fin troppo in Italia e qui, ma il primo Ronaldo quello che conquistò Barcellona, Madrid, Milan e Inter; insomma, il fenomeno.

Dopo una prima non esaltante esperienza da presidente-giocatore per il club di Fort Laudersdale, città nota più per le coste che per la squadra che milita nella NASL, Ronaldo sembra essere intenzionato a rituffarsi nel mondo del calcio. Questa volta in Europa, in Spagna dove il fenomeno si consacrò e dove milita la neo promossa e super indebitata Real Valladoil.

Secondo i media tedeschi pare che l’ex Inter abbia presentato un’offerta da 30 milioni, cifra che dovrebbe sanare anche i debiti del club che pare ammontino circa a 25 milioni, e che lo renderebbero una sorta di “presidente fantasma”, come si dice da queste parti, lasciando l’onere all’attuale presidente del club: Carlos Suarez. Una figura non del tutto nuova in Serie A, basti pensare al Sassuolo di proprietà di Squinzi ma il cui ruolo di presidente è affidato a Carlo Rossi, il suo storico braccio destro.

Ronaldo continua la tradizione dei presidenti di club di calcio che hanno avuto un trascorso significativo nel mondo del pallone; un esempio italiano è il presidente dell’Atalanta che vanta un trascorso come calciatore proprio nel club di Bergamo che con l’aiuto di Gasperini sta rendendo una solida realtà, un confronto che va preso con le pinze dato che Percassi è diventato celebre per altro e non per il suo passato da calciatore prima degli anni 80. Un’altra ex realtà italiana è Gianluigi Buffon che per anni è stato il proprietario del club Carrarese (poi fallito), proprietà che deteneva con l’ex moglie e che ribadì lo scarso senso degli affari del portierone azzurro dopo il primo flop anche con una compagnia tessile.

Parlando di bandiere azzurre non si può non citare Paolo Maldini che nel 2015 fondò, in sinergia con Riccardo Silva, il club americano Miami Fc. Club che fu allenato da Nesta e che attualmente milita nella NASL acronimo che sta per “North America Soccer League”.

Ronaldo il fenomeno non è l’unico ex neroazzurro che ha tentato questa strada, infatti ci tengo a sottolineare l’iniziativa dell’ex attaccante sierraleonese Kallon. L’ex Cagliari e Monaco agli inizi del 2000 fondò una squadra in Sierra Leone per avvicinare i bambini allo sport e strapparli dalla strada e dalla forte criminalità presente nello stato africano. Parliamo ovviamente di una piccola realtà e non di un indotto da milioni di dollari annui, una base per molti giovani da cui partire. Kallon si è sempre sentito in debito con la sua gente, e dopo essere stato il simbolo assoluto della nazionale, ha deciso di intraprendere il ruolo non solo di presidente ma anche di “traghettatore europeo”; sono tanti i giovani sierraleonesi che dal povero paese africano sono emigrati in giro per l’Europa grazie all’ex Inter. Kallon vanta rapporti molto forti con club scandinavi, i quali per tradizione sono sempre stati molto attenti ai talenti provenienti dal “continente nero”. Un vero e proprio angelo custode verrebbe da dire.