Con l'avvicinarsi dei verdetti della stagione, iniziano a saltare i nervi a chi invece dovrebbe tenerli saldi fino alla fine. Specie se e quando c'è ancora tanto da decidere. 
Invece già questa domenica abbiamo avuto un bell'antipasto di quanto, ci scommetto, avverrà d'ora in avanti, fino alla fine del campionato. 

Partiamo da Gattuso, che ha il vizio di litigare spesso con i giocatori dell'altra squadra. Il Milan si gioca l'Europa in un importante derby e visto che comunque sia di anni ne ha ormai 40 e siede in panchina deve moderarsi. Certo niente in confronto al collega che gli stava di fianco, che con una faccia tosta (per non dire altro) si è presentato furente in ai microfoni del solito balbettante giornalista Sky, lanciando strali sul var e gli episodi. Una pratica odiosa, che seppur umanamente comprensibile è, quando non supportata da fatti, diventa sin patetica.

Peggio di lui Gasperini. Ma quando si esce mettendo le mani addosso a qualcuno? Da quando si lanciano invettive contro un ragazzo di vent'anni, come se i propri giocatori, di qualsiasi maglia, non avessero provato? Hai voglia poi a riempirti la bocca con i giovani e l'educazione. Peccato perchè Gasp è l'unico allenatore in grado di portare qualcosa di nuovo in questo campionato. Naturalmente i veterani a mio avviso rimangono sempre Spalletti - il re della supercazzola - e Mazzarri che, c'è da scommetterci al primo stop di questo fantastico Torino, tornerà a colpire.