Quando sentivo "Prendiamo Guardiola... Prendiamo Klopp... Riprendiamo Allegri o sostituiamolo di nuovo con Pirlo", mi domando come possa passare nell'immaginario delle persone un'eresia simile, perchè una squadra che gioca in Italia, terra di allenatori, dovrebbe andare in Spagna e Inghilterra a prendere dei tecnici più che normali che vincono solo con gli squadroni alle spalle? Ma di che stiamo parlando? Allora Gasperini in Italia è uno normale, ma siamo certi che Guardiola e Klopp farebbero volare l'Atalanta come il tecnico piemontese? Oppure avrebbero risollevato questa Juve in questo stato?
Ma non scherziamo. Io ho una mia idea, che in una società il presidente debba fare il presidente e non l'uomo mercato o l'allenatore, e io sono cresciuto con un uomo mercato e un allenatore che decidevano; uno chi doveva arrivare o partire e l'altro chi doveva giocare. Queste due persone erano Luciano Moggi e Marcello Lippi, ed io vorrei due persone così nella mia Juve, perchè quella gente là tirava avanti la carretta, e conterà pure quel che il dirigente ha fatto dopo, ma servono due mentalità del genere per risollevare il tutto. E quindi, ma quale Guardiola, che ha vinto soltanto al Barcelona in termini Europei, ma quale Klopp al quale devi dare 20 milioni per allenare la tua squadra, qui serve uno che ha fame di vincere e un dirigente che ha le balle quadre nel mercato e non uno che sta ai patti del presidente, con i soldi a disposizione si devono fare le furbate alla Moggi. Cosa! Il calcio è cambiato? Le squadre italiane non contano più come gli anni '90? Ma di che, contano se si fanno valere, se fanno una buona pubblicità e cominciano a promettere che quel club può nel breve tornare grande, mentre quella di oggi parla di 'Crescita', ma quale crescita? I giovani vanno inseriti nelle squadre che sono pronte, Del Piero ne è forse la prova, quando venne acquistato la Juventus era una signora squadra, che non vinse lo scudetto al primo colpo, ma era sulla rampa di lancio per quel futuro che la portò in cinque anni dallo scudetto a tre finali di Champions. Il giovane va bene in una squadra strutturata.
Poi si è parlato di 'cambio generazionale' ma alche uno che non capisce di calcio sa che il cambio si fa nel momento in cui ci sono ancora i vecchi giocatori e s'inseriscono piano piano per poi con naturalezza trovarsi il giocatore nuovo ambientato e il vecchio che si ritira o viene ceduto, e non certo con un blocco che porti alla vecchiaia e poi pretendi che il nuovo che arriva ti faccia il campione della situazione. Comunque è normale che se metti un grande tecnico su una panchina che si possa chiamare Juve o Barcelona e la squadra è più che normale, questi non possa fare miracoli. Quindi per non vedere una squadra come quella di Allegri o come quella di Mourinho, e togliendo di mezzo queste castronerie sul fatto che una società non ha soldi e poi spende per prendere giocatori in prestito, che si faccia mente locale e si spendano nel giusto modo, perchè proprio così persone come Moggi e Marotta hanno costruito la fortuna della Juventus, e non certo mettendo al loro posto gente come Alessio Secco e Fabio Paratici. Dentro gente seria e lavorativa come Moggi e Lippi, e non per parlare della persona che poi ha fatto i danni dopo, ma per quel che ha fatto prima in termini di mercato, togliendo di mezzo il marcio; arbitri chiusi negli spogliatoi e cose simili, alla Juve serve gente di personalità e non certo quello che prende tanto per prendere allenatori e calciatori tanto per fare numero, e magari regala loro stipendi monstre.