Al Milan che vince occorre sempre trovargli un "ma". Nonostante il 3-0 contro lo Spezia, ottenuto a 72 ore dalla partita eroica di Europa League, senza Ibrahimovic, Rebic e Romagnoli, con un 2002 come punta centrale, sono in tanti a volerne sminuire i meriti. Ieri al termine della partita a sentire diversi opinionisti, sembra chiaro quanto avrebbero preferito commentare una sconfitta.
Lo stesso menu di banalità che si ripete da settimane e che dunque suona stantio e un molto poco genuino. Le avversarie erano semplici, il Milan ha faticato più del dovuto, la squadra vince perché manca il pubblico. 
Niente che non sia vero per carità, ma che dire degli altri? L'Inter che ha convinto solo contro il Benevento? La J che se non c'era CR7 col cavolo che portava a casa un punto. E il Napoli? Travolgente con Parma (3 punti in 3 partite) e Genoa (con mezza squadra con il Covid). Eppure con loro si continua (a ragione) a parlare di scudetto, di forma da trovare etc.

Lungi da me il pensare che il Milan sia da scudetto quest'anno, ma sono stufo di dover sempre subire in qualche modo critiche gratuite. Sì perché vi immaginate a parti invertite, Antonio Conte che deve commentare una serie di vittorie senza Lukaku e Lautaro? Inzaghi Jr. senza Immobile e Correa? Del Napoli dopo la sceneggiata di ieri nemmeno ne parliamo perché semplicemente non avrebbe nemmeno giocato.
In conclusione, mi ripeto, ci sono squadre più forti del Milan, prima tra tutte l'Atalanta che senza uno dei suoi migliori giocatori (Ilicic) macina punti e squadre, ma credo che si debba dare atto a società e giocatori dell'inversione di marcia.