È quando sembrano destinate a rimanere identiche che le cose vanno a cambiare…
Cambiamento che però era leggermente nell'aria. Andrea Agnelli e tutta la componente del Consiglio di amministrazione della Juventus hanno rilasciato le dimissioni. Da aspettarsele delle modifiche, ma non in massa e tanto meno adesso. John Elkann ha trovato la via per rimuovere suo cugino che è diventato nel tempo un sasso nella scarpa; nient'altro.
Tutto ciò era abbastanza prevedibile e di indizi ne possiamo trovare. Il solo fatto che l'assemblea degli azionisti sia stata rimandata già due volte (inizialmente prevista ad Ottobre, poi Novembre e ora Dicembre) lasciava intuire che qualcosa bolliva in pentola. In data odierna, sono arrivate anche le dimissioni ufficiali di Binotto dalla Ferrari.
Il tutto è collegato? Probabilmente sì. L'indizio più grande che ha portato a qualcuno un odore di rivoluzione lo si teneva sotto il naso da diverso tempo. LA REPUBBLICA è stata una delle prime redazioni ad andare contro la Juventus per il caso plusvalenze. Chi c'è al vertice del quarto giornale più venduto nello stivale? Proprio colui che detiene il 60% del patrimonio del club, John Elkann. Non credo che il noto imprenditore vada contro i propri interessi. Vedo le sue azioni come l'apertura di un pentolone e cercare di far uscire tutto insieme. Cercando di spingermi un po' più oltre, non vedo perché non possa essere stata opera sua anche la pubblicazione di determinati video dell'ex Presidente Pavel Nedved.

I NUOVI MEMBRI
A non avere una posizione ben chiara in ottica futura è quella di Maurizio Arrivabene. L'amministratore delegato ha rilasciato anche lui le dimissioni insieme gli altri membri del CDA, ma la proprietà ha chiesto all'amministratore delegato di mantenere il suo ruolo; almeno per adesso. Non facendo parte dell'Amministrazione, a non farne le spese è Federico Cherubini, che si occupa e continuerà ad occuparsi della parte sportiva. Per quanto riguarda il ruolo di direttore generale, è stato comunicato che sarà Maurizio Scanavino. Tali scelte le ritengo giuste a parte la scelta del nuovo direttore: ennesimo nome preso all'interno dell'Exor e che non ha conoscenze calcistiche. Ovviamente però, credo e spero sia una nomina affidata solo per questi mesi, fino alla data delle elezioni del nuovo Consiglio.
E il Presidente? Il nome che andrà a prendersi la poltrona più calda è quello di Gianluca Ferrero. Ennesimo uomo Exor, sarà la scelta giusta? Questo lo saprà solo il tempo.
L'allenatore, come appunto gli altri membri dell'area sportiva, ad oggi resteranno; ma nulla è escluso, i prossimi mesi saranno belli intensi e se Allegri non saluta in Inverno, al 90% ci saluterà a Giugno, essendo appunto un uomo scelto esclusivamente da Agnelli nell'Estate 2021.

GRAZIE AGNELLI? ANCHE NO, TROPPI GLI ERRORI!
Da tifoso bianconero non ritengo che tutti i problemi del club siano risolti, ma gioisco semplicemente perché se adesso c'è un minimo di speranza, con Agnelli non c'era questa non era visibile neanche con il binocolo. Sui social leggo numerosi ringraziamenti; io mi dissocio. Gli scudetti vinti erano il minimo sindacale, la società più vincente in Italia era prevedibile che sarebbe tornata a trionfare in patria. Dire che l'ex presidente ha fallito è anche poco. Il non aver portato una Champions in bacheca è un buco che resta.
Ma a render più grave il tutto sono i movimenti attuati da Cardiff in poi: rinnovo di Allegri, caso plusvalenze, prendere Sarri e Pirlo senza sostegno sul mercato e richiamare il livornese. Ma soprattutto, la questione plusvalenze che adesso ci riguarderà nei prossimi mesi in maniera molto più concreta; e qui si è toccato il fondo.
L'unico progetto serio che ritengo ideato da Andrea Agnelli e altri personaggi è quello della Superlega, e apprezzo che ancor oggi sta dando battaglia per questa neo-competizione. Ma questo non basta, l'imprenditore italiano ha iniziato un percorso negativo da diversi anni e nella giornata di ieri ha avuto la giusta fine.
Vedremo il 18/01/2023 cosa porterà il nuovo CDA. I nomi già promossi spero siano di transazione, ma dubito per quanto riguarda quello di Gianluca Ferrero. Ribadisco che ci vuole un uomo che sappia di campo tra i direttori sportivi; che abbia una certa esperienza.
Da diverso tempo la figura di Del Piero sembra essersi riavvicinata al club (anche questo poteva essere un grosso indizio su Agnelli, visto che i 2 non vanno per nulla d'accordo).
Che sia una nuova alba? Sicuramente lo è, ma se porterà buoni frutti o marci lo vedremo nei mesi a venire. Sicuramente ora si può sperare, ma con l'ostacolo in presidenza presente fino a ieri, della speranza non se ne era neanche a conoscenza.