Abbraccio spezzato

Mattina uggiosa soldati di piombo
colori sfocati ne sento il rimbombo
preghiere accorate gli ulivi d’inverno
ricordi felici d’amore materno
assiomi idiomi teoremi conformi       
le rondin compatte volavano in stormi

fondali marini dorsali sommerse
oscuri presagi di anime perse
torrenti impetuosi cavalli al galoppo
sentieri scoscesi all’ombra d’un pioppo
paesaggi di dune sabbiose e cangianti
campagne odorose serate danzanti
uccelli rapaci si librano in volo
poi stanchi si fermano in cima a un nocciolo

siam sempre di corsa il tempo non basta
profumi d’incenso bandiere a mezz’asta
risate di picchio beffarde nel bosco
son cupe latrici d’un destino fosco
coralli infranti ginocchia sbucciate
fontane arabeschi insonni nottate
paesaggi lunari vulcani sopiti
burroni scoscesi strapiombi arditi     

le spighe di grano le corse in discesa
son dolci i ricordi il mal non più pesa
mattine uggiose vociare indistinti
nessuno consola gli amanti respinti
respiri affannati profumi di arance
capelli al vento son rosse le guance

archetto di crine di pece sfregato
profumo di viola si spande vibrato
a rotta di collo in bici le corse
ricordi infantili di estati trascorse

felicitazioni evviva gli sposi
con riso frumento e confetti golosi
a scuola sbocciavano i primi amori
gerani e violette di tutti i colori

preghiere accorate granelli d’incenso
i ceri votivi non hanno più senso 
mattina uggiosa abbraccio spezzato
nel cuor mio rimani amico fidato.

Dedicata ad Andrea D’Effremo. Ciao Andrea.